Lo sport ti fa bene. Rafforza il tuo organismo e ti aiuta a prevenire diverse malattie, ma ha anche il potere di migliorare il tuo umore e alleviare lo stress e la tensione accumulata durante il giorno. Una capacità che forse per troppo tempo è stata data per scontata e, di conseguenza, non troppo degna di nota. Ma uno studio del Massachusetts General Hospital di Boston si è concentrato proprio su questo aspetto e ha scoperto un altro problema che l'esercizio fisico può contrastare: l'insorgenza della depressione.
Stando a quanto affermano i ricercatori, si tratterebbe della più vasta ricerca mai realizzata in questo ambito. Sono stati 8mila i partecipanti coinvolti e seguiti per circa 2 anni. Hanno raccolto milioni di dati non solo in proposito delle persone monitorate, ma anche riguardanti la storia clinica della loro famiglia per capire se ci fosse o no una componente genetica che potesse aumentare il rischio di soffrire di questo disturbo. Chi infatti risulta più soggetto ad ammalarsi a causa dei suoi geni, nella maggior parte dei casi finisce effettivamente per ricevere una diagnosi di questo tipo a un certo punto della sua vita.
Eppure, il risultato dello studio ha dimostrato che chiunque, compresi i soggetti più esposti, potevano contrastare il rischio grazie all'attività fisica. Per la precisione, si tratta di 35 minuti al giorno, che portano a un calo del 17% del rischio di insorgenza di episodi di questo tipo, nonostante il Dna non giochi a tuo favore. Ma cosa dovresti fare di preciso? Scegli qualcosa che ti piace, in modo da fare meno fatica a rimanere costante nell'impegno che ti sei preso.
Gli esperti comunque consigliano di abbinare attività più intensive, come gli esercizi in palestra con l'utilizzo di macchinari o una corsetta (per iniziare va bene anche una camminata a passo veloce), a sport più leggeri come yoga e stretching.
Fonte| "Physical activity offsets genetic risk for incident depression assessed via electronic health records in a biobank cohort study" pubblicato su Depression and Anxiety, il 5 novembre 2019