A che cosa serve la vitamina B6? Ecco quali benefici può portare al tuo corpo

La vitamina B6 è una sostanza idrosolubile e termosensibile. È fondamentale per la salute del tuo organismo e per combattere l’invecchiamento cellulare (e non solo), ma è impossibile farne scorta. Ecco quindi come evitare la carenza, ma anche di assumerne troppa, magari attraverso l’uso controllato di integratori e multivitaminici.
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Valentina Rorato 4 Novembre 2019
* ultima modifica il 25/09/2020

La vitamina B6 è nota anche come vitamina Y o piridossina e fa parte delle vitamine idrosolubili, ovvero quelle sostanze che non si possono accumulare nell’organismo, perché termosensibili, e che devono essere assunte quotidianamente con una dieta sana e regolare.

Che cos’è la vitamina B6

Quanto volte avrai notato la scritta vitamina B6 su un integratore? È quasi sempre inserita nei complessi vitaminici, soprattutto associata alla vitamina B12 e all’acido folico (noto anche come vitamina B9). Il motivo è semplice, si tratta di una sostanza idrosolubile e termosensibile. Ciò vuol dire che il nostro organismo non riesce a fare scorte di questa sostanza che si degrada in presenza di alte temperature. E così, è necessario assumerla regolarmente attraverso la dieta o aiutandosi con qualche integratore.

La piridossina ha un ruolo molto importante: è essenziale per l’elaborazione dei carboidrati, degli amminoacidi e dei grassi, per garantire una normale funzione nervosa, ma anche per la formazione dei globuli rossi. Spesso la potresti trovare riferita all’omocisteina, come mai? Perché una carenza di B6 causa accumulo di questo aminoacido, che può provocare trombosi, aterosclerosi, riduzione dell’attività antiossidante, distruzione delle cellule endoteliali e stimolazione della coagulazione. Insomma con la vitamina Y non si scherza, anche perché i benefici di una regolare assunzione sono tantissimi e al tempo stesso una carenza potrebbe essere molto pericolosa per la tua salute.

I benefici

I benefici della vitamina B6 riguardano principalmente la formazione degli ormoni, che regolano la maggior parte delle funzioni del tuo organismo, e la formazione dei globuli rossi e bianchi. È quindi utile per stimolare le difese immunitarie, le funzioni cerebrali e per prevenire l’invecchiamento, anche a livello cutaneo. Proprio per quest'ultimo motivo trovarla anche all’interno di prodotti – con assunzione orale – per la cura del corpo e dei capelli.

Negli ultimi anni è diventata molto importante per le donne che soffrono di sindrome premestruale. Se lotti quindi con un forte dolore alla testa, crampi addominali, sbalzi d’umore nel periodo che precede il ciclo, potresti aiutarti con la vitamina B6. Pensa che abbinata alla zenzero si consiglia anche alle donne in gravidanza che soffrono di nausea e vomito, disturbo tipico del primo trimestre. Come mai? Il merito sta nella sua capacità di agire sugli equilibri ormonali.

Quanta B6 devi assumere al giorno? Il fabbisogno giornaliero cambia in base al sesso. Per le donne il limite è di almeno 1,3 mg al giorno (1,6 mg in gravidanza e 1,7 mg in allattamento), per gli uomini sale a 1,5 mg.

La carenza di B6

La carenza di B6 non è molto frequente e può essere causata da uno stato di malnutrizione, soprattutto collegata a disturbi alimentari, da malattie croniche del tratto gastrointestinale (come il morbo di Crohn), dal consumo di alcolici, dal fumo e dall’assunzione per un lungo periodo di medicinali come gli antireumatici e gli antipertensivi. E non è tutto, perché se pratichi sport a livello agonistico avrai bisogno di un supplemento, così come se aspetti un bambino, se assumi la pillola anticoncezionale o semplicemente hai superato i 60 anni. Ovviamente, è sufficiente compensare con un integratore per evitare una carenza. Insomma, non devi preoccuparti, perché fare "il pieno di B6" in realtà è molto semplice.

Quali sono i sintomi di una carenza? Potresti fare i conti con insonnia, spasmi muscolari, ritenzione idrica e disturbi del sistema nervoso, ma anche con anemia ipocromica (con i globuli rossi che assumono un colorito più chiaro) e con i calcoli nei reni (una mancanza di B6 ne favorisce la formazione).

La carenza si può anche manifestare con eruzione cutanea squamosa, arrossamento della lingua, tagli dolorosi agli angoli della bocca, sensazioni di aghi alle mani e ai piedi e convulsioni. Inoltre, influisce anche sull’umore. Se ti senti irritabile, depressa e confusa non è detto che sia un periodo di fatica, dovresti parlarne con il medico e fare degli esami del sangue.

L'eccesso di vitamina B6

Un eccesso di vitamina B6 può risultare tossica. Non si conoscono esattamente quali siano le conseguenze gravi di una presenza troppo elevata di piridossina, ma si sa che può causare forti mal di testa. Inoltre, molti studi hanno notato che troppa vitamina B6 spesso è collegata alla sindrome del tunnel carpale, alla sindrome premestruale, ma anche al danneggiamento dei nervi (detta neuropatia), che causa dolore e intorpidimento a piedi e gambe. Potresti non essere in grado di dire in che posizione sono le tue braccia o le tue gambe (non è un sintomo neurologico), così come percepire delle vibrazioni tanto forti da non riuscire a camminare. Questi sono gli effetti estremi della tossicità della B6.

Come comportarsi? Ovviamente deve essere il medico a fare una diagnosi, ma la prima indicazione è quella di interrompere immediatamente l’assunzione di integratori o complessi multivatiminci. Potrebbe essere necessario anche rivedere la tua dieta, probabilmente troppo proteica. Si può guarire ma i tempi sono lunghi e i problemi deambulativi potrebbero persistere per parecchio tempo.

Quali esami devi fare

Gli esami da fare per misurare il dosaggio della Vitamina B6 sono ovviamente quelli del sangue. In laboratorio, devi ricordati, che la vitamina B6 indica tre derivati piridinici presenti in natura: piridossina, piridossammina e piridossale (PL). Probabilmente il medico per verificare la carenza o la tossicità di questa sostanza ti chiederà un emocromo completo, la sideremia, la transferrinemia, la ferritinemia (perché riduce anche l’assorbimento del ferro), i livelli di vitamina B12, di folati e di omocisteina oltre a quelli di B6.

In quali alimenti si trova

La vitamina B6 si assume molto facilmente con una dieta varia e completa, proprio come la dieta mediterranea. Si trova soprattutto in alimenti proteici, come le carni, in modo particolare quelle bianche (tacchino), e il pesce, le uova e i legumi. Puoi però trovarla anche nella verdura, con una maggiore concentrazione in quelle a foglia verde, nella frutta (esclusi gli agrumi, che sono ricchi invece di vitamina C).

Questa sostanza è disponibile in multivitaminici, in integratori contenenti altre vitamine del complesso B e come integratore autonomo. La vitamina B6 più comune negli integratori è la piridossina (sotto forma di piridossina cloridrato HCl), sebbene alcuni integratori contengano PLP. Si assumono per via orale (capsule o compresse). Il problema come sempre è l’assorbimento: quello attraverso gli integratori è simile a quello che si ottiene con le fonti alimentari dunque la vitamina viene elimina rapidamente attraverso le urine. È dunque importante assumerla sempre sotto stretto controllo medico.

Fonti: Humanitas; Msd Manuals

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.