Frequenti colpi di tosse e affaticamento nella respirazione: potrebbero essere i primi segnali di una bronchite. Si tratta di un’infiammazione della mucosa che ricopre e difende i bronchi, quelle strutture a forma di albero che hanno il compito di incanalare l'aria verso i polmoni.
Un problema risolvibile, ma da non trascurare perché potrebbe aggravarsi o diventare cronica.
La bronchite è un processo infiammatorio che colpisce l'albero bronchiale e interessa la mucosa che riveste i bronchi, le strutture deputate al passaggio dell'aria ai polmoni.
Puoi distinguere due forme diverse di bronchite:
La prima è in genere causata da un’infezione di tipo virale o batterico, normalmente ha un decorso rapido e si risolve senza danni che durino nel tempo. È quella che probabilmente anche tu hai già affrontato. La forma acuta (e legata a un'infezione virale) parte dalle vie aeree superiori (naso, faringe o laringe) per poi raggiungere i bronchi. Parte quindi dall’alto e scende. I virus che la causano possono essere i più comuni, prova a pensare a quante volte hai avuto l’influenza o il raffreddore? Ecco, quei virus. Oppure da altre forme virali più complesse da curare come il virus respiratorio sinciziale o l'adenovirus.
La seconda tipologia, detta cronica, è invece il risultato di varie condizioni atmosferiche, il fumo, l’inquinamento, il freddo intenso o anche alcune condizioni di vita poco sane (in questo caso i bronchi degenerano progressivamente e la condizione non è reversibile e quindi migliorabile).
Fai attenzione a non confondere la bronchite con la polmonite. È vero: in entrambe le condizioni si parla di un’infiammazione acuta ma diversa è la sede: quando a colpirti è una bronchite, lo stato infiammatorio resta confinata nei bronchi mentre con la polmonite subentra un interessamento dei polmoni. La bronchite, inoltre, è una patologia tendenzialmente stagionale, legata a un’infezione virale e capace di risolversi in poche settimane settimane di terapia. Anche la polmonite può essere causata da virus, così come da batteri ma in genere è una malattia più rischiosa, per la quale servono cure specifiche.
Sono diversi gli agenti patogeni che possono provocare una bronchite. La forma acuta, che si ferma alle prime vie aeree (laringe e trachea e bronchi) è causata da un'infezione di alcuni virus come quelli comuni del raffreddore e dell'influenza.
La bronchite cronica, invece, deriva da una graduale degenerazione delle strutture bronchiali, Che cosa la provoca? Fumo e smog si tutti, senza considerare poi l'inalazione di sostanze tossiche.
Ma quando puoi accorgerti che stai sviluppando la bronchite? Ecco elencati alcuni sintomi che riconoscerai facilmente essere tipici della bronchite:
Tra acuta e cronica, quanto può durare la bronchite? Si può essere malati per una finestra temporale che può durare da qualche giorno ad alcune settimane. Fino a 90 giorni si parla ancora di bronchite acuta, si definisce cronica quando, invece, va oltre e si arriva ad avere una problematica da mesi o addirittura da anni.
Di norma, infatti, considera che la sintomatologia della bronchite può risolversi nell'arco di una decina di giorni mentre la tosse, che è il sintomo più caratteristico, può persistere anche per 2-3 settimane.
Se non dovessi curare nel modo corretto la bronchite (più avanti ti spiegherò come fare), potresti andare incontro a una serie di complicazioni, la più comune delle quali è la polmonite. Questa evoluzione si verifica nel momento in cui l’infezione a carico dei bronchi si aggrava espandendosi agli alveoli polmonari e generando del liquido che ostacola gli scambi gassosi. Gli anziani, i grandi fumatori e chi soffrisse già di malattie cardiache, renali, epatiche rappresentano le persone più suscettibili a questa complicanza.
Generalmente, una polmonite lieve in una persona senza particolari malattie di base può essere curata a casa con antibiotici mentre i casi più gravi, o le persone fragili, richiedono il ricovero in ospedale.
Per poter essere curata in maniera adeguata, la bronchite deve essere diagnosticata e per farlo ci sono tipologie di esami specifiche:
Sono esami prescritti da proprio medico curante e che vengono scelti in base alla gravità della situazione e a quale tipo di bronchite si sta facendo riferimento nella situazione specifica.
La cronicità o meno della bronchite è un forte discrimine per la sua cura. In sostanza è molto importante sapere da quale tipologia si è affetti. In tutti i casi è fortemente consigliato, se non obbligatorio, smettere di fumare. Se scopri di avere la bronchite acuta, nel caso di un'infezione virale comune, non serve molto altro che un periodo di riposo, una corretta idratazione e per quanto riguarda i farmaci sono consigliati antinfiammatori, antipiretici e mucolitici (sempre con il supporto del medico).
Se invece la bronchite avrà un’origine batterica e non virale si dovrà optare per una terapia antibiotica. Se ti fosse stata diagnosticata una forma cronica di bronchite il trattamento sarà più duraturo e specifico. Dovrai quindi assumere medicinali che favoriscano la broncodilatazione, a base di corticosteroidi, ossigenoterapia e una mirata terapia di riabilitazione polmonare.
Prevenire la bronchite è possibile e piuttosto facile (se non sei un fumatore incallito). La prima scelta da prendere sarà smettere di fumare. Sì, perché il fumo di tabacco, sigaretta e sigari irrita le mucose e rende più facile la formazione di infiammazioni. Anche cercare di vivere in ambienti dall’aria meno contaminata e più pulita ti può aiutare a evitare possibili fonti di infiammazioni perché “accedono” ai polmoni meno sostanze tossiche e inquinanti. Ma non solo. È molto importante che gli ambienti domestici e lavorativi siano ben umidificati.
Fonti| Humanitas, Ministero della Salute
(Articolo scritto da Valentina Danesi il 9 luglio 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 27 giugno 2023)