Adenomiosi: cos’è e quali sono i sintomi della cosiddetta “endometriosi interna”

Si sente sempre più spesso parlare di endometriosi, patologia che per fortuna oggi ha raggiunto il dibattito pubblico. L’adenomiosi, però, rimane ancora nell’ombra, nonostante sia strettamente collegata all’endometriosi. Vediamo di cosa si tratta.
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Valentina Danesi 9 Giugno 2022
* ultima modifica il 22/07/2022

L'adenomiosi è una patologia di cui si parla poco, ma che per certi versi assomiglia all'endometriosi, al punto che spesso si parla anche di endometriosi interna. Si tratta di una condizione benigna, dove una porzione di tessuto endometriale si trova lungo le pareti dell'utero, anziché nella sua posizione corretta. In questo senso si differenzia dell'endometriosi propriamente detta, dove il tessuto endometriale si sviluppa fuori dall'utero, ad esempio sulla superficie delle ovaie. Così come altre patologie che afferiscono alla salute femminile, anche di questa si parla poco. Vediamo allora di conoscerla meglio.


Cos’è

Quando parliamo di adenomiosi uterina  ci riferiamo a una condizione dell’apparato riproduttivo femminile, caratterizzato dall’invasione della parete muscolare dell’utero (miometrio) da parte dell’endometrio. In sostanza l’endometrio va a invadere anche altre parti dove, invece, non dovrebbe arrivare. Il risultato è che l’utero si ispessisce e diventa più grande. La formazione del tessuto può riguardare solo una parte ed essere quindi localizzata (adenomioma o focale) oppure generalizzata e diffusa. In questo caso viene chiamata in gergo tecnico proprio adenomiosi uterina.


I sintomi

Ecco i sintomi dell'adenomiosi, in modo tale che tu possa riconoscere al più presto i segnali che possono indicarne la presenza:

  • sanguinamento mestruale eccessivo
  • dismenorrea, quindi il dolore durante o poco prima l’arrivo del mestruo
  • anemia
  • dolore pelvico.


La diagnosi

Anche se presenti tutti i sintomi sopraelencati, non è detto che tu soffra per forza di adenomiosi. Per questo motivo, è fondamentale sottoporsi a una visita da un ginecologo, in modo che sappia individuare la causa specifica del tuo problema. Qualora sospetti l'adenomiosi, per giungere a una diagnosi il metodo più sicuro è quello di eseguire un'ecografia transvaginale seguita da una risonanza magnetica.

La cura

Per scegliere la cura appropriata, il medico dovrà valutare parametri importanti come la gravità della situazione e l’età della paziente. Una cosa che va sottolineata è che dopo la menopausa tutti i sintomi tipici di questo problema normalmente scompaiono. Ecco invece le cure:

  • se il problema è solo il dolore basterà che tu assuma degli antidolorifici o dei Fans, in sostanza antinfiammatori;
  • se la cause nello specifico sono i valori degli estrogeni sballati allora una terapia ormonale per via orale ti aiuterà a stabilizzarli, la cosa più semplice è l'assunzione della pillola ma esiste anche lo IUD ormonale che va applicato direttamente all’utero oppure l’anello contraccettivo;
  • in ultimo, ma solo nei casi più gravi e complessi, c’è l’isterectomia che viene però consigliata solo a chi l’adenomiosi impedisce di vivere una vita normale ma è lontano anagraficamente dalla menopausa.

Fonte| Ministero della Salute

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