Adrenalina: quando entra in gioco l’ormone della paura

L’adrenalina è un ormone rilasciato dal surrene che ha il ruolo di stimolante e di mediatore dei processi chimici del sistema simpatico: quando entra in circolo fa battere più veloce il cuore, aumenta la pressione cardiaca e fa rilassare la muscolatura. È spesso somministrato come farmaco salvavita in caso di gravi reazioni allergiche.
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Valentina Rorato 12 Dicembre 2019
* ultima modifica il 24/09/2020

L’adrenalina è un ormone che serve a migliorare la reattività dell’organismo, in brevissimo tempo. È sintetizzato nel surrene ed è un mediatore chimico degli stimoli nervosi del sistema simpatico. Se sei un appassionato di Grey's Anatomy, o di qualsiasi medical drama, avrai notato che quando il paziente è in condizioni disperate, il medico somministra sempre una dose di epinefrina, per stimolare la funzionalità cardiaca, ma ti sei mai chiesto che cosa sia?

Cos'è e a cosa serve

L’adrenalina è l’ormone più importante prodotto dal surrene. L'hai sentita spesso nominare? Sicuramente è un farmaco molto famoso: quando, per esempio, vai a fare una vaccinazione (la più comune è l'antinfluenzale), il dottore avrà con sé una siringa pre-dosata di adrenalina, per scongiurare il peggiore degli effetti collaterali, lo choc anafilattico. Ma come funziona? Una volta che questo ormone è entrato in circolo,  accelera la frequenza cardiaca, restringe il calibro dei vasi sanguigni e aumenta la prestazione fisica. È una sostanza che migliora la reattività dell’organismo, molto velocemente. E spesso, quindi, si utilizza come farmaco salvavita, soprattutto in caso di gravi reazioni allergiche.

L’adrenalina, chiamata anche epinefrina, è il neurotrasmettitore tipico del sistema nervoso simpatico. Che cos’è? È quella zona del sistema nervoso che ha principalmente un’azione stimolante. Se un amico ti arriva silenziosamente da dietro e ti fa spaventare, urli, così come potrebbe farti battere forte il cuore un rumore improvviso nel pieno della notte, quando tutti stanno dormendo. Sono situazioni di stress che attivano il sistema simpatico e i sintomi della sua attività sono proprio i muscoli contratti, un aumento del battito e un respiro più accelerato. Molti di questi sintomi sono indotti dall’adrenalina, che per questo motivo viene chiamato anche l'ormone della paura.

Come funziona

L’adrenalina funziona come mediatore chimico degli stimoli nervosi del sistema simpatico e deve interagire con i recettori adrenergici. E' sempre legata a delle emozioni forti che puoi provare, come la paura o la tensione nervosa, o alla fatica fisica (per esempio aver partecipato a un gara sportiva). I suoi effetti sul tuo corpo sono:

  • Effetti cardiaci: fa aumentare la contrazione miocardica e la frequenza cardiaca. Di conseguenza causa un aumento della gittata, del lavoro del cuore e del consumo di ossigeno.
  • Effetti sulla muscolatura liscia: favorisce il rilasciamento della muscolatura liscia gastrointestinale, la riduzione del tono dell’utero e delle contrazioni uterine, il rilasciamento del muscolo detrusore della vescica e provoca broncodilatazione.
  • Effetti vascolari: fa aumentare la pressione arteriosa (soprattutto la sistolica). Permette la diminuzione del flusso renale, mentre aumenta quello cerebrale con un meccanismo di autoregolazione che tende a limitarne un incremento eccessivo.
  • Effetti metabolici: fa aumentare la glicemia, aumenta i livelli plasmatici di acidi grassi liberi e di colesterolo LDL. Inoltre, aumenta il consumo di ossigeno, può causare acidosi metabolica e può agire sui livelli di potassio.
  • Effetti sull’occhio: può causare midriasi, che diminuisce la pressione intraoculare.

