Cervicalgia: sapevi che potrebbe essere la causa del tuo mal di testa?

L’infiammazione cervicale è un disturbo fastidioso che preferiresti evitare e quando arriva all’improvviso vorresti che passasse il prima possibile. Non disperare, però: ci sono dei rimedi, sia naturali che farmacologici, da impiegare per ridurre la durata dei sintomi.
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Sara Polotti 7 Agosto 2023
* ultima modifica il 20/08/2023

Soffrire di cervicale non è raro: si stima che sia una delle disturbi più diffusi al mondo e che le donne siano quelle maggiormente colpite. Anche a te sarà sicuramente capitato di svegliarti con un forte dolore al collo o di avvertire un fastidioso mal di testa. Questi sono solo due dei sintomi di un'infiammazione cervicale. La maggior parte delle volte è un problema passeggero e facilmente risolvibile, ma è bene che tu conosca quali siano le possibili complicazioni e tutti i rimedi che puoi mettere in pratica quando tale dolore ti coglie all'improvviso.

Si chiama cervicalgia, e di fatto si tratta di un'infiammazione dei muscoli del collo che può essere causata da posture errate, traumi o interventi chirurgici. Sai perché fa così male? Perché in quella zona ci sono numerosissimi vasi sanguigni e fondamentali terminazioni nervose.

Devi però sapere una cosa molto importante: in medicina non esiste una vera definizione di cervicalgia. Questo accade perché con ciò che comunemente chiamiamo "cervicale", si intende, appunto, un disturbo che riguarda il distretto del collo (che comprende le 7 vertebre cervicali della colonna, muscoli, tendini, nervi e articolazioni presenti in questa zona). Quanto si presenta, avverti un dolore posteriormente, in un'area che va dalla base del cranio fino alle spalle. Possono essere interessati tutti o solo uno tra muscoli, ossa e nervi.

A seconda della zona dolente potrai soffrire di cervicalgia, cioè un dolore simile al torcicollo (una contrattura muscolare che rende difficoltosi i movimenti); cervico-brachialgia, quando il dolore non è limitato al collo ma si espande alle spalle e alle braccia; oppure cervico-cefalea, quando il dolore si estende fino alla testa, provocando fitte dolorose e alterazione dei sensi.

Cause principali di cervicalgia

Le cause di una cervicale sono varie, ma quelle più comuni, che possono risolversi anche spontaneamente, dipendono da:

  • una postura scorretta mantenuta per molte ore. Ti sarà capitato di sederti davanti al PC o in macchina con il busto non allineato alla testa: se tale posizione viene presa come abitudine può generare un'infiammazione cervicale;
  • stress, nervosismo e ansia che portano, anche involontariamente, a una contrazione continua dei muscoli;
  • una vita troppo sedentaria: in questo caso i tuoi muscoli non sono allenati e, al primo movimento brusco fatto a freddo, cioè senza riscaldamento, si potrebbe creare una contrattura a livello del collo;
  • un riposo scorretto. In questo caso ti consiglio di utilizzare il cuscino adatto alla posizione che assumi durante il sonno; ad esempio se sei solito dormire a pancia in giù avrai bisogno di un guanciale basso che aiuta l'allineamento della colonna vertebrale. Uno troppo altro, al contrario, facilita l'insorgenza di dolori.

La cervicale si può presentare anche in seguito a traumi che possono avvenire:

  • facendo sport, in seguito a una caduta o per colpa di un movimento fatto male, che potrebbero portare alterazioni nella porzione cervicale della colonna;
  • in seguito a incidenti stradali. In questo caso l'infortunio più diffuso è il colpo di frusta. Il 40% di coloro che hanno subito lesioni al collo in queste circostanze lamenta dolori e disturbi nei successivi 10 anni.

I fattori di rischio

I fattori di rischio che possono renderti più incline a soffrire di cervicali sono diversi, e oltre allo stile di vita e agli incidenti devi fare attenzione ad alcune cose.

Se soffri di cervicale cronica, cioè che si ripropone ciclicamente, rivolgiti a un medico ortopedico. Infatti la cervicalgia potrebbe essere un effetto collaterale di una patologia maggiore come:

  • un'alterazione della normale forma a S della colonna vertebrale;
  • un'ernia al disco, cioè lo spostamento dalla corretta posizione di uno dei dischi intervertebrali che attutiscono gli urti tra le vertebre;una patologia degenerativa, come artrite o osteoporosi.

Non è una cattiva idea nemmeno quella di chiedere un parere a un dentista: la tua cervicale potrebbe essere causata da una malocclusione.

Come riconoscere i sintomi della cervicalgia e quando consultare un medico

Il dottore o la dottoressa che ti hanno in cura – a cui è bene rivolgersi immediatamente quando compare la cervicalgia, per escludere cause più importanti – saprà diagnosticare il tuo disturbo valutando i sintomi che lamenti. I più comuni sono:

  • rigidità: si manifesta a livello del collo, rende difficoltosi i tuoi movimenti e spesso determina un blocco nella zona superiore del corpo. In questi casi sei propenso ad assumere una posizione non naturale per contrastare il fastidio;
  • mal di testa forte e penetrante;
  • nausea e vomito;
  • alterazioni dei sensi, soprattutto vista e udito.

Alcuni sintomi possono poi indicare situazioni più gravi. Per esempio, la degenerazione dei dischi intervertebrali, l’artrosi delle vertebre e le ernie discali (che comprimono le radici nervose). In questo caso, il sintomo sarà il dolore particolarmente intenso e poco sopportabile.

