Allergia alla carne: sia la rossa che la bianca possono crearti dei disturbi, ma per ragioni diverse

Si tratta in entrambi i casi di reazioni crociate: il tuo corpo intercetta un agente esterno simile a un altro che ha già classificato come pericoloso, perciò reagirà allo stesso modo. Se sei allergico a pollo e tacchino, però, il problema sarà l’albumina. Mentre per le carni rosse parte tutto dal morso di una zecca.
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Giulia Dallagiovanna 14 Gennaio 2019
* ultima modifica il 10/09/2020

Quando inviti un gruppo di amici a cena, dovrai stare sicuramente attento ad allergie e intolleranze alimentari. Ne esistono di tantissime forme diverse e sembra che ormai ciascuno di noi debba averne almeno una. Ma forse non ti sarà mai capitato di dover fare attenzione a non cucinare carne. E non perché i tuoi ospiti sono vegetariani, ma perché proprio non possono mangiarla.

In realtà, è sbagliato parlare in modo generico di allergia alla carne. Sia la bianca che la rossa possono infatti essere fonte di disturbi, ma se nel primo caso il problema è una proteina, nel secondo tutto ha origine da una puntura di zecca e uno zucchero.

Si tratta di patologie molto rare o, comunque, le cui diagnosi non vengono fatte così spesso come per le allergie più comuni. Questa situazione, però, potrebbe anche dipendere dal fatto che i sintomi si manifestano circa tre o quattro ore dopo che hai mangiato una bistecca o una fetta di arrosto e non è quindi così semplice ricondurli in modo diretto alla carne.

Capire più nel dettaglio cosa scatena la reazione allergica e quali sono i sintomi potrebbe essere utile anche a te per iniziare a riconoscerli quando si manifestano. Ricordati però che devi sempre consultare un dermatologo o un allergologo per una diagnosi precisa.

Cos'è un'allergia

Probabilmente lo saprai già, ma un breve ripasso di come si scatena una reazione allergica può sempre essere utile. Quando il tuo sistema immunitario avverte che un agente esterno è entrato nel tuo organismo e lo sta per mettere in pericolo, si attiva. Succede ad esempio contro virus e batteri ed è la ragione per cui non è detto che se la persona vicino a te starnutisce, anche tu ti ammali di raffreddore.

Se l'agente esterno è innocuo, come qualche granulo di polline o una fragola, e il tuo sistema immunitario si attiva lo stesso, allora stati avendo una reazione allergica. L'istamina che viene prodotta come difesa, provocherà invece rush cutanei e gli altri sintomi tipici e questo è il processo alla base di tutti i disturbi di questo tipo.

Allergia alla carne bianca

Per prima cosa, ti parlerò dell'allergia alla carne bianca, perché è quella più semplice da trattare. In realtà, più che il tacchino o al pollo, il problema è costituito dall'uovo. Il tuo corpo infatti sarà disturbato dalla presenza dell'albumina, una proteina che, come dice il nome, si trova soprattutto nell'albume.

Ma questa sostanza, anche se in quantità molto basse, è presente anche nei volatili e nel coniglio. Esiste quindi la possibilità che il tuo sistema immunitario la riconosca e si attivi di conseguenza. Si attiva quella che viene chiamata reazione crociata: se non tolleri un particolare allergene presente, ad esempio, nel polline, può essere che tu non riesca a mangiare determinati alimenti che contengano molecole simili.

Allergia alla carne rossa

Se sei allergico al tacchino, non devi per forza esserlo anche al manzo. Anzi, le due allergie non hanno nulla in comune, se non il tipo di meccanismo che viene innescato.

L'allergia alla carne rossa ha inizio dal morso di una particolare specie di zecca, che si trova soprattutto in Texas, ma è presente anche in Italia. L'allergologo Danilo Villalta, responsabile del dipartimento di Allergologia e Immunologia Clinica a Pordenone, ha infatti confermato che nel nostro Paese si contano almeno una ventina di casi di questo disturbo.

Attraverso la sua saliva, la zecca inietta nel tuo corpo uno zucchero, chiamato Alfa-Gal. E siccome si tratta di un agente esterno arrivato, per di più, tramite attacco di un insetto, il tuo organismo gli scatena contro i suoi anticorpi. Fin qui, tutto bene. Solo che l'Alfa-Gal è presente anche nella carne rossa. Di nuovo, siamo di fronte a una reazione crociata: se il tuo sistema immunitario lo ha ormai classificato come potenziale pericolo, cercherà di combatterlo anche quando proviene da un alimento.

Come già ti ho specificato, si tratta di una forma allergica molto rara. Considera che devi prima essere stato morso da questa specie di zecca e poi il tuo corpo deve decidere che non vuole mai più vedere lo zucchero incriminato. Succede solo al 10% delle persone che sono state punte. Inoltre, può avere una durata temporanea, cioè la tolleranza alla carne rossa può tornare ad aumentare mano a mano che passano gli anni, a condizione che la zecca non torni più a farti visita.

Sintomi dell'allergia alla carne

Che si tratti di carne bianca o rossa, però, i sintomi sono quasi sempre gli stessi che accomunano ogni allergia. Vedrai comparire delle macchie rosse sulla tua pelle e avvertirai prurito. A seconda della gravità della reazione, poi, potresti avere difficoltà respiratorie e spasmi cardiaci. Trattandosi di alimenti, inoltre, disturbi gastrointestinali non sono da escludere.

Il problema però è che potrebbero volerci anche quattro ore prima di vedere qualche reazione cutanea sulla tua pelle. Per questa ragione, il tuo medico potrebbe non capire subito quale allergene ha scatenato i sintomi. Ti consiglio però di sottoporti subito a visite e test appositi, perché in alcuni casi possono verificarsi complicanze anche molto gravi.

Secondo uno studio dell'Università della Virginia, pubblicato a luglio sulla rivista Ateriosclerosis, Thrombosis and Vascoular Biology, l'intolleranza allo zucchero Alfa-Gal porterebbe a un maggiore accumulo di placche nelle arterie. Il che significa aumento del rischio di ictus e infarto.

Come prevenire l'allergia alla carne

Nel caso dell'allergia alla carne rossa, il metodo di prevenzione è banale quanto quasi impossibile: evitare di venire morsi da quella particolare zecca. Naturalmente, gli insetti non ti avvertono prima di attaccarti, quindi, in generale, cerca di non lasciare esposte parti di pelle vicino a cespugli e siepi, dove si trovano più facilmente i loro nidi.

Ma una volta che sai di rischiare una reazione avversa alla carne, un buono stratagemma può essere quello di cuocere per bene la tua bistecca. L'albumina, ad esempio, può perdere fino al 90% della sua tossicità in questo modo.

Quello che è certo è che devi ridurne il consumo, anche se non sempre sei obbligato ad eliminarla del tutto dalla tua dieta. In ogni caso, ricordati che è meglio non esagerare con le porzioni di carne rossa e mantenersi entro gli 80 grammi a settimana. Non ha importanza che tu sia allergico oppure no, si tratta di limiti consigliati per seguire una dieta sana e a basso impatto sull'ambiente.

Fonte| Società italiana allergologia e immunologia pediatrica

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