L’influenza suina è un’infezione stagionale respiratoria che si manifesta a causa del virus A/H1N1, un sottotipo di virus di influenza umana che contiene geni di virus aviari, suini e umani in una combinazione che non era mai stata osservata prima del 2009, in nessuna area del mondo. Ma come si diffonde e quali i sintomi?
L’influenza suina è un’infezione virale che colpisce le vie respiratorie dei maiali, causata dal ceppo H1N1 del virus dell'influenza A (virus A/ H1N1). È uno dei più contagiosi, ma ha un tasso di mortalità tra i suini basso. È stato isolato per la prima volta nel 2009, quando si è verificata un’epidemia, che ha ovviamente colpito l’uomo, dovuta a un nuovo ceppo talmente contagioso da provocare una vera e propria pandemia. Tale ceppo era un virus influenzale H1N1, che presentava una combinazione di geni dei virus dell’influenza suina, aviaria e umana. Dato che le prime segnalazioni erano incentrate sulla componente suina, pubblicamente è stata citata come “influenza suina”, sebbene non fosse stata acquisita direttamente dai maiali. La pandemia è stata dichiara finita dall’OMS nell’agosto del 2010, ma il virus non si può considerare sparito o debellato. Semplicemente, il vaccino antinfluenzale, offerto alla popolazione all’inizio di ogni stagione invernale, può proteggere anche dalle complicanze più gravi dell'influenza H1N1 (l'influenza suina, appunto) e le persone hanno sviluppato una buona immunità.
L’influenza suina è pericolosa? È un virus aggressivo e può avere conseguenze fatali nei giovani adulti, nei cinquantenni ma anche nelle persone anziane. Quando colpisce l’uomo è diverso da quando si manifesta nei maiali. Questi ceppi si trasmettono molto raramente agli esseri umani e quando ciò accade, si diffondono molto raramente da persona a persona. Tuttavia, una variante di un ceppo di virus dell’influenza suina, H3N2v, ha infettato bambini e adulti in diversi stati degli Stati Uniti. Le persone contagiate erano state in contatto con suini domestici apparentemente in buona salute ma infetti, si crede probabilmente alle fiere agricole.
Il virus dell’influenza suina che circola oggi è diverso da quello che circolava nel 2009. Si tratta infatti dall’ A/H1N1pdm09 ed è uno dei tipici virus influenzali stagionali. Se hai avuto l'influenza negli ultimi anni, è possibile che sia stata causata proprio da questo ceppo. Ed è anche molto meno preoccupante, di quanto non fosse nel periodo 2009-2010.
I sintomi dell’influenza suina sono gli stessi degli altri tipi di influenza comune. Di solito sono lievi e passano entro 1 o 2 settimane, ma come per tutte le infezioni stagionali, alcune persone sono più a rischio di malattie gravi, in particolare quelle con problemi di salute sottostanti. Potresti quindi avvertire:
I sintomi si sviluppano da uno a tre giorni dopo l'esposizione al virus. Non è necessario consultare un medico se sei generalmente in buona salute e la malattia ti colpisce in modo lieve. Chiama il tuo medico, tuttavia, se hai sintomi influenzali e sei incinta o hai una malattia cronica, come asma, enfisema, diabete o problemi cardiaci, perché hai un rischio maggiore di complicanze.
La causa dell’influenza suina, come anticipato, è un virus del ceppo H1N1 che infetta le cellule che rivestono naso, gola e polmoni. Il virus entra con il tuo corpo quando inspiri goccioline contaminate o tocchi superfici infette. Non puoi prenderlo mangiando carne di maiale.
Per effettuare una diagnosi, il medico eseguirà un esame fisico e analizzerà i sintomi. Difficilmente, ti verrà fatto fare un test che riveli quale ceppo influenzale ti abbia colpito, anche perché in assenza di patologie sottostanti gravi, la terapia dell’influenza è sempre la stessa. Potrebbe però esserti richiesto un esame del sangue con emocromo e PCR. E un tampone per il Covid-19, per escludere questo genere di infezione, che oggi ha manifestazioni sempre più simili.
La maggior parte delle persone con influenza, inclusa l'influenza H1N1, non devono seguire una cura particolare. Semplicemente si consiglia di assumere paracetamolo in caso di febbre o antidolorifici per il mal di testa. Se hai una malattia respiratoria cronica, il medico può prescrivere ulteriori farmaci per alleviare i sintomi, sicuramente non sono necessari gli antibiotici.
Si consiglia, inoltre, di bere molti liquidi (acqua, succhi e zuppe calde), per prevenire la disidratazione e riposare. Dormire di più per aiuta il tuo sistema immunitario a combattere le infezioni.
Attualmente non esiste un vaccino specifico contro il virus influenzale di tipo A/H1N1. Il vaccino antinfluenzale trivalente, però, aiuta anche a prevenire questa infezione. La composizione del vaccino antinfluenzale viene aggiornata ogni anno secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Fonte | Istituto Superiore di Sanità