Calcoli alla cistifellea: “sassolini” fastidiosi, le cui cause sono ancora sconosciute

I calcoli sono “sassolini” che si formano nella cistifellea (chiamata anche colecisti), possono essere grandi come granelli di sabbia o palline da golf e possono causare un’infiammazione molto dolorosa. Si formano quando alcune componenti della bile si solidificano, ma la causa specifica che li provoca non è del tutto chiara. L’infiammazione può essere molto dolorosa, e nei casi più gravi può essere necessario rimuovere la cistifellea.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Angelica Giambelluca 10 Aprile 2020
* ultima modifica il 10/04/2020

I calcoli, che in latino (calculus) significano “pietruzze”, sono cristallizzazioni di sali minerali o acidi organici che si formano nella cistifellea (chiamata anche colecisti) un organo molto importante che si trova sotto il fegato sul lato destro dell'addome e che possono causare un’infiammazione molto dolorosa.

Che cosa sono?

I calcoli della cistifellea si formano per effetto della cristallizzazione della bile, il liquido prodotto dal fegato che ci aiuta a digerire gli alimenti grassi. Questo liquido è raccolto nella cistifellea in attesa di essere rilasciato nell’intestino quando è necessario alla digestione.

Ma perché si formano i calcoli? Perché alcune componenti della bile (colesterolo, sali biliari, bilirubina) quando si trovano in eccesso possono solidificarsi e possono causare la formazione di piccoli sassolini grandi come granelli di sabbia….o palline da golf! Questi “sassolini” possono ostruire i dotti biliari che portano la bile nell’intestino. Con i dotti ostruiti può insorgere l’infezione con sintomi come dolore e che nei casi più gravi richiedono la rimozione della cistifellea tramite interventi di colecistitectomia.

I sintomi

I sintomi dei calcoli alla cistifellea iniziano a insorgere quando i "sassolini" ostruiscono in modo significativo i dotti biliari, causando l’infiammazione della cistifellea.

Tra i segnali principali vi sono:

  • dolore improvviso e acuto nella parte destra dell'addome, senti come delle fitte che possono durare pochi minuti…o anche alcune ore
  • febbre e brividi
  • nausea e vomito
  • diarrea
  • dolore alla schiena
  • pelle e occhi giallastri (ittero)

Le cause

Le cause dei calcoli alla cistifellea non sono del tutto chiare. Una di queste potrebbe essere un livello eccessivo di colesterolo che la bile non è in grado di sciogliere e che per questo motivo si solidifica fino a formare i "sassolini". I calcoli di colesterolo hanno un colore giallognolo, i calcoli causati dalla sedimentazione della bilirubina, un liquido di scarto rilasciato dal fegato, hanno invece un colore scuro.

A parte questi aspetti, occorre prendere in considerazione determinati fattori che possono far aumentare il rischio di sviluppare i calcoli alla cistifellea. Tra questi vi sono:

  • Sesso femminile (colpiscono soprattutto le donne)
  • Una dieta ricca di grassi e povera di fibre
  • Sovrappeso e obesità
  • Perdita di peso eccessiva
  • Gravidanza
  • Diabete
  • Familiarità
  • Farmaci anti-colesterolo o terapie ormonali a base di estrogeni

La diagnosi

Per effettuare una corretta diagnosi di calcoli alla cistifellea il medico potrebbe chiederti di sottoporti a questi esami:

  • Ecografia addominale
  • TAC o tomografia computerizzata
  • Risonanza magnetica (RM)
  • Scansione dell’acido epatobiliare iminodiacetico (HIDA), un test utile per visualizzare come stanno funzionando i dotti biliari, la cistifellea e il fegato
  • Colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP), una procedura che utilizza l’endoscopia e la radiologia per studiare i dotti biliari e il pancreas e per trattare alcune delle loro malattie. È possibile procedere anche alla rimozione dei calcoli durante lo stesso esame diagnostico.

La cura

La cura dei calcoli alla cistifellea dipende dalla presenza di sintomi: finché non compare nessun segnale che può far sospettare la presenza di calcoli, non ci attiva nessun trattamento.

Quando invece si è in presenza di sintomi importanti, si può procedere in diversi modi:

  • Colecistectomia, intervento chirurgico per rimuovere la colecisti. È un intervento molto comune in cui si asporta la cistifellea, congiungendo chirurgicamente il fegato all’intestino tenue. In questo modo, la bile prodotta dal fegato passa direttamente nell’intestino (perché la cistifellea non c’è più).
  • Farmaci per sciogliere i calcoli: si tratta di una terapia molto lunga, con risultati spesso parziali o insoddisfacenti.

Tenendo conto dei fattori di rischio di cui abbiamo parlato prima, si può anche agire per prevenire i calcoli alla cistifellea seguendo queste semplici indicazioni:

  • Mantenere il peso forma, senza prendere o perdere peso eccessivamente
  • Adottare un'alimentazione povera di grassi e ricca di fibre
  • Praticare regolare attività fisica
  • Non digiunare e non saltare i pasti

La dieta

La dieta per i calcoli alla cistifellea può avere importanza nella prevenzione di questo disturbo, ma non nella cura. Per cui, se si rientra nei fattori di rischio di cui abbiamo parlato prima (come obesità, diabete, gravidanza, etc.) può essere utile seguire una regime alimentare che prediliga determinati nutrienti:

  • preferite i grassi monoinsaturi e polinsaturi (olio extra vergine di oliva, olio di pesce, frutta secca)
  • preferite le proteine vegetali (fagioli, lenticchie, crusca, farro, ceci, fave) a quelle animali (carni rosse e bianche, pesce, uova, lette, formaggi e letticini in generale) e comunque se possibile limitate l’apporto di queste ultime.
  • Aumentate l’apporto di fibre perché aiutano ad assorbire il colesterolo e la loro mancanza può predisporre all’insorgenza dei calcoli.

Fonte| Humanitas

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.