
La contrattura muscolare è una contrazione involontaria di uno o più muscoli, che invece di rilassarsi rimangono tesi, causando dolore. È una lesione poco grave e che si risolve velocemente con un po’ di riposo, ma è anche un campanello di allarme di uno stile di vita non appropriato o di una pratica sportiva eccessiva.
La contrattura muscolare è considerato un atto di difesa del corpo, perché è un dolore improvviso e duraturo, che si scatena quando il muscolo lavora con un carico eccessivo. Il dolore serve a proteggere un’articolazione, probabilmente infiammata, limitandone il movimento ma anche i danni. È una lesione muscolare lieve, che una volta guarita non dovrebbe lasciare conseguenze ed è meno grave di uno strappo o di uno stiramento. Quali sono i muscoli coinvolti?
I sintomi della contrattura muscolare sono legati quasi sempre a un dolore improvviso, abbastanza tollerabile, ma che sicuramente porta a un disagio o a una limitazione del movimento. Viene anche chiamata a nervo accavallato, o in termini più tecnici come il trigger Point.
Le cause della contrattura è la contrazione involontaria di uno o più muscoli, possono essere diverse, tra cui:
La diagnosi di contrattura muscolare è abbastanza semplice. Il medico potrebbe però voler escludere la presenza di uno strappo muscolare, facendo richiesta di un’ecografia. Se rimangono dei dubbi, è opportuno eseguire una risonanza magnetica.
La contrattura non prevede una terapia specifica, di solito è sufficiente stare a riposo per una settimana per notare una risoluzione completa del problema. Se però continua a riprensentarsi, è necessario fare una riflessione sul proprio stile di vita: per esempio, in caso di sedenterietà sarebbe opportuno ritagliarsi un po’ tempo per muoversi, forse gli allenamenti sono troppo impegnativi o troppo ravvicinati, oppure non si svolge un adeguato riscaldamento.
In caso di dolore, inoltre, si consiglia di applicare del ghiaccio o delle creme fitoterapiche od omeopatiche, come l’arnica o l’ artiglio del diavolo. Inoltre, possono essere di grande sollievo i massaggi decontratturanti o le tens, le teca o la laserterapia. In questo caso, è bene rivolgersi a un fisioterapista che valuterà quale sia l’opzione migliore. Ovviamente se il dolore è intenso, il medico potrebbe prescrivere farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS) ad uso topico, formulati in gel o crema, o per uso sistemico, o miorilassanti.
Fonte | Santagostino