Laparoscopia: cos’è e quando viene utilizzata

La laparoscopia è una procedura chirurgica, considerata mini-invasiva, che si effettua attraverso un tubo sottile e flessibile con una luce e una piccola videocamera all’estremità. Il tubo viene inserito in un piccolo taglio praticato attraverso la parete addominale vicino all’ombelico (ombelico). A che cosa serve e a chi è indicata?
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Maria Teresa Gasbarrone 15 Giugno 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

La chirurgia laparoscopica è una tecnica chirurgica minimamente invasiva utilizzata nelle aree addominale e pelvica. È conosciuta anche come chirurgia del buco della serratura, proprio perché si basa sull'inserimento di un tubo attraverso una piccola incisione praticata sull'addome. Ma a che cosa serve e quali sono gli eventuali rischi?

Che cos’è la laparoscopia

La laparoscopia è una tecnica chirurgica mininvasiva utilizzata per ispezionare e operare sugli organi all'interno dell'area addominale (pancia) e pelvica. La laparoscopia, eseguita in anestesia generale, utilizza un sottile tubo illuminato dotato di videocamera e chiamato laparoscopio. Viene inserito in un piccolo taglio o incisione nella pancia. Le immagini della videocamera possono essere visualizzate sullo schermo di un computer.

Quando si esegue la laparoscopia

La laparoscopia può essere impiegata sia a scopo diagnostico che terapeutico. Per quanto riguardo la diagnosi, è la tecnica a cui si ricorre per osservare gli organi interni o prelevando un campione di tessuto ( biopsia ), ma può anche essere usata per trattare un problema chirurgicamente allo stesso tempo (come l’appendicectomia o la colecistectomia). Viene eseguita in anestesia generale, di solito da un chirurgo o da un ginecologo, ed è considerata l'alternativa meno invasiva alla laparotomia. Di solito viene fatto a scopo diagnostico, per cercare problemi che i test di imaging non sono stati in grado di identificare.

Interventi che si svolgono in laparoscopia

Come anticipato, la laparoscopia è una tecnica che fa parte di quella che viene definita chirurgia esplorativa, ma ci sono anche tanti interventi che si eseguono con il laparoscopio. Tra questi, puoi trovare:

  • Rimozione di cisti, fibromi, calcoli e polipi.
  • Rimozioni di piccoli tumori.
  • Legatura e reversione delle tube.
  • Rimozione gravidanza extrauterina.
  • Chirurgia dell'endometriosi.
  • Chirurgia di ricostruzione uretrale e vaginale.
  • Orchiopessia (chirurgia di correzione del testicolo).
  • Rettopessi (riparazione del prolasso rettale).
  • Chirurgia di riparazione dell'ernia .
  • Chirurgia esofagea antireflusso (fondoplicatio).
  • Chirurgia di bypass gastrico.
  • Colecistectomia (rimozione della cistifellea) per calcoli biliari.
  • Appendicectomia (rimozione dell'appendice).
  • Colectomia (chirurgia di resezione intestinale).
  • Resezione addominoperineale (rimozione del retto).
  • Cistectomia (rimozione della vescica).
  • Prostatectomia (rimozione della prostata).
  • Surrenalectomia (rimozione della ghiandola surrenale).
  • Nefrectomia (rimozione renale).
  • Splenectomia (asportazione della milza).
  • Nefroureterectomia radicale (per cancro a cellule transizionali).
  • Procedura di Whipple (pancreaticoduodenectomia) per il cancro del pancreas.
  • Gastrectomia (rimozione dello stomaco).
  • Resezione epatica.

Una laparoscopia viene spesso eseguita quando i risultati di un esame fisico, di una radiografia o di una TAC non sono chiari, quindi può servire

  • valutare periodi dolorosi o pesanti
  • valutare l'infertilità femminile
  • trattare la gravidanza extrauterina
  • fare una biopsia (un piccolo campione di tessuto) per il test
  • cercare le cause del dolore addominale o pelvico

Procedura

Durante la laparoscopia viene praticato un piccolo taglio nell'addome, vicino all'ombelico nella maggior parte dei casi. Da qui viene inserito prima un tubo sottile attraverso cui insufflare dell’anidride carbonica per distendere la cavità addominale, poi il laparoscopio, dotato di luce e telecamera. Se necessario, è possibile eseguire uno o più piccoli tagli per altri piccoli strumenti.

L’intervento è eseguito in anestesia generale.  Quando ti svegli dalla procedura, potresti sentire un po' di dolore intorno ai tagli. Potresti anche avere un po' di dolore alla spalla, causato dalla pressione del gas nell'addome. Dopo alcune ore di recupero, è probabile che tu venga mandato a casa con le istruzioni per la cura, inclusi eventuali medicazioni.  La degenza dura mediamente 24 ore, mentre l'intervento dura dai 30 ai 60 minuti.

Come ci si prepara alla laparoscopia

A parte casi eccezionali, come persone con problemi di coagulazione del sangue o affetti da alcune malattie infettive, la laparoscopia è una tecnica molto diffusa.

Prima di sottoporsi alla laparoscopia, al paziente può essere richiesto di seguire una dieta priva di scorie per alcuni giorni prima dell’intervento. Non bisogna mangiare o bere nulla nelle otto ore precedenti la laparoscopia e a volte, poche ore prima dell'operazione, può essere somministrato un clistere di pulizia.

In alcuni casi potrebbe essere sospesa la somministrazione di farmaci normalmente assunti dal paziente, quali per esempio farmaci antiaggreganti, anticoagulanti e antinfiammatori.

Fase post-operatoria della laparoscopia

Una volta conclusa la laparoscopia, il paziente viene riportato in reparto o nella sala di risveglio, dove saranno monitorati i parametri vitali, ovvero pressione del sangue, frequenza cardiaca e respirazione.

Per gli interventi in laparoscopia la prassi richiede una degenza in ospedale della durata di 24 ore, anche se in alcune occasioni la complessità dell'intervento può richiedere tempi più lunghi. Solo raramente l'intervento in laparoscopia viene convertito in operazione a cielo aperto con ricovero e degenza tradizionali.

Una volta fuori dall'ospedale, il paziente deve comunque seguire alcune norme per la sua sicurezza. Per quanto mininvasiva, la laparoscopia resta un intervento chirurgico. In quanto tale, mi caso di intervento in laparoscopia, bisogna aspettare il tempo necessario affinché la cicatrice guarisca prima di riprendere tutte le proprie abitudini.

In questa fase di guarigione è quindi consigliato usare qualche cautela, per esempio evitare di chinarsi o di sollevare pesi e, per molti tipi di lavoro, attendere la completa cicatrizzazione della ferita prima di riprendere l'attività. La ferita, inoltre, va sempre tenuta asciutta e pulita seguendo le indicazioni ricevute dal medico.

A parte casi eccezionale, la laparoscopia è una procedura sicura (oltre 13 milioni di procedure laparoscopiche vengono eseguite a livello globale ogni anno), ma possono esserci eventuali rischi. Quali sono?

Possibili complicazioni possono includere sanguinamento dall'incisione, lesioni agli organi dell'addome, coaguli di sangue o anidride carbonica che entra in luoghi diversi dall'addome.

Avvisa immediatamente l'ospedale o il medico in caso di:

  • dolore che peggiora o non migliora
  • crescente dolore alle spalle
  • dolore o altri problemi durante la minzione
  • sanguinamento che sta aumentando o non si sta stabilizzando
  • febbre
  • qualsiasi altro sintomo di cui sei preoccupato

Fonte | Airc

(Scritto da Valentina Rorato il 26 agosto 2022,
modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 15 giugno 2023)

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