Quante volte ti hanno consigliato di mangiare una banana per soddisfare il fabbisogno di potassio? In realtà questo frutto non è l'alimento che ne contiene di più, ma quello che conta è che il potassio (simbolo chimico K) è uno dei sali minerali fondamentali per la salute del tuo organismo. Il potassio contribuisce infatti a bilanciare il contenuto di sodio – di cui la principale fonte è il sale da cucina – nel corpo, aiutandoti a mantenere la pressione arteriosa nella norma, a regolare la diuresi e il funzionamento dei muscoli, tra cui quello cardiaco. Per tenere sotto controllo i livelli di potassio ti basta seguire un'alimentazione sana ed equilibrata.
Gli scompensi sono rari per fortuna, ma devi stare attento soprattutto in estate: se cominciano a manifestarsi i sintomi della carenza di potassio, o ipokaliemia per usare la terminologia medica, devi subito correre ai ripari. L'ipokaliemia è una condizione grave che richiede l'intervento del medico.
Qualora volessi sapere se i tuoi valori di potassio sono sotto controllo, ti è sufficiente sottoporti a un prelievo di sangue. Una volta effettuato l'esame, sul referto che ti viene consegnato sono indicati i valori normali di potassio. Considera che anche l'iperkaliemia, cioè un eccesso di potassio nel sangue, è un problema.
Sia per la donna sia per l'uomo l'intervallo di riferimento di potassio nel sangue è 3,4 – 5,2 mmol/L (millimoli per litro).
Quando svolgi attività fisica in maniera prolungata, magari sotto il sole cocente, sudi molto e ti senti affaticato. Proprio una sudorazione eccessiva è una delle cause più comuni di carenza di potassio, dal momento che, in generale, una consistente perdita di liquidi corporei (sudore appunto, ma anche urina e feci) porta via con sé anche il potassio, facendone diminuire i livelli nel sangue.
Altre cause della carenza di potassio possono essere:
Una carenza di potassio può essere provocata perfino dall'abuso di liquirizia. La radice infatti contiene glicirrizina, una sostanza che fa abbassare i livelli di potassio nel sangue.
Se il calo di potassio nell'organismo è leggero, non devi preoccuparti. A parte un po' di senso di spossatezza, non ci sono sintomi particolarmente gravi. Diverso il discorso se la carenza di potassio è maggiore. Qui i sintomi possono essere:
Nei casi più gravi si arriva ad avere aritmie cardiache, quindi battiti irregolari del cuore, se non addirittura l'arresto cardiaco.
La prima cosa che devi fare in caso di carenza di potassio è addentare un frutto fresco, uno dei tanti che la stagione estiva ti offre: melone, pesca, albicocche, ciliegie. C'è l'imbarazzo della scelta e sono tutti delle valide fonti di potassio. Ebbene sì, tra gli alimenti che contengono una maggiore quantità di potassio ci sono anche le banane. Ma le vere campionesse sono le albicocche secche: pensa che in una porzione da 100 grammi ci sono circa 1100 milligrammi di potassio (ossia più della metà del fabbisogno giornaliero raccomandato per gli adulti, che è di 2000 milligrammi). Altri cibi ricchi di potassio sono i fagioli bianchi, l'uvetta essiccata, i pomodori, le patate e gli spinaci.
In alternativa puoi bere bevande idrosaline – quelle che usano molti sportivi, per intenderci – che aiutano a ripristinare i livelli di potassio e anche di magnesio e altri sali minerali. Il consiglio, comunque, rimane sempre quello di seguire una dieta sana ed equilibrata e di evitare possibilmente un consumo eccessivo di sale.
Fonte | Humanitas