Che cos’è il disturbo da alimentazione incontrollata e come riconoscerlo

Non riuscire a controllarsi davanti al cibo e mangiare come se non ci fosse una fine. Questo atteggiamento, molto pericoloso per la salute, si chiama binge eating ed è classificato tra i disturbi alimentari. Come insorge, quali sono i sintomi e soprattutto come si cura? Il primo passo è riconoscere di avere un problema.
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Valentina Rorato 17 Febbraio 2021
* ultima modifica il 18/03/2021

Il disturbo da alimentazione incontrollata, noto anche come binge eating, è un problema alimentare molto serio. Chi ne soffre mangia in modo compulsivo e, nonostante ne sia consapevole, non riesce a fermarsi. Ma quali sono le cause e come si può curare?

Disturbo da alimentazione incontrollata

Che cos’è

Tra i disturbi alimentari più gravi c’è il disturbo da alimentazione incontrollata, caratterizzato dal consumo di grandi quantità di cibo e dall’incapacità di smettere di mangiare. A tutti può capitare di mangiare troppo, ma quando si soffre di questo disordine si è davvero senza controllo. Quella che non viene a mancare è la consapevolezza di stare esagerando e ciò provoca un grande imbarazzo. Molte persone giurano di non cadere più in errore, ma non è una promessa che sono in grado di mantenere, perché l’impulso è così forte da risultare quasi ingestibile. Per fortuna, esistono delle terapie e sono efficaci.

I sintomi

I sintomi del disturbo da alimentazione incontrollata sono caratterizzati da:

  • Mancanza di controllo quando hai davanti del cibo
  • Essere consapevoli di non riuscire a controllarti quando mangi
  • Mangiare anche quando sei pieno o non hai fame
  • Mangiare rapidamente durante gli episodi di abbuffata
  • Mangia finché non sei sazio a disagio
  • Mangia spesso da solo o in segreto
  • Sentirsi depresso, disgustato, vergognoso, in colpa o arrabbiato per il proprio cibo
  • Frequentemente a dieta, possibilmente senza perdita di peso

La maggior parte delle persone con il disturbo da alimentazione incontrollata è in sovrappeso o obesa, ma potrebbe anche avere un peso normale. A differenza di una persona con bulimia, dopo un'abbuffata, non compensi regolarmente le calorie in eccesso assunte vomitando, usando lassativi o facendo esercizio fisico in modo esagerato.

Le cause

Le cause del binge eating sono sconosciute. Ma la genetica, i fattori biologici, la dieta a lungo termine e i problemi psicologici aumentano il rischio. Questo disturbo è più comune nelle donne che negli uomini. Sebbene ne possano soffrire persone di tutte le età, spesso inizia nella tarda adolescenza o intorno ai 20 anni.

La diagnosi

Per diagnosticare il disturbo da alimentazione incontrollata, il medico può raccomandare una valutazione psicologica, inclusa la discussione delle tue abitudini alimentari. Potrebbe quindi chiederti una serie di esami, per verificare se soffri di problemi cardiaci, ipertensione, colesterolo alto, diabete o alcuni disturbi respiratori legati al sonno. Questi test possono includere:

  1. Un esame fisico
  2. Analisi del sangue e delle urine
  3. Una consultazione del centro per i disturbi del sonno
  4. Analisi delle urine

La cura

La cura del disturbo da alimentazione incontrollata si basa sulla riduzione della abbuffate. Il trattamento quindi potrebbe includere la psicoterapia individuale o di gruppo, la terapia cognitivo comportamentale, che può aiutarti ad affrontare meglio i problemi che possono innescare episodi di abbuffate, come sentimenti negativi sul tuo corpo o uno stato d'animo depresso. Potrebbe esserti consigliata anche la terapia comportamentale dialettica. Questa forma di terapia può aiutarti ad apprendere abilità comportamentali per gestire meglio lo stress, regolare le tue emozioni e migliorare le tue relazioni con gli altri, il che può ridurre il desiderio di abbuffate. Ovviamente, esistono anche dei farmaci e antidepressivi di sostegno in questo percorso. Molte persone con disturbo da alimentazione incontrollata hanno una storia di tentativi falliti di perdere peso da sole, quindi potresti essere affiancato da un dietologo per studiare un adeguato programma di dimagrimento, sempre che sia necessario.

Fonte | Auxologico

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