Calcoli delle vie biliari: come si formano questi sassolini che possono portare a complicanze serie

I calcoli biliari assomigliano a dei sassolini e si formano nel coledoco a causa di un’eccessiva concentrazione di colesterolo nella bile, una sostanza prodotta dal fegato per favorire la funzione digestiva e l’eliminazione dei prodotti di scarto. Ma quali sono i sintomi di questa patologia?
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
5 Maggio 2020 * ultima modifica il 28/09/2020

I calcoli biliari sono dei sassolini che si formano all’interno della colecisti (o coledoco) secondariamente alla sedimentazione della bile. Per meglio comprendere questo meccanismo bisogna fare un passo indietro e ricordare che la bile viene prodotta dal fegato e immagazzinata nella colecisti (piccolo organo che si trova sotto il fegato stesso) e ha funzione digestiva e di eliminazione di alcuni prodotti di scarto (bilirubina, colesterolo). Si formano a seguito di uno squilibrio della composizione della bile in cui vi sia un eccesso di colesterolo che tenderà a precipitare solidificandosi e andando a formare i calcoli.

I sintomi

Si stima che circa l’80% dei soggetti che ne soffre risulti essere asintomatico. I sintomi si verificano quando uno o più calcoli vadano ad occludere i dotti biliari creando un aumento di pressione della cistifellea e un’infiammazione della stessa. La manifestazione clinica più importante è rappresentata dalla colica biliare. I sintomi più frequenti sono:

  • Dolore intenso e improvviso (fitte) in ipocondrio destro: insorge più frequentemente dopo i pasti
  • Febbre
  • Nausea e vomito
  • Dispepsia
  • Colecistite
  • Ittero

Le cause

Come già detto, una maggiore concentrazione di colesterolo porta a cristallizzazione e solidificazione dello stesso e conseguente formazione dei calcoli. Vi sono numerosi fattori di rischio che predispongono alla formazione dei calcoli biliari:

  • Sesso femminile
  • Obesità
  • Digiuno prolungato (rapido dimagrimento)
  • Diabete
  • Familiarità
  • Dieta ricca di grassi e povera di fibre
  • Età avanzata

Le complicanze

La presenza di calcoli all’interno della cistifellea può portare all’insorgenza di colecistite acuta (infiammazione) che può complicarsi in un’infezione batterica secondaria. L’ostruzione dei dotti biliari invece può portare a colangite ascendente o pancreatite.

La diagnosi

Sebbene la clinica e gli esami di laboratorio possano comunque rappresentare un valido supporto ai fini diagnostici, il gold standard è rappresentato dalla diagnostica per immagini e più precisamente da:

  • Ecografia addominale
  • TC
  • Risonanza magnetica
  • Colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP)

La cura

La terapia può essere:

  • Farmacologica: ha come obiettivo lo scioglimento del calcolo (ac.ursodesossicolico)
  • Chirurgica: è risolutiva, semplice da eseguire e permette un ritorno alla normalità in brevissimo tempo. Viene effettuata in laparoscopia e viene rimossa la colecisti.

La dieta

La dieta è a scopo preventivo e deve favorire la riduzione delle condizioni dismetaboliche che possono portare all’insorgenza dei calcoli biliari. Va ridotto il consumo di alimenti ricchi di grassi e di zuccheri raffinati a vantaggio di quelli ricchi di acqua e fibre (ortaggi, frutta). A questo, come sempre, va associata un’attività fisica regolare e costante.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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