Calicanto invernale: come coltivare l’arbusto dai fiori profumatissimi che alleviano lo stress

Resistente e poco esigente, il calicanto è un arbusto originariamente cinese che fiorisce in inverno e non teme il freddo. Preferibilmente si coltiva in terra piena, ma in vaso puoi tenere alcuni rami in modo da profumare l’ambiente della casa.
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Sara Polotti 27 Dicembre 2023

Il calicanto è un arbusto con fioritura invernale appartenente alla famiglia delle Calycanthacee. Chiamato scientificamente Chimonanthus, è originario della Cina e fiorisce nella stagione invernale, riempiendosi di fiori profumatissimi che sfumano dall’interno color porpora al giallo più esterno.

Esistono, tuttavia, diverse varietà di calicanto, come il Chimonanthus praecox originario dell'Asia (e in particolare dei boschi del Sichuan, nel Sud-Ovest della Cina), che cresce fino a 3000 metri di altitudine; il Chimonanthus yunnanensis, che fiorisce in estate; o ancora la Chimonanthus campanulatus, che tra tutte le varietà di questo fiore è l’unica a non profumare.

Il calicanto invernale (praecox) ha quindi la caratteristica di avere un profumo molto intenso. Tuttavia, se i suoi fiori cadono perdono immediatamente l’aroma che li contraddistingue. A differenza dei fiori che si staccano molto facilmente dai rami, i boccioli di questo arbusto sono molto più resistenti.

Nel linguaggio dei fiori il calicanto simboleggia la protezione. Tale significato è dovuto a una leggenda che narra di come un pettirosso cercasse riparo in una gelida giornata invernale. Tutti gli alberi che l’uccellino incontrava sulla sua strada si rifiutavano di dargli riparo, e solo quando il debole pettirosso incontrò il calicanto, trovò riparo tra le sue ultime foglie ingiallite. La leggenda narra di come una pioggia di stelle brillanti e profumate cadde sull’alberello in segno di gratitudine e da quel momento il calicanto poté fiorire in tutto il suo splendore ogni inverno.

Come coltivare il calicanto

Il calicanto può essere coltivato sia in vaso sia in giardino, prosperando in entrambi i casi. Ma bisogna sottolineare che la seconda modalità è preferibile: la pianta, infatti, cresce molto in altezza – fino a raggiungere i 4 metri – e ha molti rami. In vaso non solo questa crescita potrebbe rappresentare una scomodità, ma non è nemmeno garantita la fioritura. Essendo infatti un arbusto invernale, in ambienti troppo caldi potrebbe non gettare fiori.

Detto ciò, ci sono alcune regole di coltivazione che è possibile seguire per dare al calicanto la possibilità di crescere robusto e profumato. Devi sapere che prospera in climi temperati e freschi. Preferisce terreni ben drenati e ricchi di sostanze organiche. L'esposizione ideale è in pieno sole o mezz'ombra, consentendo così alla pianta di sviluppare una fioritura abbondante.

Ma entriamo nello specifico. Prima di tutto, se hai scelto il giardino devi piantare il calicanto in una buca profonda almeno 20 centimetri in più rispetto alla zolla in cui è radicata la pianta, e farlo possibilmente in primavera o in autunno: dopo la piantumazione, innaffia la pianta regolarmente in modo da assestare il terreno.

Si tratta di un arbusto molto resistente e poco esigente, che non teme il freddo, ma che fa attendere parecchio la propria fioritura. Una volta fiorito però, puoi tenerne alcuni rami recisi in vaso: il profumo intenso che ne viene sprigionato è molto gradevole.

Come curare il calicanto

Per quanto riguarda la cura del calicanto, per mantenerlo sano e rigoglioso è essenziale soddisfare alcune delle sue esigenze specifiche.

L'innaffiatura dovrà essere regolare per tutta la stagione vegetativa, ovvero quella più calda. In inverno e in climi più rigidi, invece, basteranno poche innaffiature, da sospendere in caso di temperature sotto lo zero.

Concimare in autunno può essere un’ottima soluzione per potenziare la ramificazione della pianta: usa dello stallatico maturo su tutta la superficie del terreno intorno alla pianta, poi innaffia abbondantemente.

Se vuoi ottenere nuove piante dal tuo calicanto, la moltiplicazione avviene per propaggine o per talea, da far radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Le talee attecchiscono facilmente e, prima della messa a dimora, le nuove piantine devono essere tenute in vaso in un luogo ben riparato.

Dopo la fioritura può essere necessaria la potatura. Procurati una tronchesina affilata e fai dei tagli netti senza lasciare sfilacciature che potrebbero favorire la comparsa di malattie e parassiti. Per consentire una rapida guarigione dei tagli ai rami della pianta, occupati della potatura in giornate non particolarmente fredde e umide.

Il calicanto teme la presenza di afidi e cocciniglie che di norma attaccano le foglie e i germogli più giovani della pianta; non preoccuparti, in vendita si trovano antiparassitari che si possono semplicemente spruzzare sui germogli della pianta ogni volta che si presenta il problema.

Dove è favorito il ristagno di acqua, occorre fare attenzione a prevenire il marciume delle radici: per farlo occorre smuovere per almeno 20 centimetri di profondità il terreno in prossimità della pianta.

(Scritto da Gaia Cortese l'11 dicembre 2020;
modificato da Sara Polotti il 27 dicembre 2023)

Fonti| Università di Pavia