Che cos’è l’iperglicemia e quali sono i sintomi

L’iperglicemia è comunemente un sintomo e una complicazione del diabete. Si verifica quando nel tuo sangue c’è troppo zucchero, perché il corpo non produce abbastanza insulina, un ormone che aiuta a gestire la glicemia introducendo il glucosio nelle cellule. Come si cura?
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Valentina Rorato 12 Gennaio 2024
* ultima modifica il 19/01/2024

L'iperglicemia, o glicemia alta, si verifica quando c'è troppo zucchero nel sangue e questa condizione si manifesta quando l’insulina (l'ormone che trasporta il glucosio nel sangue) è bassa o se il tuo corpo non può usarla correttamente. La condizione è spesso collegata al diabete. Il valore normale della glicemia a digiuno deve essere tra 70 e 100mg/dl.  Se la glicemia è invece > 126mg/dl in due diverse occasioni, ovvero a digiuno o in condizioni di tranquillità, allora è possibile formulare una diagnosi di diabete mellito. Se soffri di iperglicemia e questa condizione non viene curata per lunghi periodi di tempo, si possono danneggiare i nervi, i vasi sanguigni, i tessuti e gli organi e di conseguenza potresti avere un aumentato rischio di infarto e ictus, e il danno ai nervi può anche portare a danni agli occhi, danni ai reni e ferite non cicatrizzanti.

I sintomi dell'iperglicemia

Riconoscere i sintomi dell’iperglicemia, che di solito sono transitori, è importante soprattutto se soffri di diabete di tipo 1, perché può svilupparsi in chetoacidosi, dove i chetoni, che sono acidi tossici, si accumulano nel sangue. Questa condizione è una situazione di emergenza che può portare al coma o alla morte.

  • Alto tasso di zucchero nel sangue
  • Aumento della sete e/o della fame
  • Visione offuscata.
  • Minzione frequente (pipì)
  • Male alla testa.
  • Fatica (sentirsi deboli, stanchi)
  • Perdita di peso, che può manifestarsi sul lungo tempo
  • Infezioni vaginali e cutanee
  • Tagli e piaghe a lenta guarigione

Quali sono le cause

Le cause di iperglicemia sono numerose. Ecco le più frequenti:

  • Assumere una dosa non adeguatamente calibrata di insulina o farmaci per il diabete
  • Il tuo corpo non sta usando la tua insulina naturale in modo efficace (diabete di tipo 2).
  • La quantità di carboidrati che stai mangiando o bevendo non è bilanciata con la quantità di insulina che il tuo corpo è in grado di produrre o con la quantità di insulina che inietti.
  • Sei meno attivo del solito.
  • Hai avuto uno stress fisico (come un’influenza) o emotivo
  • Stai prendendo steroidi per un'altra condizione.
  • Hai un picco ormonale tra le 4 e le 5 del mattino
  • Malattie endocrine, come la sindrome di Cushing, che causano la resistenza all'insulina.
  • Malattie pancreatiche come pancreatite , cancro al pancreas e fibrosi cistica .
  • Assunzione di alcuni farmaci (come diuretici e steroidi).
  • Diabete gestazionale, che si verifica nel 4% delle gravidanze, ed è dovuto alla ridotta sensibilità all'insulina.

Diagnosi dell'iperglicemia

La diagnosi di iperglicemia è molto semplice e si può formulare con un semplice prelievo del sangue. Se la glicemia è alterata, si effettua un altro prelievo di controllo associato, qualora fosse il caso, a un prelievo per emoglobina glicata, dato biochimico che permette di capire se il dato di iperglicemia sia isolato o cronico. Il dato di emoglobina glicata permette inoltre di indirizzare verso un trattamento di adeguamento dello stile di vita o in alternativa una valutazione specialistica per associare un trattamento farmacologico.

Trattamento e dieta

La cura dell’iperglicemia dipende molto dalla causa. Le persone con diabete sia di tipo 1 che di tipo 2 possono gestirla mangiando sano, facendo sport e gestendo lo stress. Inoltre, nel tipo 1 sarà importante anche la somministrazione dell'insulina, mentre nel tipo 2 potrebbe essere necessaria l’assunzione di farmaci orali, oltre all’insulina.

La dieta gioca un ruolo molto importante. Sarebbe bene seguire un’alimentazione a basso indice glicemico, limitando al massimo tutti gli zuccheri semplici (farine raffinate, dolci, prodotti da forno, pane bianco e pasta bianca), consumando invece verdura, frutta e legumi, ricchi di fibre, e prediligendo sempre i carboidrati integrali. Le fibre, infatti, abbassano i livelli di glicemia, contrastando proprio il picco glicemico.

Quando preoccuparsi

Se la glicemia supera > 126mg/dl a digiuno è bene preoccuparsi e rivolgersi al diabetologo. L'iperglicemia non controllata può causare crisi iperglicemiche e portare alla chetoacidosi, ovvero alla presenza di acetone nell'urina, e la mancanza o la scarsità di insulina non consente al corpo di utilizzare gli zuccheri introdotti con l’alimentazione per cui l’organismo è costretto a produrre energia utilizzando il metabolismo dei grassi, il che comporta la produzione dei corpi chetonici. L’accumulo dei corpi chetonici può portare a conseguenze pericolose fino al coma.

Fonte | Humanitas

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