Eccesso di adrenalina

L’eccesso di adrenalina è una condizione fisiologica. Più volte nel corso della giornata puoi avere dei picchi, soprattutto se fai un lavoro molto stressante. L'adrenalina è spesso il motore del tuo successo, perché è quella sostanza che ti dà la forza di affrontare le difficoltà. Se però avere livelli molto alti è una costante, la causa potrebbe essere patologica:

  • Feocromocitoma: è un tumore delle cellule delle ghiandole surrenali, che altera la produzione di adrenalina causando grave ipertensione
  • Infarto: l’eccesso di adrenalina per lungo tempo aumenta la frequenza cardiaca, rende il tuo sangue più vischioso, facilita la deposizione di colesterolo nel sangue causando un attacco cardiaco.
  • Ipertensione: l’eccesso di adrenalina provoca ipertensione secondaria.
  • Nefroangiosclerosi: si tratta di una malattia che colpisce i tuoi reni e ne provoca l'ispessimento.

Carenza di adrenalina

La carenza di adrenalina è una situazione fisiologica in chi ha subito l’asportazione delle ghiandole surrenali. Se questo non è il tuo caso, potrebbe esserci un’infezione in corso o una malattia degenerativa. Quali sono?

  • Malattia di Addinson: malattia delle ghiandole surrenali. I sintomi sono assenza di mestruazioni, vertigini, dolore addominale, turbe psichiche e basso livello di adrenalina nel sangue.
  • Morbo di Parkinson: malattia degenerativa i cui sintomi sono tremori, problemi a deglutire, instabilità dell’umore, disturbi nel comportamento e difficoltà di pensiero e ipotensione ortostatica, ovvero il veloce abbassamento della pressione sanguigna quando si passa dalla posizione sdraiata a quella eretta.
  • Sindrome di Waterhouse: malattia rara caratterizzata da una grave infezione che si sviluppa molto rapidamente (setticemia fulminante) a causa di un’insufficienza delle ghiandole surrenali. I sintomi sono febbre, emorragie sia cutanee si interne e bassi livelli di adrenalina nel sangue.

A cosa serve il farmaco

L’adrenalina può essere usata anche come farmaco (solo su prescrizione medica) per curare lo shock anafilattico, gli attacchi asmatici violenti, le bradiaritmie sintomatiche e la rianimazione cardiopolmonare. È un trattamento di urgenza e si utilizza in soluzione iniettabili (attraverso siringhe pre-riempite), che entra immediatamente in circolo. Non è un caso le persone che soffrono di gravissime allergie, viaggino con in borsa la siringa con l'adrenalina.

La somministrazione deve essere eseguita con cautela, soprattutto in caso di diabete non controllato, di ipercalcemia, ipopotassiemia, nei pazienti anziani e nei pazienti con elevato tono simpatico. La dose efficace è generalmente nell’intervallo 5-10 microgrammi per chilo di peso corporeo, ma in alcuni casi possono essere necessarie dosi più elevate.

Somministrare una dose eccessiva di epinefrina può risultare pericoloso. Il sovradosaggio può provocare emorragia cerebrale, ipotensione, edema polmonare acuto e bradicardia transitoria seguita da tachicardia.

Per abbassare i livelli di adrenalina, che si è alzata naturalmente e non per via del farmaco, di solito, più che una terapia farmacologica ti sarà consigliato di fare rilassamento psicofisico, riposare bene e cercare di evitare lo stress. Dovrai correggere il tuo stile di vita, cercando un modello più sano (dormire 7/9 ore a notte, fare un po’ di movimento, evitare un eccesso di peso e mangiando bene). E' più facile a dirsi che a farsi? Sicuramente. Talvolta una terapia farmacologica è meno impegnativa psicologicamente. Devi però trovare un'attività che ti faccia scaricare le tensioni, di qualsiasi natura siano. I medici spesso consigliano lo sport, lo yoga, la meditazione ma, banalmente, anche ascoltare un po' di buona musica.

Fonte | Humanitas

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