Benefici del peperoncino: il frutto piccante che fa bene a (quasi) tutto

Sicuramente conosci già il peperoncino per il suo effetto piccante, ma devi sapere che fa benissimo anche alla gola, al cuore, ed è efficace contro i reumatismi, tutti benefici che derivano dalle sue proprietà. Ovviamente, però, non bisogna esagerare, perché anche questo alimento ha diverse controindicazioni: vediamo quali sono.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Polotti 30 Agosto 2023
* ultima modifica il 12/03/2024

C’è chi lo adora e chi proprio non ne vuole sapere. È questione di gusti: il peperoncino non è proprio il classico elemento che aggiungi indiscriminatamente a ogni piatto, così, tanto per insaporire. O comunque, è sempre meglio chiedere se è gradito, per evitare di rovinare la cena a chi non lo sopporta. Eppure, sebbene questa pianta sia conosciuta prevalentemente per essere molto piccante, è importante riconoscere i suoi meriti: infatti, oltre a un grande fastidio (o piacere, per quelli a cui piace) al palato, il peperoncino porta con sé tantissime proprietà benefiche che forse potrebbero aiutarti a rivalutarlo e, magari, ad accettarne la presenza in un angolino del tuo piatto.

Ma lo conosci davvero? Il peperoncino è il frutto del Caspicum annuum, una spezia utilizzata in tutto il mondo, ricca di proprietà benefiche. Contiene capseicina, che ha un effetto positivo sul sistema cardiovascolare, favorisce la digestione e ha un potere analgesico. Non solo: ecco tutte le sue proprietà e i benefici associati al peperoncino.

Cos'è il peperoncino

Appartenente alla famiglia delle Solanacee e in particolare al genere Capsicum, il peperoncino è una piccola pianta che presenta foglie verdi e fiori bianchi, mentre i frutti in genere sono rossi e di forma allungata, in pratica quelli che noi indichiamo genericamente come “peperoncini”. La terra di origine della pianta è il Sudamerica e fu importata in Europa da Cristoforo Colombo. Coltivata facilmente anche qui, iniziò a spopolare tra le classi meno abbienti che lo usavano per insaporire i loro piatti poco saporiti, e per questo motivo si guadagnò la dicitura di “spezia dei poveri”. Il peperoncino, di cui esistono tantissime specie, è famoso in tutto il mondo per il suo effetto piccante, dovuto alla presenza di capsaicina, una sostanza presente in tutto il frutto (e non soltanto nei semi come pensano in molti).

Proprietà e benefici del peperoncino

(scritto da Gaia Cortese)

Tra le sue proprietà, il peperoncino ha quella di favorire la secrezione di succhi gastrici e facilitare a digestione: pensa che è proprio la capsaicina, l'alacaloide meritevole di questa proprietà digestiva. Il peperoncino ha anche proprietà antinfiammatorie, perché non solo è indicato in caso di tosse o raucedine, ma purifica anche il sangue e allevia i dolori reumatici: in questo caso, l'ideale è farlo macerare nell'alcol e applicarlo poi sulla parte dolorante, così da alleviare il malessere.

Il peperoncino è anche un ottimo alleato dell'apparato cardiocircolatorio: migliora la circolazione, è un ottimo cardioprotettivo, è un buon vasodilatatore e combatte il colesterolo (anche in questo caso, sempre merito dei capsaicinoidi che riescono a ridurre il tasso del colesterolo cattivo nel sangue). Il peperoncino ti aiuta poi a mantenere elastici i capillari e migliora l'ossigenazione del sangue; queste funzioni si devono invece agli acidi grassi insaturi che si trovano nei semi, e che rinforzano i vasi sanguigni.

Al di là dell'effetto piccante, come vedi, i motivi per mangiare il peperoncino sono davvero tanti. Di seguito ti elenco altri benefici e qualche informazione sui suoi valori nutrizionali:

  • Contiene tante vitamine, tra cui la B, K, A, moltissima C e anche la E, da cui derivano le proprietà afrodisiache che gli sono attribuite
  • Contiene molti sali minerali: potassio, calcio e fosforo
  • È antiossidante e antibatterico

Come se non bastasse, il peperoncino, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, sembra essere un buon alleato nella lotta contro il cancro. Questo perché, sempre la nostra capsaicina, sembra essere in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali e di indurne anche la morte. Ha anche un effetto inibitore sullo sviluppo dei vasi sanguigni che nutrono il tumore e su quelli delle metastasi; inoltre, è in grado di aumentare la sensibilità dei tumori alle cure chemioterapiche.

