Se ti stai chiedendo quale potrebbe essere il passo della neurochirurgia per avvicinarsi al futuro, devo deluderti: il futuro è già qui. Più precisamente è all'Ospedale San Raffaele di Milano, dove per la prima volta al mondo è stato rimosso un tumore benigno dal cervello di una donna utilizzando il robotiscopio. Si tratta di un microscopio-robot comandato completamente da remoto dai movimenti della testa del chirurgo che, grazie alla nuova tecnologia, può così accedere una visione tridimensionale del campo operatorio su cui sta intervenendo.
Nello scorso mese di luglio la donna si era vista recapitare una diagnosi poco felice: seppure in forma benigna, era affetta da un meningioma: è un tipo di neoplasia che rappresenta circa il 15-20% di tutti i tumori cerebrali e colpisce prevalentemente persone di sesso femminile di mezza età. I neurochirurghi dell’ospedale milanese hanno così deciso di intervenire affidandosi a una nuova tecnologia, il robotiscopio, un microscopio-robot che viene manovrato dal chirurgo soltanto attraverso i movimento del capo.
Si tratta di un strumento appena arrivata in Italia ed è composti da un braccio robotico ad alta precisione consuma serie di telecamere montate all’estremità con cui vengono trasmesse immagini video tridimensionali in tempo reale a cui il chirurgo accede attraverso due microschermi inseriti in un casco indossabile. Grazie al robotiscopio il chirurgo può così operare senza interruzioni per regolare gli ingrandimenti e la messa a fuoco che invece vengono garantiti da semplici movimenti della testa, tramutati in movimenti del braccio robotico e delle telecamere tridimensionali. E insieme a una maggior precisione, anche i tempi degli interventi verranno drasticamente ridotti: basti pensare che per il meningioma è servita soltanto un’ora. Ecco, il futuro della neurochirurgia è più o meno così.
Fonte | IRCCS Ospedale San Raffaele Milano