Assorbenti interni: tutto quello che devi sapere sui tamponi e sul loro corretto utilizzo

Sono la principale alternativa al classico assorbente con le ali e sono tantissime le donne che li utilizzano, soprattutto in vacanza d’estate. Gli assorbenti interni, chiamati anche tamponi, sono comodi, pratici e ti offrono una notevole libertà di movimento durante i giorni del ciclo. Anche se, ultimamente, molte donne stanno iniziando a prediligere la coppetta.
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Sara Del Dot 6 Ottobre 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Gli assorbenti interni, o tamponi, sono l’alternativa “invisibile” all’assorbente tradizionale da usare durante i giorni del ciclo mestruale. A differenza dei classici assorbenti esterni (che si applicano sullo slip), quelli interni si chiamano così proprio perché si inseriscono all'interno del canale vaginale e risultano quindi invisibili dall'esterno.

Sono i migliori amici delle donne nel corso dei mesi estivi, quando l’arrivo improvviso del ciclo mestruale può rischiare di compromettere gravemente le vacanze con annessi pomeriggi al sole, tuffi dagli scogli e passeggiate sul bagnasciuga. Pratici, morbidi e confortevoli, gli assorbenti interni sono molto utilizzati nel caso in cui si desideri andare in spiaggia durante i giorni delle mestruazioni ma anche fare una passeggiata in montagna o praticare sport. Perché il vantaggio di questi assorbenti, conosciuti anche come tamponi, è che essendo inseriti direttamente nella vagina scompaiono alla vista, assorbendo il sangue mestruale direttamente dal canale vaginale e impedendo quindi una qualsiasi fuoriuscita. In questo articolo cercherò di spiegarti tutto quello che devi sapere sul famoso tampone, in che modo si applica e quali possono essere le sue controindicazioni (e le alternative).

Cosa sono

Come ho già accennato all’inizio dell’articolo, il tampone rappresenta l’alternativa “invisibile” all’assorbente tradizionale. Solitamente è composto da una parte morbida, fatta di cotone idrofilo o di un composto di rayon (derivato della cellulosa) e cotone, e da un cordoncino che servirà per estrarlo più facilmente al momento del cambio.

Naturalmente non esiste un solo tipo di assorbente esterno. La lunghezza può cambiare, così come lo spessore e il grado di assorbenza, indicato solitamente sulla confezione con un numero variabile di goccioline disegnate o con le diciture light, regular, super e ultra. Ce ne sono poi alcuni dotati di un applicatore, che consiste in due tubicini inseriti uno dentro l’altro fatti di plastica o cartone, in modo da rendere più agevole l'inserimento, argomento che tratteremo tra pochissimo. I tamponi con applicatore solitamente una volta bagnati si espandono in lunghezza, mentre quelli senza si espandono in modo radiale, aumentando di diametro. Sta a te scegliere il tipo di tampone che fa al caso tuo, sulla base del tuo flusso, del tuo fisico e di come ti senti più a tuo agio.

Come si usano

Il funzionamento dell’assorbente interno è identico a quello di quello esterno con la differenza che, essendo inserito proprio all’interno del canale vaginale, il tampone assorbe il sangue direttamente dentro la vagina evitando fuoriuscite, spiacevoli sensazioni di disagio dovute a irritazioni e sudorazione e la continua percezione di scomodità nella zona intima. Certo, si tratta di un tipo di assorbente decisamente più invasivo del tradizionale e il primo approccio può spaventare, ma è sufficiente un po’ di pratica e abitudine per entrare a far parte della schiera di migliaia di donne che lo usano regolarmente senza provare alcun dolore e anzi, senza nemmeno avvertirne la presenza. Pensa che ci sono donne che utilizzano esclusivamente il tampone perché lo considerano più comodo e igienico!

Utilizzare l’assorbente interno è semplice, basta un po’ di pratica per capire come applicarlo nel modo corretto così da non farti male e non avere fastidio durante il periodo in cui lo tieni addosso. Per inserirlo, innanzitutto è fondamentale lavarsi bene le mani, rilassarsi e trovare una posizione che sia comoda e che favorisca l’inserimento (c’è chi è comoda stando seduta sul wc e chi preferisce stare in piedi con le ginocchia leggermente piegate).

