Arresto cardiorespiratorio: cosa accade quando la respirazione e l’attività del cuore vengono interrotte all’improvviso

L’arresto cardiaco e l’arresto respiratorio sono teoricamente due eventi differenti, però strettamente legati tra loro: se non respiri più, infatti, il cuore smetterà presto di battere a meno che non ci sia un intervento tempestivo che permetta di eseguire una rianimazione cardiopolmonare. Tra i sintomi principali c’è la perdita di coscienza, ma si tratta di un episodio che spesso non è preannunciato da alcun segnale, ecco perché è fondamentale sapere cosa fare in questi casi.
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Alessandro Bai 26 Novembre 2020
* ultima modifica il 25/12/2020

Il termine arresto cardiorespiratorio si riferisce a un'improvvisa interruzione della respirazione e dell'attività cardiaca di una persona, due eventi che, seppur strettamente connessi, sono diversi tra loro e avvengono in momenti differenti. L'arresto respiratorio, se non trattato in tempi brevissimi, può condurre all'arresto cardiaco in maniera pressoché inevitabile, un rapporto causa-effetto che può anche invertirsi quando il muscolo cardiaco smette di svolgere il ruolo di pompa, impedendo alla persona di continuare a respirare.

Tornando al primo caso, se non si riesce a ristabilire in fretta la funzione respiratoria il cuore smetterà di battere, dato che l'interruzione degli scambi gassosi polmonari è in grado di danneggiare rapidamente gli organi vitali. Ti sto parlando infatti di un problema che implica anche lo stop della circolazione del sangue, il che significa che l'ossigeno non può più raggiungere il cervello, che ne ha ovviamente bisogno per svolgere le proprie funzioni. Per questi motivi, potresti sentir parlare anche di arresto cardiocircolatorio o di morte cardiaca improvvisa.

Al contrario di un infarto, che è causato dalla chiusura di una coronaria che blocca l'afflusso di sangue al cuore e presenta tra i sintomi dolori toracici e malessere, le persone colpite da un arresto cardiorespiratorio tendono innanzitutto a perdere conoscenza. L'unica cosa da fare in questi casi è procedere velocemente a una rianimazione cardiopolmonare che ha l'obiettivo di ripristinare la respirazione ed evitare l'interruzione dell'attività del cuore.

Arresto cardiorespiratorio

Sintomi

Come puoi intuire anche dal termine che ti ho presentato, ovvero morte cardiaca improvvisa, un arresto cardiorespiratorio può manifestarsi in modo inatteso, senza alcun segnale precedente. I sintomi mostrati dalla persona colpita possono includere:

  • Perdita di coscienza
  • Convulsioni caratterizzate da scosse ai quattro arti, simili a quelli delle crisi epilettiche
  • Cianosi, ovvero colorito bluastro assunto dalla pelle
  • Respiri rapidi e superficiali
  • Ipossia (carenza di ossigeno) che danneggia i tessuti e gli organi vitali

Cause

Le cause di un arresto cardiorespiratorio possono variare a seconda dei casi: è importante innanzitutto capire quale sia  l'evento primario che porta alla morte cardiaca improvvisa, se un arresto respiratorio oppure il blocco dell'attività del cuore, due manifestazioni che come ti dicevo sono strettamente collegate tra loro.

Nel primo caso, un arresto respiratorio può essere causato da:

  • Ostruzione delle vie aeree superiori o inferiori
  • Diminuzione del riflesso centrale della respirazione determinato da farmaci, disturbi metabolici o altre condizioni che compromettono il sistema nervoso centrale
  • Debolezza dei muscoli respiratori provocata da affaticamento o malattie neuromuscolari

Quando invece a verificarsi per prima è l'interruzione del battito del cuore si può parlare di arresto cardiaco, che è determinato da una grave aritmia (cioè un'anomalia nella trasmissione dei segnali elettrici dai quali dipende l'attività del cuore) che può avere come cause:

  • Cardiopatie di vario tipo, in particolare le coronaropatie
  • Shock circolatorio provocato da embolia polmonare o altre malattie non cardiache
  • Disturbi metabolici

È importante sottolineare che non tutte le aritmie, tuttavia, conducono necessariamente a un arresto cardiaco che, come ti dicevo, può verificarsi proprio a partire da un'insufficienza respiratoria.

Cosa fare

Ti ho spiegato fin da subito che in caso di arresto cardiorespiratorio o cardiocircolatorio le tempistiche di intervento diventano un fattore decisivo, in grado di fare la differenza tra la sopravvivenza e il decesso della persona colpita. Se assisti a un evento simile, quindi, la prima cosa da fare sarà chiamare il 118, per far sì che i soccorsi sanitari arrivino il prima possibile.

Lo scopo è quello di eseguire al più presto la rianimazione cardiopolmonare: l'ideale sarebbe naturalmente farlo in ospedale, ma poiché un arresto respiratorio o cardiaco possono verificarsi in qualsiasi momento, è possibile che sia tu stesso, in attesa dell'arrivo dei sanitari, a dover eseguire delle manovre rianimatorie, ovviamente guidato dal personale che ti darà istruzioni telefonicamente.

Fonti| Humanitas; MSD Manuals

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