Arriva l’autunno: è possibile aumentare le difese immunitarie dei bambini? Intervista al Dott. Castellazzi, medico pediatra

Con l’arrivo della stagione più fredda, spesso e volentieri i bambini vengono colpiti dai più comuni malanni stagionali, come tosse, raffreddore e gastroenterite. Si può fare qualcosa per aumentare le loro difese immunitarie? Lo abbiamo chiesto al Dott. Massimo Luca Castellazzi, Medico Chirurgo Specialista in Pediatria.
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Gaia Cortese 7 Settembre 2021
* ultima modifica il 07/09/2021
Intervista a Dott. Massimo Luca Castellazzi Medico Chirurgo Specialista in Pediatria

Prima il naso che cola diventa un raffreddore, poi si aggiunge un colpo di tosse, ed è subito la prima influenza della stagione. Inizia la scuola, le giornate si accorciano e diventano più fresche e, come per magia, bambini e ragazzi, iniziano ad ammalarsi. È inevitabile, soprattutto se i bambini sono molto piccoli.

Soprattutto ogni giorno trascorso al nido o alla scuola materna, è una sorta di roulette russa: si sarà preso qualche virus? Si sarà ammalato anche questa volta? Ma c'è anche un'altra domanda da farsi preventivamente: esiste un modo per aumentare le difese immunitarie dei bambini? Da mamma, me lo sono chiesto anche io. Questo il parere del Dottor Massimo Luca Castellazzi, Medico Chirurgo Specialista in Pediatria.

Con l’arrivo dell’autunno è possibile aumentare le difese immunitarie dei bambini più piccoli? Se sì, quando iniziare?

Con l’arrivo dell’autunno inizia anche il periodo in cui i bambini sono più suscettibili ai malanni di stagione, come le più comuni infezioni respiratorie, le gastroenteriti e via dicendo. Spesso i genitori si chiedono se sia possibile aumentare le difese immunitarie per il proprio bambino, in modo da poter affrontare al meglio la stagione. La risposta non è semplice, perché sono diversi i fattori da considerare, quali l’età, il numero di infezioni presentate dal bambino, la presenza di fattori di rischio per le infezioni ricorrenti e la presenza di eventuali deficit immunologici. Per cui il consiglio, se il bambino si ammala spesso, è quello di confrontarsi con il proprio pediatra per valutare, in base all’anamnesi e alla condizione clinica, la necessità di eseguire degli esami di approfondimento oppure di valutare la somministrazione di immunostimolanti ed eventualmente la vaccinazione antinfluenzale.

Funzionano i probiotici per prevenire le infezioni di stagione?

I probiotici, ossia quei microrganismi vivi che, assunti in quantità adeguata, conferiscono all’organismo che li assume effetti benefici sulla salute, sono stati testati come possibile strumento di profilassi e trattamento delle infezioni respiratorie in età pediatrica. Alcuni ceppi hanno anche dimostrato una buona efficacia nella prevenzione di alcune forme di infezione respiratoria quali l’otite media acuta e le faringiti. Tuttavia, non vi sono al momento sufficienti evidenze scientifiche per raccomandare l’uso routinario dei probiotici nella prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti. Sarà sempre il pediatra di famiglia a fornire utili indicazioni su quando e come somministrare i probiotici al bambino.

Qualche consiglio su buone abitudini da adottare nell’alimentazione?

Sicuramente una dieta equilibrata, varia e colorata, ricca di frutta e verdure di stagione. È un valido alleato per crescere un bambino sano ed energico. Una corretta e sana alimentazione, infatti, garantisce la somministrazione del fabbisogno giornaliero di vitamine e sali minerali che contribuiscono a favorire le normali funzioni del sistema immunitario e quindi a difendere i bambini dalle infezioni. Per i neonati e lattanti, l’allattamento materno al seno è poi sempre raccomandato, in quanto è ricco di macro e micronutrienti, oltre che possedere un adeguato apporto di carboidrati, proteine e grassi, che contribuiscono ad un adeguato sviluppo del bambino, anche a livello del sistema immunitario.

Ci sono vitamine particolari su cui puntare?

La vitamina D, oltre ad essere importante per la crescita del bambino, ha degli effetti positivi sul sistema immunitario. Per tale motivo, soprattutto nei mesi invernali, in cui si riduce l’esposizione al sole e quindi la produzione di questa vitamina da parte del proprio organismo, può essere utile somministrarla per via orale. Quindi se il pediatra prescriverà la vitamina D al vostro bambino, seguite attentamente le sue indicazioni per quanto riguarda il dosaggio e i tempi di somministrazione.

Anche il riposo notturno e la qualità del sonno hanno un peso sulle difese immunitarie?

Assolutamente, sì. Un bambino dovrebbe avere un sonno regolare di circa 8-10 ore a notte. Questo da un lato, per garantirgli una giusta ripresa e affrontare con energia le attività della giornata che talvolta possono essere anche impegnative. Dall’altro lato, perché un’adeguata qualità del sonno ha delle ripercussioni positive anche sullo sviluppo del sistema immunitario.

È utile stare all’aperto e alla luce naturale anche in autunno e in inverno?

Un mito da sfatare è sicuramente quello che è meglio tenere i bambini chiusi in casa durante l’autunno e l’inverno. In realtà, con gli adeguati accorgimenti, quali ad esempio vestire i bambini adeguatamente coprendo naso e bocca con una sciarpa durante i periodi più freddi dell’anno e trascorrere del tempo all’aria aperta dedicandosi a passeggiate o al gioco con altri bambini, è uno stimolo positivo per la salute fisica e mentale dei bambini. Quindi, anche in autunno e inverno, specialmente in presenza di belle giornate, meglio approfittare e passare un po’ di tempo all’aria aperta con i bambini. Inoltre, stare all’aperto, espone meno al contatto con possibili agenti infettivi rispetto a quanto avviene nei luoghi chiusi.

Anche per i bambini ha senso parlare di riduzione dello stress per stare meglio?

Certamente, anche per i bambini, meno stress significa miglior equilibrio fisico e mentale, con delle ripercussioni positive sullo stato di salute.

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