Cheratocono, sintomi e cura della malattia della cornea

Il cheratocono è una patologia caratterizzata da una deformazione della cornea e ne determina un assottigliamento ed un incurvamento progressivo. Ciò causa problemi di vista progressivi e degenerativi. Come si cura e quali sono le opzioni di trattamento in base alla gravità?
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Valentina Rorato 13 Marzo 2022
* ultima modifica il 30/08/2022

Il cheratocono è una patologia della cornea che colpisce sia uomini sia donne ed è caratterizzato da un assottigliamento e un’incurvatura progressiva della cornea, che porta a un peggioramento progressivo della vista. Come si cura?

Che cos'è

Il cheratocono si verifica quando la cornea, la superficie frontale trasparente a forma di cupola dell'occhio, si assottiglia e si gonfia gradualmente verso l'esterno a forma di cono. Una cornea a forma di cono provoca visione offuscata e può causare sensibilità alla luce e all'abbagliamento. Il cheratocono di solito colpisce entrambi gli occhi, anche se spesso è più evidente da una parte. In genere solitamente si manifesta durante la tarda adolescenza e l’inizio dell’età adulta, e può progredire anche fino ai 40 anni; nella popolazione maschile tende a comparire prima rispetto a quella femminile. Oltre alla quarta decade è difficile che la progressione avanzi, ma ci possono essere dei rari casi in cui questo accade.

Nelle prime fasi del cheratocono, potresti essere in grado di correggere i problemi di vista con occhiali o lenti a contatto morbide. Successivamente, potrebbe essere necessario indossare lenti a contatto rigide o le lenti sclerali. Lo stadio più avanzato della malattia prevede il trapianto di cornea.

Sintomi

Il cheratocono si manifesta con un caratteristico incurvamento a cono della cornea che porta ad una significativa perdita di vista: tuttavia la patologia non può portare alla cecità, nonostante nei casi gravi la visione sia molto sfocata e irregolare. Non è una malattia infiammatoria, quindi non presenta i segni classici di infiammazione come arrossamento, gonfiore, calore o dolore.

Altri sintomi, oltre alla riduzione della vista, possono essere:

  • distorsione delle immagini, la vista risulta sfocata;
  • maggiore sensibilità alla luce.

La sintomatologia e la progressione della patologia è molto variabile da persona a persona, e nella maggior parte dei casi asimmetrie tra gli occhi del paziente: la malattia è bilaterale, quindi colpisce entrambi gli occhi, anche nei casi in cui i sintomi e segni clinici si notano solamente in uno, anche l’altro ne è ritenuto affetto.

Nei casi gravi di cheratocono acuto potrebbe svilupparsi idrope corneale: si assiste quindi alla rottura della membrana di Descemet (uno strato costitutivo della cornea) con la formazione di edema stromale causato dalla fuoriuscita di umor acqueo, dolore oculare intenso e fotofobia con opacizzazione della cornea.

Cause

La causa del cheratocono è sconosciuta, anche se si pensa che siano coinvolti fattori genetici e ambientali. Circa 1 persona su 10 ha anche un genitore con questa condizione. È più probabile che tu possa sviluppare questa malattia se:

  • Hai una storia familiare di cheratocono
  • Hai il vizio di strofinare gli occhi energicamente
  • Soffri di alcune condizioni, come la retinite pigmentosa, la sindrome di Down, la sindrome di Ehlers-Danlos, il raffreddore da fieno e l'asma.

Anche l’ereditarietà è un fattore di rischio: circa il 10%-15% dei casi segnalati hanno una storia familiare di cheratocono.

Diagnosi

La diagnosi di cheratocono deve essere effettuata da un oculista (oftalmologo o optometrista) che esaminerà la tua storia medica e familiare e condurrà un esame della vista. Potrebbe farti fare dei test, tra cui:

  • Rifrazione oculare: in questo test il tuo oculista utilizza un'attrezzatura speciale che misura i tuoi occhi per verificare la presenza di problemi di vista. Potrebbe chiederti di guardare attraverso un dispositivo che contiene ruote di lenti diverse per aiutarti a giudicare quale combinazione ti dà la visione più nitida.
  • Esame con lampada a fessura: in questo test il medico dirige un raggio di luce verticale sulla superficie dell'occhio e utilizza un microscopio a bassa potenza per visualizzare l'occhio. Serve per valutare la forma della tua cornea.
  • Cheratometria: in questo test il tuo oculista focalizza un cerchio di luce sulla tua cornea e misura il riflesso per determinare la forma di base della tua cornea.
  • Mappatura corneale computerizzata: test fotografici speciali, come la tomografia corneale e la topografia corneale, registrano le immagini per creare una mappa dettagliata della forma della cornea.

Trattandosi di una patologia rara le persone affette da diagnosi di cheratocono hanno diritto all’esenzione dal ticket per malattia rara, quindi su visite ed esami specialistici inerenti la malattia.

Cura

La cura della cheratocono dipende dalla gravità e dalla velocità con cui la malattia sta progredendo. In generale, ci sono due approcci per il trattamento del cheratocono: rallentare la progressione della malattia e migliorare la vista.

Il cheratocono da lieve a moderato può essere trattato con occhiali o lenti a contatto. Questo sarà probabilmente un trattamento a lungo termine. Potresti dover usare inizialmente degli occhiali da vista o delle lenti a contatto morbide per i primi anni. Successivamente, potrebbero esserti prescritte delle lenti a contatto rigide. Nel caso ti siano scomode, esistono delle versioni ibride, che hanno un centro rigido con un anello più morbido intorno all'esterno per un maggiore comfort. Un’altra soluzione sono le sclerali, che invece di appoggiarsi sulla cornea come fanno le lenti a contatto tradizionali, le lenti sclerali si posizionano sulla parte bianca dell'occhio (sclera) e volteggiano sulla cornea senza toccarla.

Se il cheratocono è in fase avanzato potrebbe essere necessario un trapianto di cornea. A questo intervento oggi esiste un’alternativa, nota come Cross Linking Corneale, un’innovativa terapia chirurgica a bassa invalidità che si effettua in anestesia locale. Consiste nell’installazione sulla superficie della cornea di un collirio a base di Vitamina B2 o riboflavina, attivato da un’irradiazione laser con raggi UVA, che consolida i vari strati lamellari che compongono la superficie della cornea.

Prevenzione

Il cheratocono non si può prevenire ma puoi fare molto per non peggiorarlo. Cerca di evitare di stropicciarti gli occhi. Questo può danneggiare il tessuto corneale sottile e peggiorare i sintomi. Se hai prurito agli occhi, parla con il tuo oftalmologo o con un allergologo per una terapia che possa controllare le tue allergie.

Fonte | Humanitas 

(Modificato da Alessandro Bai il 4-7-2022)

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