Quando parliamo di allergia intendiamo qualsiasi reazione “esagerata” del sistema immunitario a una sostanza esterna, che in teoria non dovrebbe rappresentare una reale minaccia. Lo stesso meccanismo si innesca anche in chi è allergico al lattice. Vediamo quali sono i sintomi.
Con allergia al lattice intendiamo una reazione anomala ed eccessiva da parte del tuo sistema immunitario nel momento in cui entra in contatto con questo materiale. Il tuo organismo infatti considera il lattice come un nemico esterno dal quale è bene difendersi e a tal scopo gli scaglia contro gli anticorpi che produce.
Le manifestazioni possono avere intensità diversa in base al livello di sensibilità che hai sviluppato. Si può passare dunque da un lieve rossore sulla pelle a sintomi più importanti tra cui dermatiti e, nei casi più gravi, shock anafilattico con conseguente rischio di morte.
Se ne soffri, tieni presente che il lattice è contenuto in molti oggetti quotidiani come guanti di gomma, confezioni, preservativi, abiti e anche dispositivi medici.
Come ti abbiamo appena descritto, i sintomi che manifesta il tuo corpo possono essere molto diverse e si può andare da segnali molto lievi e reazioni gravi, se non addirittura fatali.
Ecco quindi i sintomi principali e maggiormente diffusi, che ti potranno essere utili a dissipare i dubbi:
Come ti abbiamo detto finora, le reazioni variano molto da soggetto a soggetto, ma di sicuro la reazione allergica la si ha quando l’organismo, appunto, reagisce in maniera eccessiva a una sostanza con cui entra in contatto. E può farlo attraverso il contatto fisico vero e proprio o tramite l'inalazione della sostanza. Il termine allergia al lattice “contiene” al suo interno quattro situazioni differenti:
Sicuramente il tuo medico ti farà numerose domande per capire meglio le situazioni in cui la presunta allergia si sviluppa. Per concretizzare il sospetto ci sono poi alcuni esami da svolgere.
Eccoli:
Attenzione in modo particolare a quando quest’allergia colpisce i bambini, perché il lattice è davvero in moltissimi oggetti di uso quotidiano, soprattutto se si parla del mondo dei più piccoli: giocattoli di gomma, tettarelle al lattice, palle e palloni, gomme per cancellare e palloncini, quelli tipici delle feste di compleanno.
Non esiste una cura specifica, ma come accade per tante allergie si possono assumere antistaminici che alleviano molto il problema. Esiste poi l’immunoterapia. Nello specifico, si parla di un trattamento di desensibilizzazione specifico una sorta di vaccino che puoi iniettare o lasciar sciogliere sotto la lingua, ma richiede tempi lunghi e non sempre porta a grandi risultati.
Quello che devi fare è soprattutto prestare attenzione. Dal momento che è una sostanza presente quasi ovunque, anche in ospedale, non dimenticare mai di farlo presente al personale sanitario durante un qualsiasi ricovero.
Se poi per caso dovessi incorrere in uno shock anafilattico, verrai tenuto sotto osservazione in ospedale per uno o due giorni, dove verrai sottoposto a una terapia d’urgenza prevalentemente a base di cortisone per bloccare la reazione subito.
Fonte| Ospedale Bambino Gesù