Che cos’è l’ittero e perché la pelle diventa gialla? Può accadere anche nei neonati

Se la tua pelle assume una sfumatura gialla o se il bianco degli occhi prende questo colorito, potresti avere un problema del fegato, noto come ittero. È una condizione legata ad altre patologie, che può essere transitoria e risolversi una volta individuata la causa, ma che non curata può portare a gravi complicazioni.
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Valentina Rorato 23 Settembre 2021
* ultima modifica il 14/01/2022

L‘ittero è una condizione che rende la pelle o il bianco degli occhi gialli. Può essere un segno di qualcosa di serio, come una malattia del fegato, quindi è necessario ricevere assistenza medica urgente.

Che cos’è

L'ittero è una condizione che fa ingiallire la pelle e il bianco degli occhi. Si verifica quando una sostanza chiamata bilirubina si accumula nel sangue. La bilirubina si forma quando l'emoglobina, la proteina nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno, viene scomposta. Si lega alla bile nel fegato e si sposta nel tratto digestivo, dove viene eliminato principalmente nelle feci (mentre una piccola quantità viene eliminata nelle urine.) Tuttavia, se la bilirubina non può viaggiare abbastanza rapidamente attraverso il fegato e i dotti biliari, si accumula nel sangue e si deposita nella pelle, negli occhi e in altri tessuti, causando ittero. L'ittero è comune nei neonati, ma può verificarsi anche negli adulti a causa di una malattia del fegato.

I sintomi

I sintomi dell’ittero sono legati principalmente al colore della pelle. Ma fai attenzione a tutti questi segnali:

  • Cambia il colore della pelle
  • Sintomi simil-influenzali, come febbre e brividi
  • Urina scura
  • Pelle pruriginosa
  • Perdita di peso
  • Tracce di sangue nel vomito o nelle feci
  • Dolore addominale
  • Sonnolenza improvvisa, agitazione o confusione
  • Ecchimosi o sanguinamento facili
  • Eruzione cutanea di piccoli punti rosso-viola o macchie più grandi

Le cause

La causa dell’ittero è un accumulo di bilirubina. Ma da che cosa dipende questo problema? Negli adulti è solitamente collegato a una reazioni a farmaci o a disturbi sottostanti che danneggiano il fegato, interferiscono con il flusso della bile o innescano la distruzione dei globuli rossi. Tra i fattori scatenanti puoi trovare:

  • Riassorbimento di un grande ematoma (una raccolta di sangue coagulato sotto la pelle)
  • Anemie emolitiche, in cui le cellule del sangue vengono distrutte prematuramente e rimosse dal flusso sanguigno (in questo caso di parla anche di ittero emolitico)
  • Farmaci, tra cui paracetamola, penicillina, contraccettivi orali, clorpromazina ( torazina ) e steroidi estrogenici o anabolizzanti
  • Infezioni virali, tra cui l' epatite A , l' epatite cronica B e C ed Epstein-Barr
  • Disturbi autoimmuni
  • L'abuso di alcol che porta all'epatite
  • Difetti metabolici genetici rari
  • Calcoli biliari
  • Infiammazione della cistifellea
  • Cancro alla cistifellea
  • Cancro del pancreas
  • Steatosi epatica non alcolica da fattori di rischio tra cui diabete e obesità

Anche i disturbi ereditari che interferiscono con il modo in cui il corpo elabora la bilirubina, come la sindrome di Gilbert e la sindrome di Dubin-Johnson, possono causare ittero, ma questo è meno comune.

La diagnosi

La diagnosi di ittero è abbastanza semplice, quello che però è più complesso è risalire a ciò che lo causa. Il medico potrebbe quindi richiedere degli esami del sangue, tra cui un esame emocromocitometrico completo, emocolture, test degli enzimi epatici e test dell'epatite, un’ecografia dell'addome, che viene spesso utilizzata per rilevare ostruzioni nei dotti biliari. Possono essere utilizzati anche una tomografia computerizzata (TC), una risonanza magnetica per immagini ( MRI ) o altri test per valutare il flusso della bile attraverso il fegato. Se si sospetta un'epatite virale, l'uso di droghe o l'esposizione a una tossina (o se la diagnosi non è chiara), può essere necessaria una biopsia. E in alcuni casi, potrebbero essere consigliate una colangiopancreatografia retrograda endoscopica, procedura che esamina i dotti biliari attraverso un endoscopio, o una laparoscopia, per esaminare il fegato e la cistifellea.

