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Bradipnea: quali sono le cause e cosa fare in caso di rallentamento della respirazione

Si definisce bradipnea la frequenza respiratoria ridotta: potrebbe trattarsi di una normale condizione ma può anche essere dovuta a problemi medici sottostanti; esaminiamo insieme quali cause potrebbero indurre il rallentamento della respirazione e come trattarla.
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27 Febbraio 2022 * ultima modifica il 27/02/2022

Per valutare la possibile presenza di bradipnea si terrà conto del numero di atti respiratori prodotti dal paziente a completo riposo.

Significato

Il termine bradipnea deriva dal significato delle parole greche bradỳs, lento, e pnèa, respiro, e sta ad indicare una diminuzione della frequenza degli atti respiratori rispetto alla norma. La frequenza respiratoria in condizioni normali nell’adulto rientra tra i 12 e i 20 atti al minuto: si parla quindi di bradipnea quando ci si ritrova sotto i 12 atti; nei bambini la situazione è differente, in quanto la frequenza respiratoria è generalmente più elevata. In situazioni normali nei neonati la troviamo tra i 30 e i 60 atti, per poi diminuire tra il primo e i tre anni a 24-40 atti, e così diminuendo con la crescita.

La bradipnea può verificarsi anche durante il sonno, ma è diversa dalle apnee notturne: l’apnea indica un’interruzione temporanea della respirazione, mentre la bradipnea è un significativo rallentamento.

Un rallentamento della respirazione potrebbe causare un abbassamento del livello di ossigeno nel sangue, in quanto è con la respirazione che il sangue si ossigena, e questo potrebbe anche portare ad uno squilibrio che può causare svenimenti o problemi cardiaci e, nei casi più gravi di sistema respiratorio compromesso associato a bradipnea, anche danni agli organi e addirittura la morte.

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Cause

I motivi che possono causare bradipnea sono svariati, e tra questi possiamo elencare:

  • Utilizzo di droghe, soprattutto oppioidi, o eccesso di farmaci, come sedativi e anestetici;
  • Abuso di alcol;
  • Squilibri ormonali: soprattutto ipotiroidismo, dove la carenza di alcuni ormoni potrebbe rallentare alcuni processi corporei, inclusa la respirazione;
  • Esposizione a sostanze chimiche o tossine;
  • Lesioni alla testa;
  • Disturbi polmonari come asma grave, polmoniti, bronchiti, apnee notturne;
  • Problemi cardiaci;
  • Problemi al tronco encefalico come coaguli di sangue, tumori o lesioni;
  • Stati di ansia o stress prolungati;
  • Sindrome di Guillain-Barré o sclerosi laterale amiotrofica (SLA), ossia patologie che hanno un impatto su muscoli e nervi coinvolti nella respirazione.

Sintomi

Una respirazione più lenta della norma può causare livelli più bassi di ossigeno nel corpo, quindi tra i sintomi della bradipnea possiamo includere:

  • Vertigini;
  • Affaticamento;
  • Svenimenti;
  • Debolezza;
  • Mal di testa;
  • Dolori al petto;
  • Stati confusionali e problemi di memoria.

In base poi alla natura del problema sottostante che causa bradipnea potrebbero associarsi altri sintomi, come ad esempio:

  • Sonnolenza, stati euforici, problemi gastrointestinali in caso di assunzione di oppioidi;
  • Stanchezza e debolezza, secchezza delle pelle, in caso di ipotiroidismo;
  • Sintomatologia da avvelenamento da sostanze tossiche come mal di testa, vertigini, nausea, vomito, insufficienze respiratorie.
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Cura

Se ci si rende conto del rallentamento della respirazione la cosa migliore da fare è consultare un medico che, dopo un’attenta anamnesi e un controllo dei principali segni vitali, valuterà se sarà necessario procedere con ulteriori test diagnostici.

Il trattamento dipenderà ovviamente dalla causa scatenante la bradipnea:

  • Nelle condizioni di ipotiroidismo si andrà a trattare direttamente il problema con ormoni per ripristinare il corretto bilanciamento degli stessi;
  • Nei casi più complessi come problemi cardiaci innanzitutto si cercherà di capire quale patologia ne è la causa, e successivamente si tratterà di conseguenza;
  • In caso di utilizzo di droghe o alcol la prima cosa da fare è chiaramente interromperne la somministrazione e procedere con un programma di recupero;
  • In caso di intossicazione può essere utile una somministrazione di ossigeno e monitoraggio, e un trattamento specifico per la tipologia di avvelenamento;
  • In caso di trauma cranici l’intervento sarà di monitoraggio e in alcuni casi anche chirurgico;
  • Quando la bradipnea è associata ad ansia o stress alcune persone potrebbero trarre giovamento dalla pratica di meditazione o rilassamento.
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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