Acido folico: cos’è, dove si trova e a cosa serve la vitamina fondamentale per la gravidanza

L’acido folico è una vitamina indispensabile al tuo organismo poiché ha un ruolo primario nella sintesi delle proteine, del Dna e nella formazione dei globuli rossi. Le donne in gravidanza sono i soggetti più carenti di questa vitamina e le giuste dosi favoriscono il corretto sviluppo del feto che, altrimenti, può incorrere in malformazioni e disturbi. Un’alimentazione corretta ed equilibrata garantisce comunque un adeguato apporto di acido folico.
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Kevin Ben Alì Zinati 13 Maggio 2020
* ultima modifica il 24/09/2020
In collaborazione con la Dott.ssa Chiara Speroni Dotteressa in Farmacia

Tra le vitamine più importanti per le attività del tuo organismo, avrai sentito parlare dell’acido folico. Forse l'avrai sentita chiamare con il nome di vitamina B9, si tratta di una sostanza non accumulabile all’interno del corpo e che, perciò, deve essere regolarmente assunta attraverso alimentazione. Oltre a quelli già normalmente ricchi di acido folico, esistono poi cosiddetti alimenti fortificati dove concentrazione di questa vitamina viene ulteriormente aumentata.

Ha il compito di intervenire nella sintesi delle proteine, del Dna e anche nei processi di formazione dei globuli rossi e quindi il suo apporto è fondamentale specialmente per un corretto sviluppo del feto. La gravidanza, dunque, è una delle condizioni particolari in cui potresti dover aumentare i valori di folina nel tuo organismo, così come l’età avanzata. In condizioni normali e in assenza di disturbi o patologie, un’alimentazione equilibrata e varia è quasi sempre sufficiente a raggiungere la giusta quantità giornaliera di acido folico.

Cos’è

L’acido folico è una vitamina presente in diversi alimenti. Poiché non può essere accumulata all’interno del tuo organismo, deve essere assunta necessariamente con l’alimentazione: rientra, infatti, nel novero delle cosiddette “vitamine idrosolubili”, differenti da quelle liposolubili che, invece, si accumulano nel fegato e vengono assorbite insieme ai grassi alimentari. Parlando di acido folico potresti aver sentito medici o farmacisti utilizzare anche il termine “folati". I due non sono sinonimi perché:

  • I folati sono i composti contenuti negli alimenti
  • L'acido folico è la molecola di sintesi presente negli alimenti arricchiti di queste vitamine

Entrambe sono comunque vitamine del gruppo B.

A cosa serve

L'acido folico ha come principale funzione quella di  produrre nuove cellule, sintetizzare le proteine e il Dna. Ma questa vitamina ha un ruolo primario anche nell’emopoiesi, ovvero in tutti quei processi dunque che portano alla formazione dell’emoglobina. Recentemente si è posta l’attenzione anche sul ruolo che svolge a livello cardiovascolare: la giusta concentrazione all’interno del tuo organismo, infatti, è in grado di abbassare i livelli dell’aminoacido omocisteina prevenendo quindi i rischi cardiovascolari e di infarti.

Acido folico in gravidanza

Il giusto fabbisogno di acido folico è determinante per le donne in gravidanza, visto il contributo così significativo ai processi di sintesi delle proteine e del Dna. Nelle fasi della gravidanza e dello sviluppo del feto l’acido folico è necessario per i tessuti che vanno incontro a processi di differenziazione e proliferazione come le cellule del sangue, della pelle e dunque i tessuti embrionali. Questa vitamina, quindi, svolge un importante ruolo di protezione dell’embrione e, come puoi immaginare, una carenza di acido folico in gravidanza può determinare il rischio di gravi malformazioni fetali. Tra queste vi possono essere:

  • difetto del tubo neurale, che porta a disturbi come la spina bifida o l’encefalocele
  • malformazioni delle labbra e del palato (labiopalatoschisi)
  • malformazioni cardiovascolari
  • difetti del tratto urinario
  • riduzione degli arti

Uno scarso apporto di acido folico, inoltre, può determinare anche una ridotta produzione di globuli rossi nel sangue e quindi lo sviluppo di forme di anemia.