Come utilizzarlo in cucina

In cucina il peperoncino è davvero versatile e la quantità utilizzata può essere modulata in base al proprio gusto e alla propria tolleranza della piccantezza.

I paesi mediorientali e orientali sono noti per utilizzare peperoncino e paprika in moltissime preparazioni, e anche molte miscele di curry ne contengono in quantità variabili. Tuttavia, anche nella cucina mediterranea il peperoncino è molto presente; basti pensare alla classica pasta aglio, olio e peperoncino, o alle molte ricette calabresi che prevedono l'utilizzo di questo frutto piccante.

Vuoi altre idee?

Puoi spolverare i tuoi panini con del peperoncino in fiocchi ogni volta che preferisci, oppure insaporire delle semplici vellutate per renderle più sfiziose. E, ancora, puoi inserire un paio di cucchiaini di peperoncino in polvere o paprika piccante nell'impasto dei biscotti al cacao: l'abbinamento cioccolato-peperoncino è sempre molto affascinante sul palato.

In generale, comunque, puoi aggiungere il peperoncino dove preferisci, scegliendo la forma che più si adatta alla preparazione: olio piccante, peperoncino in polvere oppure in scaglie.

Quanto peperoncino mangiare al giorno?

La quantità giornaliera tollerabile è piuttosto soggettiva, ma di norma si può considerare idonea una dose da 0,3 a 1 grammo in polvere o in pillola e da 1 a 4 grammi se ingerito in soluzione alcolica o in tintura.

Il principale problema è che il peperoncino può risultare irritante per la tua mucosa gastrica e intestinale e non tutte le persone lo tollerano alla stessa maniera. È quindi corretto chiedersi se lo si possa mangiare in certe situazioni, come per esempio nel caso di problemi cardiovascolari.

Può mangiarlo chi ha la pressione alta?

Hai la pressione alta, per esempio?

In realtà, il peperoncino è un alleato del cuore (come già hai letto) e quindi è addirittura consigliato nel caso di pressione alta. Lo dicono anche dalla Fondazione Veronesi: grazie al fatto di essere un alimento vasodilatatore, il consumo di peperoncino aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, abbassandola nel caso in cui questa sia tendenzialmente più alta del dovuto.

Tutto questo è possibile non solo grazie alle sue proprietà, ma anche perché utilizzando il peperoncino come spezia si limita il consumo di sale (sostituendolo), e questo non può che fare bene al cuore e al sistema circolatorio.

Controindicazioni

Oltre a ciò, vanno considerate anche altre controindicazioni legate all’uso eccessivo del peperoncino.

Nello specifico, infatti, si consiglia di evitarne o ridurne il più possibile l’utilizzo in caso di: ulcera peptica, morbo di Crohn, ragadi anali, emorroidi, cistiti e prostatiti.

Trattandosi di un alimento molto piccante, il peperoncino andrebbe evitato anche dalle donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento e tra i bambini sotto i 12 anni in quanto hanno un apparato digerente più delicato rispetto agli adulti. Se poi soffri di reflusso gastroesofageo, meglio evitare il consumo di questo alimento.

Il peperoncino può interferire con l'assunzione di anticoagulanti e antiaggreganti, teofillina e ACE inibitori. In caso di dubbio è sempre consigliabile chiedere consiglio al proprio medico curante. Infine, alcuni preparati contenenti capsaicina hanno provocato casi di prurito e dermatiti in seguito alla loro applicazione topica. Meglio prestare anche attenzione alle eventuali allergie che questo alimento potrebbe provocare.

(Scritto da Sara Del Dot il 21-10-2018;
Modificato da Alessandro Bai il 4-5-2021;
Modificato da Sara Polotti il 29-8-2023)

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.