Al Regina Margherita di Torino una bambina affetta da mutismo selettivo migliora con la pet therapy

Grazie alle sedute di pet therapy, una bambina di undici anni affetta da mutismo selettivo e ricoverata all’Ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino, ha iniziato a comunicare.
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Gaia Cortese 22 Marzo 2023
* ultima modifica il 22/03/2023

Riduce l’ansia, aumenta le endorfine e migliora l’umore. La compagnia degli animali domestici è in grado di infondere nelle persone un tale benessere, da essere “impiegati” in quella che è conosciuta come pet therapy, ossia la terapia assistita con gli animali  sempre più  adottata nelle strutture ospedaliere.

Recentemente, nel reparto di neuropsichiatria dell’ospedale infantile Regina Margherita della Città di Salute di Torino, una bambina di undici anni che soffre di mutismo selettivo è riuscita ad esprimere le proprie emozioni grazie alla compagnia di un nuovo amico a quattro zampe. In compagnia di un cane, infatti, la giovane paziente ha iniziato a comunicare a gesti e a esprimere la propria felicità attraverso una risata, un obiettivo raggiunto  grazie a più sedute di pet therapy.

Il mutismo selettivo colpisce prevalentemente i bambini ed è caratterizzato dall'incapacità di parlare in alcuni contesti sociali.

La terapia con gli animali consiste in sedute organizzate in piccoli gruppi di pazienti, sempre in presenza di un medico specializzando in neuropsichiatria infantile e di un infermiere, ma a queste l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino ha voluto anche introdurre un orario di “visita dei parenti a quattro zampe” per i ragazzi ricoverati in neuropsichiatria, per permettere ai pazienti di trascorrere un’ora con il proprio cane in presenza dei genitori e di un operatore del reparto.

Gli animali hanno una capacità innata di stimolare emozioni positive e il ritorno dei quattro zampe tra le corsie ha diffuso un tale benessere da attivare un progetto sperimentale innovativo chiamato “Prendersi cura di chi cura”, ossia una pet therapy anche per gli operatori sanitari. 

Lo abbiamo visto soprattutto nel periodo della recente pandemia, il personale dell’ospedale è spesso coinvolto in situazioni assistenziali molto complesse, in cui l'aspetto psicologico non può essere sottovalutato; per questo motivo si è pensato di sperimentare le attività con gli animali attraverso un sostegno ai dipendenti stessi della struttura ospedaliera, un progetto che non poteva che essere accolto con entusiasmo da Fondazione Forma, da sempre sostenitrice della pet therapy in ospedale.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.