Bruciore di stomaco, con quali rimedi puoi spegnere uno dei disturbi più diffusi

È un disturbo molto fastidioso, di solito è passeggero e quindi non desta particolari preoccupazioni. La prima mossa per combattere il bruciore di stomaco è una corretta alimentazione, il ricorso ai farmaci è invece da prendere in considerazione solo se strettamente necessario e comunque sempre sotto la supervisione di un medico.
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Kevin Ben Alì Zinati 9 Agosto 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Il bruciore di stomaco, o più tecnicamente la pirosi gastrica, è un sintomo che si manifesta quando è in corso un'infiammazione della mucosa gastrica, ossia una gastrite. È una sensazione molto fastidiosa, in grado di rovinarti le giornate, ed è una condizione diffusissima che tutti, chi più chi meno, avranno provato almeno una volta nella vita.

Per questo saprai che può diventare anche invalidante, soprattutto se si presenta più volte e non viene adeguatamente trattata.

Ma perché vieni colpito dal bruciore di stomaco e che cosa puoi fare per alleviare il dolore? Scopriamolo insieme.

Cause del bruciore di stomaco

Il disturbo che viene più frequentemente associato al bruciore di stomaco è il reflusso gastroesofageo, una condizione che si verifica quando l'acido gastrico risale in maniera spontanea verso l'esofago, infiammandone le pareti. L'altra patologia spesso collegata al bruciore di stomaco è l'ulcera peptica, che è una vera e propria lesione alla mucosa dello stomaco. In generale, il bruciore di stomaco è riconducibile a una situazione di iperacidità di stomaco. Acidità di stomaco e bruciore di stomaco sono infatti praticamente sinonimi. I motivi per cui ciò accade possono essere diversi.

Alimentazione e stile di vita

Consumare in modo regolare e continuativo cibi grassi, molto speziati o difficili da digerire in abbondanza, fino all'eccesso può favorire l'insorgenza del bruciore di stomaco, così come consumare in maniera eccessiva bevande alcoliche o caffè.

Un corretto e sano stile di vita è determinante per salvaguardare la salute del tuo stomaco. Anche lunghi periodi di elevato stress sono infatti causa frequente di uno stato infiammatorio a carico della parete gastrica, così come un consumo prolungato di prodotti a base di tabacco.

Condizioni mediche

Ci sono delle volte in cui la sensazione di bruciore allo stomaco non si limita alle pareti dello esofago ma si espande allargandosi verso l'alto lungo tutto l'addome arrivando fino alla gola. In quel caso, dietro all'infiammazione potrebbe esserci una patologia, come per esempio il reflusso gastroesofageo: una condizione che provoca rigurgito acido e, appunto, bruciore nella parte posteriore dello sterno a causa della risalita dei succhi gastrici.

Oppure, la colpa potrebbe anche essere della cosiddetta ernia iatale, patologia che provoca il passaggio di una porzione dello stomaco attraverso un'apertura del diaframma.

Farmaci

L'uso continuo di farmaci antinfiammatori non steroidei (i Fans), così come l'abuso, può finire per compromettere il naturale sistema di protezione della mucosa gastrica, aumentando quindi le possibilità di provare una sensazione di bruciore in determinate circostanze.

Sintomi del bruciore di stomaco

Il dolore solitamente è localizzato appena sotto al torace, alla base dello sterno, ossia alla parte superiore dell'addome (appena sotto al torace), all'altezza della "bocca dello stomaco". La sensazione di bruciore si può estendere anche all'esofago, soprattutto nei casi di malattia da reflusso gastroesofageo.

Il rigurgito tipico di questo disturbo avviene di solito dopo un pasto abbondante ad alto contenuto di grassi e per questo è sconsigliato a chi soffre di reflusso di assumere una posizione sdraiata subito dopo mangiato. A proposito del bruciore di stomaco associato al reflusso gastroesofageo potresti sentire dal medico anche il termine pirosi retrosternale, da non confondere con il dolore retrosternale che caratterizza alcune malattie cardiache come l'angina pectoris o l'infarto del miocardio.