La cura

La cura dell’ittero negli adulti dipende dalla causa. Per esempio, se l'ittero è stato causato da un'epatite virale acuta, può risolversi gradualmente man mano che il fegato migliora. Se la causa è un dotto biliare ostruito, può essere eseguita una procedura per aprire il dotto biliare. L'assunzione di colestiramina per via orale può alleviare il prurito alla pelle.

Nei neonati

Poche ore dalla nascita, alcuni neonati sviluppano l’ittero, che compare prima sul viso, per poi rendere di un colorito giallognolo anche il resto del corpo. Tra gli altri sintomi ci sono: difficoltà a svegliarsi, scarsa alimentazione, pochi pannolini bagnati o sporchi, pianto inconsolabile o acuto, movimenti oculari insoliti e corpo rigido o molto molle.

Sebbene l'ittero sia molto comune, ci sono diversi fattori che possono aumentare la possibilità di un bambino di contrarre la condizione, tra cui: nascere prima della 37esima settimana e aver avuto un fratello con ittero.

Ci sono diversi motivi per cui i bambini potrebbero avere l'ittero. Si può infatti distinguere tra:

  • Ittero fisiologico: durante la gravidanza, il fegato della madre ha il compito di rimuovere la bilirubina del bambino. Una volta nato, il sui fegato prende il sopravvento, ma se le sue funzionalità sono un po’ immature può verificarsi un accumulo di bilirubina.
  • Ittero da assunzione: chiamato anche ittero da allattamento al seno, tende a verificarsi durante la prima settimana del bambino, quando potrebbe non ricevere una quantità ottimale di latte materno. Per questo motivo, c'è un aumento del riassorbimento della bilirubina nell'intestino. Allo stesso tempo, non consumare abbastanza latte materno può ritardare il passaggio del meconio ricco di bilirubina, o le prime feci del bambino.
  • Ittero da latte materno: questo tipo di ittero si verifica generalmente nella seconda o successiva settimana di vita del bambino. Sebbene non sia chiaro il motivo esatto dell'ittero del latte materno, si pensa che le sostanze nel latte materno possano impedire al fegato del bambino di elaborare correttamente la bilirubina.
  • Gruppo sanguigno: se una madre e il bambino hanno gruppi sanguigni diversi (incompatibili), il corpo della madre produce anticorpi che attaccano i globuli rossi del bambino, aumentando le probabilità di ittero. Ciò si verifica quando il gruppo sanguigno della madre è O e il gruppo sanguigno del bambino è A o B o il fattore Rh della madre è negativo e il bambino è Rh positivo.
  • Carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi: un enzima chiamato G6PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi) aiuta la funzione dei globuli rossi. Con una carenza di G6PD, i globuli rossi del bambino non producono abbastanza G6PD o ciò che viene prodotto semplicemente non funziona, il che provoca la rottura dei globuli rossi, innescando l'ittero.

Come si diagnostica? Nel neonato si può usare un esposimetro, che viene posizionato sulla testa per controllare il livello di bilirubina transcutanea e ovviamente le analisi del sangue. La terapia, invece, nella fototerapia e nell’alimentazione aggiuntiva, ovvero inserire un’integrazione al latte materno. Quando l'ittero del bambino è correlato all'incompatibilità del gruppo sanguigno con la mamma, può essere necessaria una trasfusione endovenosa di immunoglobuline (IVIg).

Le complicazioni

L’ittero di per sé non è un grande problema, ma sono le complicazioni che possono essere gravi, soprattutto nei neonati. Può infatti causare Kernicterus, un danno cerebrale che può provocare paralisi cerebrale atetoide e perdita dell'udito, nonché problemi alla vista e ai denti e talvolta disabilità intellettive, ma anche encefalopatia acuta da bilirubina, che può verificarsi quando il bambino ha un grave caso di ittero e la bilirubina entra nel cervello.

Fonti | MaterDomini; Msd Manuals

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