Chi controlla il Green pass? Scopri come funziona la verifica della certificazione verde obbligatoria al lavoro

Dal 15 ottobre 2021 è scattato l’obbligo del Green pass per tutti i lavoratori: ma chi controllerà il possesso e la validità della certificazione verde Covid-19 dei dipendenti di negozi, ristoranti, aziende e uffici? Vediamo le regole valide nel settore pubblico e in quello privato contenute in un Dpcm chiarificatore firmato dal premier Mario Draghi.
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Alessandro Bai 15 Ottobre 2021
* ultima modifica il 15/10/2021

Si entra al lavoro solo con il Green pass. È questa la novità introdotta dal decreto legge approvato a settembre ed entrato in vigore a partire da venerdì 15 ottobre 2021: le nuove regole, che saranno valide al momento fino al 31 dicembre, prevedono l'obbligo di esibire la certificazione verde Covid-19 per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, ma allo stesso tempo sui luoghi di lavoro c'è chi sarà tenuto a controllare il possesso e la validità di queste certificazioni.

Per chiarire ogni dubbio a questo proposito, il premier Mario Draghi ha firmato di recente un Dpcm le modalità di verifica del possesso dei Green pass in ambito lavorativo, stabilendo anche chi deve effettuare i controlli.

Come viene controllato il Green pass

Il primo passo per controllare il possesso della certificazione verde sul posto di lavoro è quello di stabilire le modalità di verifica del documento: quella più diffusa attualmente è l'app VerificaC19, che è scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet e che permette di leggere il QR code presente sul Green pass e ottenere le informazioni riguardanti la sua validità e la persona a cui appartiene, ma senza conservarle per ragioni di privacy.

Oltre all'app, tuttavia, poiché il controllo del Green Pass in azienda dovrà avvenire tutti i giorni, il governo ha messo a disposizione dei datori di lavoro alcune funzionalità utili per agevolare le verifiche quotidiane, che potranno essere effettuate anche attraverso:

  • l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura;
  • per gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell'economia e delle finanze, l’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC;
  • per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC;
  • per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi operativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale-DGC.

Nelle aziende

Nelle aziende private il Green pass è obbligatorio per tutti i dipendenti e per i lavoratori autonomi che devono accedere al luogo di lavoro. Il Dpcm del 12 ottobre 2021 stabilisce che l'azienda è autonoma nell'organizzazione dei controlli, purché vengano rispettate le normative sulla privacy.

Questo significa che sarà il datore di lavoro a dover controllare la certificazione verde dei lavoratori, ma allo stesso tempo quest'ultimo potrà delegare con un atto formale i soggetti che saranno incaricati di verificare il possesso e la validità del Green pass. In altre parole, sul luogo di lavoro potranno essere individuati dei responsabili che avranno il compito di accertare eventuali violazioni.

In caso di lavoratori in somministrazione, il controllo della certificazione verde dovrà essere effettuato sia dall'azienda in cui il lavoratore svolge la prestazione che dalla società di somministrazione.

Tieni presente che nella categoria delle aziende private rientrano negozi, ristoranti e studi professionali, luoghi in cui, come ti dicevo, saranno i datori di lavoro a controllare direttamente il Green pass o a stabilire chi farà le loro veci.

Nella Pubblica Amministrazione

Ovviamente la certificazione verde è obbligatoria dal 15 ottobre anche per il personale della Pubblica Amministrazione, ma non solo: come precisato nelle Faq del governo l'obbligo vale anche per "i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all’interno degli uffici posta d’ufficio o privata". In altre parole, gli unici che non dovranno presentare il Green pass per entrare negli uffici della Pubblica Amministrazione saranno gli utenti.

Come per le aziende private, anche nella Pubblica Amministrazione le modalità di verifica della certificazione potranno essere decise in autonomia dai datori di lavoro, che in ogni caso dovranno controllare il possesso e la validità del Green pass dei lavoratori, oppure delegare questa funzione "con atto scritto a specifico personale, preferibilmente con qualifica dirigenziale".

Fonte| Governo

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