Al San Raffaele di Milano hanno rimosso un tumore al cervello con l’aiuto del microscopio robot: è la prima volta al mondo

Si chiama robotiscopio ed è una nuova tecnologia appena arrivata in Italia. Si tratta di uno strumento composto da un braccio robotico comandato a distanza attraverso i movimenti della testa del chirurgo e da un casco con microschermi per la visione tridimensionale del campo operatorio. I neurochirurghi dell’ospedale milanese l’hanno utilizzato per rimuovere un meningioma dal cervello di una donna che oggi è stata dimessa e sta bene.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 23 Settembre 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Se ti stai chiedendo quale potrebbe essere il passo della neurochirurgia per avvicinarsi al futuro, devo deluderti: il futuro è già qui. Più precisamente è all'Ospedale San Raffaele di Milano, dove per la prima volta al mondo è stato rimosso un tumore benigno dal cervello di una donna utilizzando il robotiscopio. Si tratta di un microscopio-robot comandato completamente da remoto dai movimenti della testa del chirurgo che, grazie alla nuova tecnologia, può così accedere una visione tridimensionale del campo operatorio su cui sta intervenendo.

L’intervento

Nello scorso mese di luglio la donna si era vista recapitare una diagnosi poco felice: seppure in forma benigna, era affetta da un meningioma: è un tipo di neoplasia che rappresenta circa il 15-20% di tutti i tumori cerebrali e colpisce prevalentemente persone di sesso femminile di mezza età. I neurochirurghi dell’ospedale milanese hanno così deciso di intervenire affidandosi a una nuova tecnologia, il robotiscopio, un microscopio-robot che viene manovrato dal chirurgo soltanto attraverso i movimento del capo.

Si tratta di un strumento appena arrivata in Italia ed è composti da un braccio robotico ad alta precisione consuma serie di telecamere montate all’estremità con cui vengono trasmesse immagini video tridimensionali in tempo reale a cui il chirurgo accede attraverso due microschermi inseriti in un casco indossabile. Grazie al robotiscopio il chirurgo può così operare senza interruzioni per regolare gli ingrandimenti e la messa a fuoco che invece vengono garantiti da semplici movimenti della testa, tramutati in movimenti del braccio robotico e delle telecamere tridimensionali. E insieme a una maggior precisione, anche i tempi degli interventi verranno drasticamente ridotti: basti pensare che per il meningioma è servita soltanto un’ora. Ecco, il futuro della neurochirurgia è più o meno così.

Fonte | IRCCS Ospedale San Raffaele Milano 

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.