Arriva il cerotto elettronico che usa il sudore sulle dita per analizzare i valori della glicemia e ricaricarsi

Un gruppo di ricercatori ha sviluppato fascia elettronica da applicare su un dito e capace di monitorare i livelli di glucosio, di vitamine e l’efficacia di un persino di farmaci attraverso l’analisi del sudore, che utilizza anche come fonte di energia per funzionare.
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Kevin Ben Alì Zinati 7 Settembre 2024
* ultima modifica il 09/09/2024

Il sudore è una fonte preziosissima, di informazioni così come di energia, e per questo si appresta a diventare il nuovo alleato della medicina.

Ti spiego. Un team di ingegneri dell’Università della California di San Diego, infatti, ha messo questo liquido prodotto dal tuo corpo al centro del proprio progetto per sviluppare un dispositivo potenzialmente rivoluzionario.

Si tratta di una fascia elettronica da applicare su un dito e capace di monitorare i livelli di glucosio, di vitamine e l’efficacia di un persino di farmaci proprio dall’analisi del sudore. Che, allo stesso tempo, funziona anche come fonte di energia per il dispositivo.

Non sottovalutare le punte delle dita. Nonostante le piccole dimensioni, sono dotate di oltre mille ghiandole sudoripare e per questo sono tra le zone del tuo corpo che producono più sudore. Considera che queste ghiandole sono in grado di produrre anche 1000 volte più sudore rispetto alla maggior parte delle altre parti del corpo, anche mentre sei a riposo.

I ricercatori non le hanno sottovalutate e anzi, le hanno viste come il punto giusto per collocare il loro dispositivo, fatto di componenti elettronici stampati su un materiale polimerico sottile, flessibile e estensibile.

Questa fascia per le dita è alimentata dal sudore della punta delle dita di chi la indossa e utilizza questo stesso liquido per monitorare i livelli di glucosio, lattato, vitamina C e levodopa, un farmaco per il Parkinson. Photo credito: Shichao Ding.

L’idea era quella di renderlo facilmente adattabile al dito ma allo stesso tempo capace di resistere alle ripetute flessioni, gli allungamenti e i movimenti tipici del dito di una mano.

Per farlo funzionare, come hanno descritto sulla rivista Nature Electronics, hanno dotato questo innovativo cerotto di celle a combustibile biologico, poste nel punto in cui il dispositivo entra in contatto con la punta del dito.

Il loro scopo è quello di raccogliere e convertire in elettricità le sostanze chimiche presenti nel sudore, immagazzinandola poi in una coppia di batterie estensibili al cloruro d’argento e zinco che alimentano quattro sensori deputati al monitoraggio di uno specifico biomarcatore: glucosio, vitamina C, lattato e levodopa, un farmaco utilizzato per il trattamento del morbo di Parkinson.

Mentre il sudore compie il proprio viaggio verso questi sensori attraverso minuscoli canali microfluidici di carta, il dispositivo analizza i livelli dei biomarcatori mentre, in contemporanea, trae energia dal sudore stesso che sta campionando.

Un piccolo chip elabora poi i segnali dai sensori e trasmette in modalità wireless i dati tramite Bluetooth a un’applicazione per smartphone o computer, tutto in tempo reale.

NI ricercatori hanno testato la fascia elettronica su un soggetto, che ha indossato il dispositivo durante il giorno per monitorare i livelli di glucosio durante i pasti, i livelli di lattato sia durante un’attività lavorativa che durante un’attività fisica, i livelli di vitamina C mentre beveva succo d'arancia e i livelli di levodopa dopo aver mangiato delle fave, che rappresenta una fonte naturale del composto.

Il complesso sistema ha funzionato, rivelando risultati promettenti.

Fonte | "A fingertip-wearable microgrid system for autonomous energy management and metabolic monitoring" pubblicata il 3 settembre 2024 sulla rivista Nature Electronics

L'immagine di copertina è stata creata con un sistema di Intelligenza Artificiale

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