Al Policlinico di Bari il primo intervento al mondo di chirurgia correttiva della cornea da remoto

Si tratta del primo intervento di chirurgia corneale realizzato da remoto. Grazie a una potente connessione 5G il professor Gianni Alessio ha potuto controllare il laser dal Policlinico di Bari, mentre il paziente, affetto da distrofia epiteliale di Cogan, era sdraiato in sala operatoria assistito da una equipe chirurgica di controllo.
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Maria Teresa Gasbarrone 20 Settembre 2023
* ultima modifica il 20/09/2023

Al Policlinico di Bari è stato seguito con successo il primo intervento al mondo di chirurgia corneale su paziente gestita da remoto in connessione 5G.

A sottoporsi all'innovativo intervento è stato un uomo di 53 anni affetto da distrofia epiteliale di Cogan, una patologia che genera un appannamento della vista, dolore ed eccessiva lacrimazione.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha festeggiato il primato del Policlinico, definendolo come il punto di partenza di "una rivoluzione nella sanità elettronica e connessa in cui la Puglia è protagonista".

Primo intervento da remoto

Per correggere l'anomalia alla cornea è stato effettuato il tradizionale trattamento laser, ma, a differenza di tutti gli altri interventi di questo tipo effettuati finora, quello eseguito al Policlinico di Bari è stato il primo a livello internazionale ad essere stato effettuato da remoto. Il professore Gianni Alessio ha controllato e guidato dalla sede della direzione della clinica oculistica il laser, che ha operato in real-time, tramite la iVis Remote Control Station, mentre il paziente era sdraiato in sala operatoria assistito da una equipe chirurgica di controllo.

Come sottolineato da Emiliano, si tratta di un sistema di controllo remoto, sviluppato e brevettato da un'azienda pugliese, la iVis Technologies di Taranto, una "piattaforma – prosegue il governatore  – che gestisce l’intero ciclo di screening, diagnosi, trattamento e follow-up delle patologie corneali".

Tim ha fornito al Policlinico di Bari l’infrastruttura necessaria per garantire la connessione 5G con latenza di trasmissione dati inferiore a 50 millisecondi tra la iVis Remote Control Station ed il laser iRes®2KHz, mentre l'intervento è stato effettuato con tecnica di Ray Tracing tramite un'apposita app.

L’infrastruttura ha previsto due moduli radio 5G installati all’interno della sala del Prof. Alessio e nella sala operatoria presso il reparto di oculistica, che hanno reso possibile il collegamento ad Internet via radio grazie all'utilizzo di appositi Router 5G.

Nuove prospettive di trattamento

"L'intervento con un controllo a distanza, tramite processi totalmente automatizzati, apre al chirurgo oculista nuove frontiere consentendogli di operare complesse patologie corneali da remoto, in totale sicurezza, ovunque sia localizzata la sala operatoria", ha spiegato il professor Giovanni Alessiodirettore del dipartimento di oculistica del Policlinico di Bari, nella conferenza stampa che si è svolta al termine dell’intervento.

Il trattamento dei dati sanitari del paziente e la registrazione inalterabile dell'intervento ai fini medico legali sono stati gestiti con tecnologia blockchain grazie a un sistema messo a punto dal professor Michele Ruta del dipartimento di Ingegneria elettrica e dell'informazione del Politecnico di Bari.

"La tecnologia blockchain applicata alla chirurgia consente di avere la tracciabilità di ogni fase dell'intervento", ha aggiunto il professor Ruta.

Si tratta di "una sorta di scatola nera digitale dell'operazione, nella quale tutto viene registrato e archiviato in maniera indelebile e immodificabile. Un tale sistema di gestione dei dati, in ambito sanitario, garantisce massima trasparenza e affidabilità, a tutela del paziente e anche degli operatori sanitari. È questo uno dei casi in cui la ricerca scientifica e le nuove tecnologie, valorizzate attraverso una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, producono vera innovazione, quella che può migliorare i servizi pubblici e la vita delle persone. Come Politecnico di Bari siamo molto soddisfatti di questa sinergia, che consideriamo apripista di un nuovo modo di collaborare tra istituzioni e imprese, università".

Fonte | Regione Puglia

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