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Calcinosi cutanea: gli effetti di un eccesso di calcio sulla pelle

L’eccesso di calcio può dare problemi anche a livello dermatologico. La calcinosi cutanea è un problema da non sottovalutare e i cui sintomi sono ben visibili. Vediamo insieme quali sono.
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Valentina Danesi 2 Marzo 2022
* ultima modifica il 14/03/2022

La calcinosi cutanea è un sintomo che indica spesso la presenza di sclerodermia. Di norma, quando si parla di calcinosi ci si riferisce a depositi anomali di sali di calcio, che in questo caso si ritrovano nei tessuti molli, tra cui proprio la pelle. Dall'esterno potresti notare delle formazioni simili a noduli che rimangono sottocute e spesso sono concentrati attorno alle articolazioni. Proviamo a capire meglio di cosa si tratta.

Cos’è

Con “calcinosi” intendiamo un disturbo in cui i sali di calcio si vanno a depositare nei tessuti molli: un esempio può essere proprio la cute, ma succede anche con tendini e muscoli. In sostanza si formano questi accumuli di sali nel sangue che possono essere localizzati o diffusi. Da cosa te ne puoi accorgere? Dalla formazione di una sorta di noduli che si vanno a formare sotto la pelle e, se li tocchi, sono molto duri, ma mobili.

I sottotipi

Esistono cinque sottotipi di calcinosi cutanea:

  • Calcificazione distrofica, che è la forma più comune e va a colpire le zone di pelle dove c’è un danneggiamento o un’infiammazione. Non coinvolge livelli anormali di calcio o fosforo nel corpo;
  • Calcificazione metastatica. Accade quando i livelli di calcio e fosforo sono anormalmente alti;
  • Calcificazione idiopatica
  • Calcificazione iatrogena. È il risultato di una procedura medica o una terapia.
  • Calcifilassi. È piuttosto grave e di solito colpisce chi ha problemi ai reni e, di solito, è in dialisi. Colpisce i vasi sanguigni della pelle o dello strato di grasso. I livelli di calcio e fosfato nel corpo sono anormali.

Le cause

Tra le possibili cause di calcinosi cutanea ci sono senza dubbio:

  • Insufficienza renale
  • Noduli 
  • Mieloma multiplo
  • Sclerodermia, ossia un ispessimento della pelle

Ma dobbiamo anche specificare  che molto dipende dall tipo di calcinosi che ti è stato diagnosticato.

I sintomi

I sintomi della calcinosi cutanea sono piuttosto evidenti. Ora ti spieghiamo a cosa devi prestare attenzione. I noduli che si formano possono appunto apparire duri e mobili, mentre le possibili lesioni sono di solito di colore biancastro o giallastro. Di norma, compaiono a gruppi e più raramente si presentano singolarmente. Le lesioni possono ammorbidirsi con il tempo e lasciar fuoriuscire un liquido denso e biancastro.

Un'altra manifestazione tipica è il dolore, che può variare anche in base alla posizione dove sono localizzati noduli e lesioni e alla loro quantità. Infine, nei casi più gravi, non è esclusa la possibilità di cancrena. Non te lo diciamo per farti andare nel panico, ma per ricordarti che si tratta di un problema da non trascurare e per il quale devi chiedere subito un consiglio al tuo medico.

La diagnosi

Una prima diagnosi di calcinosi cutanea avviene attraverso gli esami del sangue. Altre analisi invece si fanno per via radiologica, ad esempio i raggi X semplici. Per valutare poi meglio la gravità della situazione, si ricorre a una scintigrafi ossea e a una biopsia della lesione per un conferma definitiva.

La cura

La cura per la calcinosi cutanea viene prescritta in base alla causa. I farmaci che di solito vengono consigliati sono quelli che contengono corticosteroidi, probenecid, colchicina, etidronato sodico, difosfonati, diltiazem e antiacidi di magnesio e alluminio. Se però non si dimostrano un aiuto valido devi sapere che è possibile anche la rimozione tramite chirurgia che viene proposta nei seguenti casi:

  • Dolore molto intenso
  • Ulcere e infezioni frequenti
  • Funzionalità della parte che è compromessa.

Tuttavia questa scelta spesso viene ben ponderata perché non scongiura un ritorno del problema.

Fonte| StatPearls Publishing;

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