Brachialgia: quando un’infiammazione ti “assopisce” il braccio

Hai male al braccio? Formicolii? Potresti avere la brachialgia, ossia lo schiacciamento o l’irritazione del nervo spinale del collo. Non è una patologia preoccupante e prima di arrivare all’approccio chirurgico le terapie alternative e farmacologiche sono varie. Ma non va sottovalutata. Vediamo i sintomi e i rischi di questo tipo di problema.
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Valentina Danesi 22 Febbraio 2021
* ultima modifica il 22/03/2021

È un nome un po’ strano dobbiamo ammetterlo: stiamo parlando della brachialgia. Si tratta di un dolore che puoi avvertire al braccio e che è provocato dallo schiacciamento di un nervo spinale che si trova nel tuo collo. Tu nei hai mai sofferto? Hai capito di quale patologia si tratta? Cerchiamo di mettere qualche punto fermo.

Cos’è

Hai mai sofferto di dolore al braccio? Una delle possibili cause è lo schiacciamento oppure una semplice irritazione del nervo spinale del collo. Qui possiamo fare una differenza in base a che età inizi a soffrirne. In sostanza, per i più giovani di solito è la conseguenza di un’ernia discale cervicale, mentre per chi ha qualche anno in più spesso è causato da un restringimento del canale foraminale e spinale, ossia quei “cunicoli” in cui ci sono le radici dei nervi spinali e il midollo spinale.

Le cause

Soffrire di brachialgia spesso viene associato anche ad altre patologie, eccotene qui alcune:

  • alterazioni degenerative delle articolazioni intravertebrali
  • artrosi cervicale
  • ernia al disco cervicale (causa più frequente di brachialgia tra i giovani)
  • malattie degenerative dei dischi cervicali
  • osteofiti, ossia escrescenze ossee degenerazione del disco, causata spesso dall'inesorabile processo d'invecchiamento
  • tumori della colonna vertebrale

Come ti abbiamo detto, non è difficile presentare allo stesso tempo anche due patologie di questo tipo. Inoltre,  spesso si manifesta in chi soffre di frequenti infezioni della colonna vertebrale, svolge lavori pesanti o pratica sport impegnativi come il sollevamento pesi e fuma.

I sintomi 

Ti abbiamo detto che te ne puoi accorgere dal dolore al braccio. In realtà il dolore può attivarsi anche nella zona scapolare e cervicale con conseguente perdita della forza muscolare. Potresti quindi sentirti meno in forza in quella parte del corpo e avere formicolii. Ma non solo, potresti anche notare un calo della sensibilità della cute del braccio nei pressi del nervo compromesso.

La diagnosi 

Se hai spesso dolore al braccio è bene che tu ti sottoponga a un ciclo di visite per capire se si tratta di brachialgia, ma soprattutto devi capirne la causa. Con l’aiuto dei medici, naturalmente. Ecco come puoi far luce sul problema con una serie di esami specifici:

  • anamnesi, osservazione e palpazione medica. In cosa consiste? Verrai osservato dal medico, perché il paziente che soffre di brachialgia tende ad inclinare la testa dal lato della lesione nervosa e a tenere il collo rigido
  • test di imaging del rachide cervicale come  radiografia ai raggi X per avere una visone generale di ossa e tessuti del collo  TC (Computerized Tomography): per controllare eventuale presenza di alterazioni della zona
  • TC + mielografia: se c’è lesione al rachide cervicale questo esame serve per valutarne la serietà, è fondamentale per esempio per capire in quale punto viene compresso il midollo spinale
  • MRI (Magnetic Resonance Imaging): test per capire se hai patologie ai tessuti molli
  • elettromiografia: mira a individuare se hai anomalie della radice nervosa ed escludere altre possibili cause neurologiche.

La cura 

Come per varie altre patologie è molto importante capire la causa esatta della malattia, in modo tale che il medico possa scegliere quella migliore per il tuo caso: se la terapia farmacologica o la chirurgia. I farmaci sono utili ma spesso placano il dolore solo temporaneamente.

Quando il dolore è davvero molto forte, il medico ti può suggerire l'iniezione di sostanze anestetiche direttamente nel nervo coinvolto nel disturbo. Il lato negativo di questa pratica è che il sollievo dura solo pochi giorni, infatti spesso si associano trattamenti dall’osteopatia all'agopuntura. Quando poi niente di tutto questo funziona in base alla causa del tuo problema ti verrà consigliato l’approccio chirurgico. Ecco alcuni interventi:

  • discectomia: se il problema dipende da un’ernia al disco cervicale. Il disco viene sostituito con un pezzetto di osso che normalmente ti viene estratto dal bacino;
  • foraminotomia: per alleviare la pressione sui nervi;
  • laminectomia con o senza fusione: asportazione della lamina di una o più vertebre coinvolte nella lesione. Essendo ora aperto il canale vertebrale si possono correggere eventuali patologie o malformazioni;
  • sostituzione del disco cervicale con una protesi.

Come scegliere il trattamento che più fa per te? Sarà lo specialista o il chirurgo a capire quale sarà la soluzione migliore per il tuo caso.

Fonte| Humanitas 

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