A 16 anni recupera 15 cm di altezza grazie a un intervento rivoluzionario all’Istituto Rizzoli di Bologna

La giovane era affetta da una grave forma combinata di scoliosi e cifosi che aveva incurvato la sua schiena di 90 gradi. L’intervento eseguito dall’equipe di Chirurgia Vertebrale diretta dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna sarebbe costato un milione di dollari negli Stati Uniti.
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Maria Teresa Gasbarrone 2 Marzo 2023
* ultima modifica il 02/03/2023

È servito un intervento di sette ore per riportare la sua sua schiena – gravemente colpita da una forma combinata di scoliosi e cifosi – alla posizione naturale, ma ora la sedicenne protagonista di questa storia potrà avere una nuova vita. L'operazione è stata eseguita quattro mesi fa, lo scorso novembre, presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna dall'equipe di Chirurgia Vertebrale diretta dal dottor Alessandro Gasbarrini.

L'operazione

L'operazione ha permesso di correggere la schiena della sedicenne pur partendo da una situazione molto difficile, aumentando l'altezza della giovane di 15 centimetri. La ragazza era infatti affetta da cifoscoliosi idiopatica, una particolare patologia risultato della combinazione di scoliosi e cifosi, che l'ha costretta per anni a dolori e limitazioni sempre più importanti. Inoltre la curvatura della sua schiena avrebbe esposto la ragazza a rischi sempre più alti di compromissione degli organi vitali.

“L’intervento è stato complesso e delicato – spiega Gasbarrini– perché l’incurvatura arrivava a piegare la colonna vertebrale di 90 gradi: immaginate la colonna che di norma è dritta e invece a metà schiena devia formando un angolo rettoA questo si sommava un’ulteriore deviazione dell’osso in avanti nella cassa toracica. Il rischio di paralisi era alto a causa della deviazione della colonna e delle cicatrici a lasciate da precedenti interventi a cui la paziente era stata sottoposta prima di arrivare al Rizzoli".

Un intervento da 1 milione di dollari

A spiegare i dettagli del delicato intervento è stato lo stesso dottor Gasbarrini. Per raddrizzare la schiena della ragazza è stato infatti necessario rimuovere una vertebra toracica – sostituita con una protesi vertebrale in titanio – e sono state inserite viti e barre metalliche nelle vertebre vicine per mantenerle nella posizione corretta.

Il direttore generale del Rizzoli Anselmo Campagna ha spiegato come un intervento di questo tipo negli Stati Uniti sarebbe costato oltre un milione di dollari, come mostrano i preventivi fatti agli stessi pazienti del Rizzoli, che prima di rivolgersi all'istituto bolognese avevano tentato la strada della sanità americana.

Una nuova vita

"Quando ho ricevuto il selfie del ‘prima e adesso' abbiamo condiviso un momento di intensità particolare", ha raccontato il dottor Gasbarrini, ora che la sua giovane paziente ha ormai ripreso una nuova vita.

L'intervento è stato possibile solo grazie – ha spiegato il medico – a una sinergia di preofessionisti: "È stato essenziale insieme a quello dei chirurghi vertebrali il lavoro dell’equipe di anestesisti, tecnici di fisiopatologia e infermieri di sala operatoria: senza le loro competenze interventi come questo non sarebbero possibili".

Anche il percorso post operatorio è stato decisivo. All'arrivo in reparto, dopo solo cinque giorni in terapia intensiva post intervento, la sedicenne si è potuta alzare in piedi e ha subito iniziato il percorso di riabilitazione, proseguito poi a casa.

La riabilitazione non è ancora finita, ma si è ridotta a sole due sedute alla settimana. La ragazza ha infatti recuperato la funzionalità completa e il suo corpo si è abituato alla nuova anatomia della schiena. Ora è finalmente autonoma, mentre prima di essere operata faticava a compiere i gesti più semplici, come lavarsi i capelli da sola.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.