Ora è il momento dell’inserimento:

  • Se hai a che fare con un tampone con applicatore, tienilo con due dita (preferibilmente pollice e medio) e posizionalo all’apertura della vagina tenendo le labbra vaginali aperte e indirizzando la punta dell’assorbente verso la parte bassa della schiena. A quel punto inserisci l’applicatore e spingi con l’indice la parte interna del tubetto dentro quella esterna. In questo modo il tampone verrà spinto correttamente all’interno del canale e potrai rimuovere l’applicatore e buttarlo via.
  • Se invece devi inserire un tampone privo di applicatore, tieni il cordoncino disteso, apri le labbra vaginali usando indice e medio e con l’indice dell’altra mano spingi l’assorbente nel canale.
L’applicatore del tampone è composto di due tubicini, uno più piccolo e uno più grande. Al momento dell’inserimento, il più sottile verrà spinto all’interno di quello più ampio inserendo al tempo stesso il tampone nel modo corretto.

In entrambi i casi, se il tampone è stato inserito nel modo corretto non dovresti quasi sentirne la presenza. Altrimenti rimuovilo con calma.

Per toglierlo, cosa che è consigliato fare ogni quattro ore circa, lavati le mani, rimettiti in una posizione comoda e spingi con i muscoli pelvici tirando leggermente il cordoncino. Il tampone dovrebbe così essere estratto facilmente. A questo punto, puoi buttare via l’assorbente usato nel bidone dell’indifferenziata e assolutamente non nel wc.

Vantaggi e svantaggi

Se per alcune donne l’assorbente interno rappresenta una svolta nella gestione delle mestruazioni e per altre invece è un oggetto terrificante da evitare ad ogni costo è perché, come tutte le cose, anche il tampone presenta diversi vantaggi e altrettante potenziali controindicazioni. Tutto sta nel capire quale insieme pesa di più sulla bilancia. Cercherò ora di fare un elenco comprensivo di tutti gli aspetti positivi e negativi dell’assorbente interno.

Vantaggi

  • Ti permette di fare il bagno al mare o in piscina senza temere fuoriuscite
  • Non si vede (ma occhio alla cortina)
  • Se inserito correttamente, non si percepisce
  • È igienico e non provoca irritazioni o fastidiose sensazioni di sporcizia o sudorazione
  • Il materiale di cui è composto è sicuro e non altera la flora batterica e il pH vaginale
  • Ti permette di compiere movimenti e praticare sport in totale libertà
  • È facile da usare e comodo da portare in giro

Controindicazioni

  • È meglio evitarlo se soffri di infezioni vaginali
  • Fai attenzione a eventuali allergie ad alcune componenti
  • Cambialo spesso, o comunque non lasciarlo addosso per più di 8 ore
  • Non usarlo per perdite che non siano sangue mestruale
  • Ah, e se ti stai chiedendo se indossare l’assorbente interno provochi la perdita della verginità, la risposta è assolutamente no!

Assorbenti interni o coppetta mestruale?

Con l’arrivo sul mercato (soprattutto negli ultimi anni) della coppetta mestruale in silicone, le abituali utilizzatrici dell’assorbente interno hanno iniziato ad avere a disposizione un’altra pratica alternativa al classico assorbente tradizionale. Tuttavia, sebbene la coppetta rappresenti, a detta di molte, il non plus ultra della gestione del ciclo mestruale unito al risparmio e al rispetto dell’ambiente, non è detto che la scelta debba obbligatoriamente ricadere su quest’ultima. La decisione, infatti, rimane sempre molto soggettiva sulla base di diversi fattori.

Potresti essere più a tuo agio con il tampone se sei sempre di fretta e non hai voglia né tempo di sciacquare e sterilizzare di volta in volta la coppetta, oppure se la vista del sangue ti disgusta. La coppetta potrebbe invece essere perfetta per te se non vuoi spendere soldi ogni mese per acquistare pacchi e pacchi di assorbenti (che tra l’altro mantengono l’Iva al 22% essendo in Italia considerati beni di lusso), se hai problemi di ipersensibilità o secrezioni vaginali, se sei sensibile ai temi ambientali e non ti va di contribuire all’inquinamento del Pianeta a causa delle mestruazioni e se hai a disposizione un quarto d’ora al mese per far bollire la coppetta in un pentolino e rimetterla a posto.

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