Accelerare la guarigione delle ferite e delle ustioni? La scienza scommette sull’estratto di mirtilli

Secondo uno studio dell’Università del Maine, un estratto di fenoli di mirtilli, ovvero composti antiossidanti ed efficaci contro alcune forme di danno cellulare, potrebbero accelerare la chiusura delle ferite e il trattamento di piaghe e ustioni.
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Kevin Ben Alì Zinati 4 Aprile 2022
* ultima modifica il 04/04/2022

Buoni e pure utilissimi per la guarigione di piaghe, ulcere e ustioni. La seconda vita dei mirtilli è al centro di un nuovo studio dell’Università del Maine che ne ha indagato il potenziale ruolo nel trattamento delle ferite difficili.

Secondo il gruppo di scienziati guidato dalla dottoressa Dorothy Klimis-Zacas, l’estratto fenolico dei mirtilli selvatici trasformato in gel avrebbe un’azione antiossidante in grado di favorire i meccanismi della guarigione di lacerazioni della pelle.

Un aiuto non da poco se consideri che ogni anno vengono spesi più di 50 miliardi di dollari per la cura delle ferite e che quelle croniche, come le piaghe da diabete non compensato o le ulcere da pressione, vengono considerate come “non cicatrizzanti”.

Queste condizioni infatti sono caratterizzate da una ridotta vascolarizzazione, cioè a uno scarso sviluppo dei vasi sanguigni ricchi di sostanze nutritive necessarie per la chiusura delle ferite.

Già in un vecchio lavoro il gruppo di ricercatori dell’Università del Maine aveva scoperto che un estratto di fenoli di mirtilli selvatici, ovvero composti antiossidanti ed efficaci contro alcune forme di danno cellulare, erano in grado di migliorare la vascolarizzazione, la migrazione cellulare e quindi la riparazione di ferite.

La dottoressa Tolu Esther Adekeye, dell’University of Maine

Nel nuovo studio che verrà presto presentato all’incontro annuale dell'American Physiological Society (APS) in occasione della Experimental Biology 2022, hanno voluto esaminare l’effetto di questo estratto su ferite vive nei ratti.

E hanno osservato che rispetto al gruppo di animali trattati con un gel placebo, quelli cui avevano applicato il gel di fenoli di mirtilli avevano una migliore migrazione delle cellule endoteliali verso la ferita e un aumento del 12% della sua chiusura.

“I mirtilli selvatici hanno il potenziale per migliorare la migrazione cellulare, la formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi) e la vascolarizzazione e per accelerare la chiusura della ferita. Ciò è particolarmente importante in condizioni che richiedono una maggiore chiusura della ferita nei pazienti con ferite croniche come ferite diabetiche, ustioni e ulcere da pressione”, ha spiegato la dottoressa Tolu Esther Adekeye, primo autore dello studio.

Fonte | Eurekalert

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