Valori

L’acido folico, dunque, è una vitamina che va assunta insieme ai cibi. E come ti accennavo all’inizio, se la tua è un'alimentazione varia ed equilibrata, generalmente è in grado di offrirti l’adeguata quantità di folati. La carenza di acido folico si verifica quando il tuo organismo non raggiunge il suo fabbisogno giornaliero di 0,4 milligrammi. Se dovessi essere incinta, questo dosaggio aumenterebbe necessariamente. In caso di gravidanza e durante l’allattamento, il medico potrebbe raccomandarti i fatti una dose di circa 0,6 milligrammi al giorno. Integrare per raggiungere il giusto dosaggio di questa vitamina può ridurre i rischi di malformazioni nel feto fino al 70%.

Effetti collaterali

I rischi legati ad un eccesso di acido folico all’interno del tuo organismo sono molto scarsi. Questo perché la sostanza viene utilizzata giornalmente per la sintesi di proteine e per le attività cellulari e le quantità in eccesso vengono poi espulse attraverso le urine: riscontrare sovraccarichi, dunque, è abbastanza raro. È più frequente invece la condizione opposta, legata ad una scarsa presenza della vitamina che può indurre difetti nella formazione del feto ma anche a disturbi motori come dolori muscolari o spasmi. Una scarsa presenza può dipendere anche:

  • dall’assunzione di alcuni farmaci come barbiturici;
  • da un elevato consumo di alcol;
  • dal diabete mellito;
  • dalla celiachia;
  • da patologie da malassorbimento dei folati;
  • dall'eptatite 

I cibi ricchi di acido folico

Assumere acido folico attraverso l’alimentazione è abbastanza facile: alte concentrazioni sono presenti nei latticini, nei formaggi e anche nelle carni, in maggior numero nelle carni rosse rispetto a quelle bianche. Puoi trovare acido folico anche nella frutta, in diversi vegetali verdi come gli spinaci, nei legumi (lenticchie soprattutto) e nei cereali.

Vista l’importanza di questa vitamina, da diversi anni sono in commercio anche i cosiddetti “alimenti fortificati”. La fortificazione è un processo mediante il quale vengono aggiunti nutrienti  agli alimenti, generalmente si tratta di minerali o vitamine come l’acido folico. Ti faccio degli esempi: alcuni cereali per la colazione, i biscotti, le fette biscottate o i succhi di frutta.

Integratori

Accanto ai cibi più o meno fortificati, l’assunzione di acido folico può avvenire anche mediante integratori o farmaci sia sotto forma di compresse che di iniziazioni. Il loro utilizzo, comunque, dipende dai tuoi livelli di vitamina o delle tue condizioni e il loro uso è comunque subordinato al parare di un medico o di un esperto.

Il parere dell’esperto

Abbiamo chiesto alla dottoressa Dottoressa in Farmacia Chiara Speroni quali sono, oltre alle donne incinte, le persone che dovrebbero stare più attente ai propri valori di acido folico:

“Anche chi fa utilizzo di anticoncezionali può incorrere in una carezza di questa vitamina: il metabolismo di questi farmaci, infatti, può ritardare l’assorbimento dell’acido folico. Allo stesso modo, anche persone sottoposte a trattamenti chemioterapici può avere carenze di alcune vitamine fondamentali, a cui dobbiamo aggiungere inoltre le persone che soffrono di patologie a livello del sangue, di forti anemie oppure di leucemie. Non bisogna sottovalutare poi la popolazione degli anziani i quali, a causa di un’alimentazione a volte troppo limitata, non riescono ad assumerne le giuste dosi e si espongono così a una maggiore stanchezza e irritabilità”.

Fonti | Humanitas; Ministero della Salute 

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