AstraZeneca riprende la sperimentazione per il vaccino: cosa sappiamo finora

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che la reazione avversa mostrata dal volontario non era legata al vaccino. Mancano in realtà i riscontri ufficiali, ma secondo il professor Roberto Burioni, i medici che appartengono al comitato scientifico non metterebbero in gioco la loro reputazione con controlli superficiali. Insomma, è arrivata una buona notizia.
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Giulia Dallagiovanna 14 Settembre 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Eravamo già pronti a una pausa di almeno due mesi. Anzi, il professor Sergio Abrignani, intervistato da Ohga, metteva in guardia sulla possibilità di una pausa che sarebbe potuta durare anche 8 mesi. E invece la sperimentazione di fase tre del vaccino di AstraZeneca e dell'Università di Oxfordcontro il Covid-19 è già ripartita. Naturalmente, dopo aver ricevuto l'autorizzazione da parte degli enti regolatori britannici.

I test clinici erano stati interrotti dopo che un volontario aveva mostrato una grave reazione avversa. Era stata quindi necessaria una pausa per indagare sui sintomi manifestati e soprattutto sulla loro origine. Qualora la colpa fosse stata del vaccino, lo studio sarebbe stato interrotto del tutto.

"Il caso anomalo riscontrato non era legato al vaccino -, ha invece dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza. – Come Unione europea stiamo comprando un pacchetto 6+1, quello di AstraZeneca è uno dei sei ed è in fase più avanzata. Ci sono anche gli altri però. E stanno per arrivare cure innovative: a Siena il professor Rino Rappuoli sta facendo un lavoro straordinario sugli anticorpi monoclonali da cui verranno fuori farmaci efficaci".

Pare che il problema di salute sia stato una mielite trasversa, ma si attendono tutte le informazioni ufficiali

Al momento non si conoscono altri dettagli rispetto a quanto è accaduto. Pare che il volontario in questione fosse una donna e che i sintomi fossero riconducibili a una mielite trasversa, un'infiammazione del sistema nervoso spinale che nei casi più gravi può anche portare a disfunzioni motorie o sensoriali. Di norma, si fatica a muovere gli arti. Va anche detto che nella maggior parte dei pazienti, questo problema, seppure serio, si risolve e solo in alcune circostanze le conseguenze possono essere permanenti. Se così fosse, si tratterebbe comunque di un caso ogni 50mila e non è affatto sicuro che la causa sia da ricondursi alla vaccinazione. Stando a quello che dice Speranza, è stato appurato che il farmaco non c'entri nulla. Ma di tutta questa storia è necessario attendere i riscontri ufficiali.

"Cosa potrebbe essere successo? -, si chiede il professor Roberto Burioni sulla sua pagina Facebook. – Quando accade una cosa di questo genere si riunisce un comitato di valutazione indipendente che prende in considerazioni tutti i dati e decide se l'effetto collaterale può essere dovuto al vaccino oppure no. In questo caso possiamo immaginare che questo comitato abbia ritenuto che l'effetto collaterale non è dovuto al vaccino, oppure che la sua entità sia stata molto più lieve di quanto filtrato attraverso la stampa. Purtroppo non abbiamo nessun dato ufficiale, se non gli scarni comunicati delle case farmaceutiche. Non sappiamo niente di certo neanche riguardo ai disturbi accusati dal paziente, della loro gravità, dell'andamento clinico. Ricordiamo tuttavia che in questi comitati siedono medici con una grande reputazione e non sono disposti a metterla in gioco, per cui io tenderei a fidarmi".

Fonte| Ansa

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