Soffrire di cervicale non è raro: si stima che sia una delle disturbi più diffusi al mondo e che le donne siano quelle maggiormente colpite. Anche a te sarà sicuramente capitato di svegliarti con un forte dolore al collo o di avvertire un fastidioso mal di testa. Questi sono solo due dei sintomi di un'infiammazione cervicale. La maggior parte delle volte è un problema passeggero e facilmente risolvibile, ma è bene che tu conosca quali siano le possibili complicazioni e tutti i rimedi che puoi mettere in pratica quando tale dolore ti coglie all'improvviso.
Si chiama cervicalgia, e di fatto si tratta di un'infiammazione dei muscoli del collo che può essere causata da posture errate, traumi o interventi chirurgici. Sai perché fa così male? Perché in quella zona ci sono numerosissimi vasi sanguigni e fondamentali terminazioni nervose.
Devi però sapere una cosa molto importante: in medicina non esiste una vera definizione di cervicalgia. Questo accade perché con ciò che comunemente chiamiamo "cervicale", si intende, appunto, un disturbo che riguarda il distretto del collo (che comprende le 7 vertebre cervicali della colonna, muscoli, tendini, nervi e articolazioni presenti in questa zona). Quanto si presenta, avverti un dolore posteriormente, in un'area che va dalla base del cranio fino alle spalle. Possono essere interessati tutti o solo uno tra muscoli, ossa e nervi.
A seconda della zona dolente potrai soffrire di cervicalgia, cioè un dolore simile al torcicollo (una contrattura muscolare che rende difficoltosi i movimenti); cervico-brachialgia, quando il dolore non è limitato al collo ma si espande alle spalle e alle braccia; oppure cervico-cefalea, quando il dolore si estende fino alla testa, provocando fitte dolorose e alterazione dei sensi.
Le cause di una cervicale sono varie, ma quelle più comuni, che possono risolversi anche spontaneamente, dipendono da:
La cervicale si può presentare anche in seguito a traumi che possono avvenire:
I fattori di rischio che possono renderti più incline a soffrire di cervicali sono diversi, e oltre allo stile di vita e agli incidenti devi fare attenzione ad alcune cose.
Se soffri di cervicale cronica, cioè che si ripropone ciclicamente, rivolgiti a un medico ortopedico. Infatti la cervicalgia potrebbe essere un effetto collaterale di una patologia maggiore come:
Non è una cattiva idea nemmeno quella di chiedere un parere a un dentista: la tua cervicale potrebbe essere causata da una malocclusione.
Il dottore o la dottoressa che ti hanno in cura – a cui è bene rivolgersi immediatamente quando compare la cervicalgia, per escludere cause più importanti – saprà diagnosticare il tuo disturbo valutando i sintomi che lamenti. I più comuni sono:
Alcuni sintomi possono poi indicare situazioni più gravi. Per esempio, la degenerazione dei dischi intervertebrali, l’artrosi delle vertebre e le ernie discali (che comprimono le radici nervose). In questo caso, il sintomo sarà il dolore particolarmente intenso e poco sopportabile.
Infine, in alcuni casi chi ti visita potrebbe risalire a cause infettive, vascolari, tumorali, neurologiche o reumatologiche. La cervicalgia, però, in questi casi è solitamente un sintomo secondario.
La diagnosi a questo punto si svolgerà in tre fasi:
La cervicale di solito si risolve da sola, anche senza prendere dei farmaci. Se ti accorgi che i fastidi persistono puoi ricorrere all'uso dei FANS (Farmaci Antiflogistici Non Steroidei), medicinali che hanno il fine di placare dolore e infiammazione. Nella maggior parte dei casi sono efficaci anche quelli che possono essere acquistati senza ricetta medica. Fai attenzione, però, quando intraprendi un'automedicazione: usa solo antidolorifici che conosci e che hai già usato, e se li prendi per più di qualche giorno utilizza un gastro-protettore.
Una via di somministrazione alternativa a quella orale è quella topica. In questo caso i farmaci utilizzati si applicano direttamente sulla pelle, cosicché arrivino più velocemente nella zona da trattare. Se preferisci questo tipo di prodotti puoi acquistare:
Se nemmeno con questi medicinali il dolore passa devi necessariamente rivolgerti a un medico o a una medica che ti prescriverà farmaci più potenti.
Per avere miglioramenti duraturi nel tempo è inoltre molto importante lavorare sulla posizione del corpo e allenare i muscoli. Entrambe queste cose si possono fare svolgendo un costante esercizio.
I movimenti consigliati interessano soprattutto il collo ma possono coinvolgere anche spalle e braccia. Ricordati di fare ogni esercizio lentamente, ripeti per 5 o 6 volte, poi prenditi una pausa di qualche secondo e ricomincia. Non hai bisogno di molto tempo per stare meglio: ogni giorno, in una decina di minuti, riuscirai a finire il tuo allenamento e con i mesi vedrai dei notevoli miglioramenti.
Gli esercizi che ti consiglio sono:
Puoi inoltre provare dei rimedi naturali per la cura della cervicale: sono particolarmente efficaci soprattutto se questa è momentanea e se ha origine, ad esempio, da una contrattura muscolare o da una nottataccia in cui hai usato un cuscino troppo alto.
Il calore è sempre il più semplice ed efficace dei rimedi: scioglie i muscoli e rilassa l'area, portando a una riduzione immediata del dolore. Ecco perché applicando sul collo una borsa dell'acqua calda starai subito meglio. Se hai in casa un collare rigido, puoi usarlo per tenere la testa nella posizione corretta.
Un massaggio è infine quello che ci vuole per mobilizzare e scaldare la zona. Anche un auto-massaggio andrà bene. Il consiglio è di usare delle creme naturali a base di:
Anche se naturali, ricordati sempre di comunicare i medicinali che utilizzi per terapia cronica, soprattutto se utilizzi anticoagulanti, antiaggreganti, ecc perchè possono interferire.
Come sempre quando si tratta di questioni di salute, tutto è soggettivo, ma a seconda di quanto duri la cervicalgia la si può identificare come acuta, subacuta o cronica.
La cervicalgia acuta ha una durata breve e intensa e solitamente non supera le quattro settimane. Se soffri di cervicalgia subacuta, invece, potrebbe durare anche tre mesi.
Nel caso del dolore al collo che persiste oltre i tre mesi, si parla invece di condizione cronica.
La risposta alla domanda "la cervicalgia si può prevenire?" è sì, ma nel caso in cui le cause siano muscolari. Prima di tutto, infatti, il dolore al collo nella zona cervicale può essere impedito adottando sempre una postura corretta. Ciò significa tenere il collo ben dritto e in linea con il corpo, senza piegare la testa in avanti.
In questo senso, esistono alcuni supporti che possono essere utilizzati, soprattutto se si studia o lavora in modo sedentario: le sedie ergonomiche, ma anche le alzatine per lo schermo del computer, che è sempre meglio stia ad altezza sguardo per evitare di piegare troppo il collo.
Durante la notte è invece consigliato dormire a pancia in su, e non in posizione prona. Questa, infatti, costringe a tenere la testa girata di lato.