L’avvelenamento da farmaci per i bambini è un pericolo da non sottovalutare in casa o mentre si viaggia, soprattutto perché i più piccoli sono sempre alla scoperta di tutto ciò che li circonda. Ed è proprio con queste azioni che rischiano di imbattersi in pericoli per la loro salute. Un studio americano, pubblicata sul Journal of Pediatrics, ha spiegato gli errori commessi da chi ha il compito di vigilare sui più piccoli.
La ricerca ha descritto le disattenzioni che possono capitare a genitori e a nonni che tolgono le pillole dai contenitori originali. Ecco gli errori più frequenti:
I ricercatori hanno analizzato circa 4.5o0 segnalazioni giunte dai 5 centri antiveleni di Arizona, Florida e Georgia durante il periodo da febbraio a settembre 2017 che avevano come oggetto bambini al di sotto dei 5 anni. I farmaci che di solito assumono i nonni riguardano il 30,7% dei casi di avvelenamento: la maggior parte dei medicinali sono prodotti da banco. Oltre la metà delle intossicazioni (51,5%) è causato dai farmaci che sono soggetti a prescrizione medica il cui accesso è reso disponibile dalla presenza del farmaco fuori dalla confezione originale.
Tra i 4.496 partecipanti, il 71,6% dei bambini esposti ai farmaci aveva meno di due anni. Nel 33,8% dei casi si trattava di farmaci da assumere sotto prescrizione medica, mentre nel 32,8% di prodotti da banco con imballaggi a prova di bambino.
I medicinali che hanno causato maggiori ricoveri sono quelli per problemi cardiaci e per il diabete: entrambi sono stati giudicati i più pericolosi. Non mancano però farmaci per disturbo da deficit di attenzione e iperattività, oppioidi (42,6%), anticonvulsivanti (41,1%), agenti ipoglicemizzanti (33,8%) e agenti cardiovascolari/antitrombotici (30,8%): nella maggior parte di questi casi i medicinali erano stati trasferiti in contenitori alternativi rispetto alla confezione.
Fonte| “Circumstances Involved in Unsupervised Solid Dose Medication Exposures among Young Children” pubblicato su Journal of Pediatrics a febbraio 2020