Infine, in alcuni casi chi ti visita potrebbe risalire a cause infettive, vascolari, tumorali, neurologiche o reumatologiche. La cervicalgia, però, in questi casi è solitamente un sintomo secondario.

La diagnosi a questo punto si svolgerà in tre fasi:

  • anamnesi con la storia clinica del paziente
  • esame obiettivo
  • diagnosi strumentale, in cui il medico o la medica analizzerà tutti gli esami che hai già effettuato in precedenza (come RX, TAC, risonanza magnetica e elettromiografia)

Quali sono i rimedi più efficaci per la cervicalgia

La cervicale di solito si risolve da sola, anche senza prendere dei farmaci. Se ti accorgi che i fastidi persistono puoi ricorrere all'uso dei FANS (Farmaci Antiflogistici Non Steroidei), medicinali che hanno il fine di placare dolore e infiammazione. Nella maggior parte dei casi sono efficaci anche quelli che possono essere acquistati senza ricetta medica. Fai attenzione, però, quando intraprendi un'automedicazione: usa solo antidolorifici che conosci e che hai già usato, e se li prendi per più di qualche giorno utilizza un gastro-protettore.

Una via di somministrazione alternativa a quella orale è quella topica. In questo caso i farmaci utilizzati si applicano direttamente sulla pelle, cosicché arrivino più velocemente nella zona da trattare. Se preferisci questo tipo di prodotti puoi acquistare:

  • una crema, che deve essere stesa fino a completo assorbimento con un massaggio. In questo modo la medicina penetra più facilmente e sentirai subito un sollievo dal dolore;
  • i cerotti medicati, che rilasciano una quantità di principio attivo costante nel tempo e che di solito si sostituiscono ogni 12 ore.

Se nemmeno con questi medicinali il dolore passa devi necessariamente rivolgerti a un medico o a una medica che ti prescriverà farmaci più potenti.

Per avere miglioramenti duraturi nel tempo è inoltre molto importante lavorare sulla posizione del corpo e allenare i muscoli. Entrambe queste cose si possono fare svolgendo un costante esercizio.

I movimenti consigliati interessano soprattutto il collo ma possono coinvolgere anche spalle e braccia. Ricordati di fare ogni esercizio lentamente, ripeti per 5 o 6 volte, poi prenditi una pausa di qualche secondo e ricomincia. Non hai bisogno di molto tempo per stare meglio: ogni giorno, in una decina di minuti, riuscirai a finire il tuo allenamento e con i mesi vedrai dei notevoli miglioramenti.

Gli esercizi che ti consiglio sono:

  • circonduzioni o mezze circonduzioni da entrambi i lati (devi cioè girare il collo lentamente), scegliendo le seconde se avverti un forte giramento di testa quando pratichi l'esercizio. Tale movimento sblocca l'articolazione del collo;
  • flessioni laterali, ampie e lente (servono per allenare i fasci muscolari);
  • allungamenti, stirando la base del collo portando, alternativamente, il mento avanti e indietro.

Puoi inoltre provare dei rimedi naturali per la cura della cervicale: sono particolarmente efficaci soprattutto se questa è momentanea e se ha origine, ad esempio, da una contrattura muscolare o da una nottataccia in cui hai usato un cuscino troppo alto.

Il calore è sempre il più semplice ed efficace dei rimedi: scioglie i muscoli e rilassa l'area, portando a una riduzione immediata del dolore. Ecco perché applicando sul collo una borsa dell'acqua calda starai subito meglio. Se hai in casa un collare rigido, puoi usarlo per tenere la testa nella posizione corretta.

Un massaggio è infine quello che ci vuole per mobilizzare e scaldare la zona. Anche un auto-massaggio andrà bene. Il consiglio è di usare delle creme naturali a base di:

  • artiglio del diavolo, una radice con proprietà antinfiammatorie perfetta per questo tipo di dolori;
  • spirea, un fiore che ha dei principi attivi molto simili a quelli contenuti nell'aspirina, con effetto antidolorifico;
  • boswellia, una pianta d'origine indiana indicata per la cura delle alterazioni a carico delle ossa, che riesce a eliminare l'infiammazione e tutti i disturbi a essa associati.

Anche se naturali, ricordati sempre di comunicare i medicinali che utilizzi per terapia cronica, soprattutto se utilizzi anticoagulanti, antiaggreganti, ecc perchè possono interferire.

Quanto può durare il dolore da cervicalgia

Come sempre quando si tratta di questioni di salute, tutto è soggettivo, ma a seconda di quanto duri la cervicalgia la si può identificare come acuta, subacuta o cronica.

La cervicalgia acuta ha una durata breve e intensa e solitamente non supera le quattro settimane. Se soffri di cervicalgia subacuta, invece, potrebbe durare anche tre mesi.

Nel caso del dolore al collo che persiste oltre i tre mesi, si parla invece di condizione cronica.

Come prevenire la cervicalgia

La risposta alla domanda "la cervicalgia si può prevenire?" è sì, ma nel caso in cui le cause siano muscolari. Prima di tutto, infatti, il dolore al collo nella zona cervicale può essere impedito adottando sempre una postura corretta. Ciò significa tenere il collo ben dritto e in linea con il corpo, senza piegare la testa in avanti.

In questo senso, esistono alcuni supporti che possono essere utilizzati, soprattutto se si studia o lavora in modo sedentario: le sedie ergonomiche, ma anche le alzatine per lo schermo del computer, che è sempre meglio stia ad altezza sguardo per evitare di piegare troppo il collo.

Durante la notte è invece consigliato dormire a pancia in su, e non in posizione prona. Questa, infatti, costringe a tenere la testa girata di lato.

Fonti| NCBI, Humanitas

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