Il bruciore allo stomaco è comunque esso stesso un sintomo della gastrite, ma può comunque essere accompagnato da altri sintomi come:

  • nausea e vomito;
  • difficoltà a deglutire;
  • alitosi;
  • tosse secca persistente

Quando consultare il medico

Questi sintomi tendenzialmente svaniscono nel giro di poco tempo, soprattutto se trattati come ti spiegherò più avanti. Se però non dovessero regredire e fossero presenti anche dopo qualche giorno, allora sarebbe il caso di consultare il tuo medico. È importante individuare le cause del bruciore di stomaco anche perché,  come hai visto, potrebbero esserci diverse patologie connesse a questo disturbo.

Diagnosi del bruciore di stomaco

Far indagare il proprio bruciore di stomaco da un medico è importantissimo, anche per via dei sintomi che lo contraddistinguono. Che, come hai avuto modo di capire, non sono affatto specifici ma possono invece essere associati anche ad altre condizioni a carico dell'apparato digerente. In questo senso, però, la semplice visita di base potrebbe non bastare, ecco perché potresti eventualmente dover ricorrere a indagini diagnostiche come la radiografia delle prime vie digestive, la pHmetria e la manometria esofagea.

Trattamenti

Il bruciore di stomaco può preveder diverse modalità di trattamento.

Cambiare lo stile di vita

Se il tuo stomaco è già dolorante, la prima cosa da fare è non caricarlo ulteriormente di lavoro. Stai quindi alla larga dalle grandi abbuffate. L'alimentazione è molto importante nei casi di bruciore allo stomaco e se non si vuole aggravare la situazione bisogna evitare alcuni cibi e privilegiarne altri. Tra gli alimenti da tenere lontano troviamo tutto ciò che ha un alto contenuto di grassi e che quindi richiede un più lungo tempo di permanenza nello stomaco rallentando la digestione (carni e pesci grassi, formaggi erborinati come il gorgonzola, insaccati, conservati sottolio, fritti). Altri cibi da evitare sono:

  • Cibi molto ricchi di fibre, che possono risultare indigesti: zuppe di legumi, peperoni, melanzane, cetrioli eccetera
  • Cioccolato;
  • Pomodori e agrumi, cioè cibi acidi che possono peggiorare il bruciore di stomaco;
  • Cibi piccanti;
  • Caffè, bibite gassate e alcolici.

Semaforo verde invece per tutti quegli alimenti che sono leggeri e facili da digerire come riso bianco bollito, yogurt bianco, frutta e verdura (fatta eccezione per i cibi che abbiamo segnalato nell'elenco sopra), carni bianche e pesce magro.

Cerca anche di evitare di accumulare troppo stress e di tenere il tuo umore quanto più possibile in un buon equilibrio.

Farmaci da banco

Indipendentemente dall'efficacia dei rimedi "fai da te" che ti ho appena elencato, prima di prendere qualunque iniziativa è buona regola rivolgersi al proprio medico curante. I farmaci che contrastano l'eccessiva acidità di stomaco sono infatti da considerare come una soluzione di emergenza. I principali farmaci antiacidi sono il sodio bicarbonato e l'idrossido di alluminio combinato con idrossido di magnesio.

Per l'acidità di stomaco causata invece dall'abuso di farmaci FANS gastrolesivi oppure da disturbi come un'ulcera gastrica o il reflusso gastroesofageo, il medico potrebbe suggerirti una terapia a base di farmaci gastroprotettori, che comprendono una vasta gamma di principi attivi: i più importanti sono il pantoprazolo, il lansoprazolo e il sucralfato. Se il bruciore dovesse diventare cronico anziché sparire dopo poco tempo, non esitare a chiamare uno specialista. Solo in questo modo è possibile, attraverso esami specifici, individuare le cause del malessere e valutare la terapia più opportuna.

Come prevenire il bruciore di stomaco

Per evitare il bruciore di stomaco è importante soprattutto mantenere uno stile di vita sano e corretto, fatto anche di regole semplici e buon senso. Per esempio, serve cercare di ridurre il più possibile lo stress nervoso così come seguire una dieta idonea, evitando regimi alimentari fai-da-te e l'abuso di alcol e sigarette.

È utile poi non rimanere troppo tempo seduti dopo i pasti e, soprattutto, non assumere posizioni che potrebbero comprimere lo stomaco, come sdraiarsi sul divano subito dopo mangiato.

Fonte | Humanitas

(Articolo scritto da Federico Turrisi il 2 ottobre 2019
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 9 agosto 2023) 

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