La bilirubina è una sostanza di scarto dell’emoglobina, contenuta nei globuli rossi esausti o danneggiati.
I globuli rossi hanno un ciclo di vita di circa 120 giorni, al termine di quali vengono degradati dalla milza. I residui del processo di degradazione sono trasportati al fegato per essere metabolizzati, ovvero eliminati.
In condizioni normali, tutta la bilirubina prodotta viene eliminata dall'organismo. A volte però può succedere che queste sostanze restino in circolo nel sangue, facendo aumentare i livelli di bilirubina nel sangue.
È opportuno tenere d'occhio questo valore perché le cause possono riguardare anche il fegato o essere legate alla presenza di anemia. Proviamo allora a capire meglio insieme a cosa corrisponde questo valore del sangue.
La bilirubina è una sostanza derivante dall'emoglobina, o meglio dalla distruzione naturale dei globuli rossi al termine del loro ciclo vitale. Più nello specifico è un prodotto di scarto della degradazione del gruppo EME, componente a sua volta dell'emoglobina.
Il suo colore giallo-rossastro è una conseguenza del catabolismo dei globuli rossi invecchiati o danneggiati.
Prodotta al livello della milza, la bilirubina si presenta in un primo momento in una forma insolubile (bilirubina indiretta o non coniugata). Poi, una volta raggiunto il fegato, viene processata dal quest'ultimo per farle acquistare solubilità in acqua (bilirubina diretta o coniugata) e renderla così eliminabile con le urine e con la bile.
Quando si parla di bilirubina spesso si fa riferimento al parametro della bilirubina totale, che deriva dalla somma della concentrazione nel sangue di bilirubina diretta e indiretta. Il metabolismo della bilirubina aumenta la sua concentrazione se trova una compromissione, rintracciabile con esami del sangue.
In generale, quando si evidenziano valori alti di bilirubina significa che nel sistema di produzione, trasporto ed escrezione qualcosa non funziona. Vediamo nel dettaglio le possibili cause, in adulti, in bambini e in neonati.
Un aumento della bilirubina diretta (iperbilirubinemia) può essere dovuto, nello specifico, a:
L’iperbilirubinemia totale o indiretta, invece, può essere associata a condizioni o patologie quali:
Bisogna specificare che nei neonati un aumento di bilirubina può essere temporaneo e risolversi da solo in pochi giorni o in in paio di settimane. Quando la bilirubina supera i 3 mg per decilitro nei neonati si manifesta l‘ittero.
Con questo termine si indica la colorazione giallastra della pelle, delle sclere e delle mucose causata proprio dall' aumento della bilirubina nel sangue. Si tratta di una condizione molto comune nei bambini appena nati: si stima colpisca più di un bambino su due e fino a 8 su 10 nel caso di parto prematuro.
In generale l’ittero non è infatti pericoloso per il bimbo, anche se si deve prestare attenzione perché livelli eccessivamente alti possono portare a danni cerebrali. Si manifesta durante i primi 3-5 giorni di vita per poi sparire definitivamente e in modo graduale. Di solito si consiglia di esporre il neonato a speciali lampade che lo aiutano nello smaltimento della sostanza in eccesso o al sole.
"Per il neonato è (nella maggior parte dei casi) – spiega l'Ospedale Bambino Gesù – una manifestazione fisiologica destinata a scomparire nel giro di pochi giorni e ha probabilmente una funzione positiva in quanto la bilirubina può funzionare come un efficiente anti-ossidante".
Quando sono molto elevati i valori sono da considerarsi un sintomo di patologie o malfunzionamenti del fegato. Invece valori bassi non devono destare preoccupazioni. In generale, valori alti (oltre le 3 mg/dl) possono provocare:
Avendo un colore giallo-arancio, un accumulo di bilirubina nel sangue può determinare un cambiamento nel colore delle sclere degli occhi e della pelle che prende il nome di ittero.
Si prescrive l'esame della bilirubina perché i risultati sono utile per conoscere lo stato di salute del fegato. In particolare, il medico può prescrivere questo tipo di analisi per accertare l’eventuale presenza di disturbi quali:
Ma quali sono i valori normali? L’esame della bilirubina ne misura la concentrazione nel sangue per valutare la funzionalità epatica o per diagnosticare l'anemia causata dal danno o degrado dei globuli rossi, chiamata anemia emolitica. I parametri di riferimento sono questi:
Se i valori di concentrazione sono particolarmente elevati (pari a 2.5 – 3 mg/dl), si è in presenza di ittero, cioè l'ingiallimento di pelle e sclera degli occhi. A seconda della zona colpita, l’ittero si distingue in:
È importante tenere sott'occhio i valori della bilirubina perché se sono alti (iperbilirubinemia) potresti soffrire di alcune patologie o di un malfunzionamento del fegato. Tuttavia, si deve però distinguere tra un aumento della bilirubina indiretta o libera e un aumento della bilirubina diretta o coniugata: per questo di solito viene prescritto l’esame frazionato della bilirubina.
Ricordiamo che un aumento della bilirubina diretta può essere dovuto a diverse condizioni, più o meno gravi, come i calcoli della colecisti o delle vie biliari, cirrosi o epatiti.
Mente l'aumento della bilirubina indiretta o di quella totale può dipendere anche da altre condizioni come l'anemia emolitica, falciforme e perniciosa o la sindrome di Gilbert.
Fonti| Ospedale Niguarda, Humanitas;Ospedale Bambino Gesù;Centro Medico Sant'Agostino
(Scritto da Valentina Danesi il 28 agosto 2020
Modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 9 giugno 2023)