Bere il caffè a stomaco vuoto fa male?

Bere il caffè a stomaco vuoto è un’abitudine molto comune, soprattutto in Italia. Appena sveglio anche tu avrai voglia di una bevanda che aiuti il tuo cervello ad attivarsi. Il problema però è che può irritare le mucose che rivestono l’organo e, a lungo andare, aumentare il rischio di gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera.
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Giulia Dallagiovanna 10 Giugno 2020
* ultima modifica il 29/02/2024

Lo abbiamo fatto tutti almeno una volta e, anzi, c'è chi ce l'ha per abitudine. Bere il caffè al mattino a stomaco vuoto non è una buona idea e può rivelarsi anche molto dannoso per la tua salute. Se infatti la bevanda più consumata in Italia può apportare diversi benefici al tuo organismo, come quello di stimolare le funzioni cerebrali o di proteggere il fegato, questi si annullano se non viene accompagnata da alimenti solidi che riempiano lo stomaco. Proviamo a capire insieme cosa e come mai succede.

Bere il caffè a stomaco vuoto

Il nocciolo della questione è la caffeina, ovvero la ragione per cui appena apri gli occhi ti getti sulla tazzina di espresso nella speranza che questa ti aiuti a svegliarti sul serio. Ma questa sostanza stimola la produzione di acido cloridrico, che in realtà viene rilasciata dal tuo organismo anche quando mangi o semplicemente inizi a sentire l'odore di cibo. La sua funzione è proprio quella di elaborare e scomporre gli alimenti che raggiungono lo stomaco e favorire la digestione. Se però non c'è nulla da attaccare, la sua azione si rivolge contro le mucose che rivestono l'interno dell'organo.

Te ne potresti accorgere per una sensazione di nausea che spesso insorge quando bevi il caffè a stomaco vuoto. A lungo andare questo semplice fastidio potrebbe sfociare in problemi più seri come reflusso gastroesofageo, bruciore, gastrite e ulcera. A maggior ragione, se già soffri di questo tipo di disturbi non dovresti assumere caffè in generale.

Il caffè decaffeinato

A questo punto forse starai pensando che una buona soluzione potrebbe essere quella di bere il caffè decaffeinato, eppure anche questo può fare male se preso a stomaco vuoto. L'acido cloridrico infatti non viene prodotto solamente dalla caffeina, ma anche dalle sostanze aromatiche che contribuiscono a conferirgli il sapore tipico. Per questo motivo potrebbero presentarsi gli stessi problemi di cui ti ho parlato prima, soprattutto se soffri già di reflusso gastroesofageo.

Come accompagnarlo

Se vuoi evitare di correre questi rischi, ma non riesci a rinunciare a un buon caffè al mattino, la soluzione migliore è quella di accompagnarlo con una ricca colazione. Tra gli alimenti che potresti mangiare, quelli più consigliati sono lo yogurt e quelli ricchi di carboidrati come i cereali integrali o la frutta.

Il consiglio è di accompagnare il caffè con una ricca colazione a base di yogurt, cereali integrali e frutta

Meno consigliati sono invece il latte, che non agisce rispetto alla secrezione dell'acido cloridrico e si limita ad allungare i tempi di digestione. Non solo ma i tannini presenti nel caffè inibiscono l'assorbimento di calcio e delle proteine contenute. Anche le spremute e i succhi di frutta dovrebbero attendere, in quanto favoriscono la produzione di acido e dunque aumentano il problema invece che eliminarlo.

A differenza di quello che potresti pensare, il momento migliore per bere il tuo caffè non è appena apri gli occhi. Se vuoi infatti ottenere tutti i sui benefici e sfruttare appieno le sue proprietà, il consiglio è quello di consumarlo tra le 9:30 e le 11:30 del mattino. In questo modo il cortisolo, cioè l'ormone che il tuo corpo utilizza per svegliarsi, ha già avuto il suo primo picco e sia in fase di calo fisiologico: la caffeina potrà potenziarne e migliorarne l'azione.

Fonte| Focus

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