Ormai era chiaro a tutti, i medici italiani hanno bisogno di tutto l'aiuto e il supporto possibile. Per questo, il 20 marzo il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia aveva lanciato con la Protezione civile una vera e propria chiamata per raccogliere medici da tutto il Paese che andassero ad affiancare i professionisti sanitari già operativi negli ospedali.
Ciò che si desiderava creare con questa operazione, chiamata “medici per la Protezione civile”, era una vera e propria task force di 300 medici a supporto delle strutture sanitarie regionali di tutta Italia nella lotta alla diffusione del Covid-19.
I risultati dell’invito a candidarsi, lanciato due giorni fa (venerdì) e chiuso appena 24 ore dopo, (sabato sera), sono incredibili. In appena un giorno, infatti, sono arrivate 7.900 candidature da medici di tutte le età e provenienze pronti a scendere in campo per contribuire con le loro forze e competenze alla lotta al contagio che ha messo in ginocchio l’Italia intera.
La task force partirà operando in Lombardia per poi spostarsi nelle varie zone critiche del Paese, dove serviranno medici e personale sanitario.
Il ministro Boccia ha commentato l’enorme partecipazione affermando che “è davvero un atto di amore e di orgoglio nei confronti del nostro Paese”.
“Quando abbiamo iniziato questa discussione pensavamo che potessero arrivare forse 100 domande. Noi ci abbiamo creduto dal primo momento e siamo stati travolti dall’Italia migliore. (…) Scorrendo nomi e date di nascita ti viene da piangere perché vedi giovani medici e anche medici ottantenni e allora si capisce cos’è il nostro Paese in questo momento.”
Il ministro ha poi affermato che con la risposta incredibile avvenuta verrà discusso se ampliare il numero di partecipanti alla task force.
Fonte | Protezione Civile