Chi sono i no vax, i free vax e gli antivaccinisti e perché protestano contro l’obbligo vaccinale

Alcuni di loro sono contro i vaccini, convinti che possano avere conseguenze anche molto pericolose come lo sviluppo di malattie autoimmuni e diverse forme di disabilità. Altri criticano l’obbligo vaccinale imposto dal decreto Lorenzin e promuovono la libertà di scelta. E poi c’è il mondo politico, dove una parte non sa bene come schierarsi.
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Giulia Dallagiovanna 25 Febbraio 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

In questi ultimi tre anni, non puoi non aver sentito parlare almeno una volta di movimenti no vax, free vax e di antivaccinisti in generale. E non puoi non aver sentito dire che i vaccini provocano l'autismo, che sarebbero necessari degli esami prevaccinali, che si rischia il sovraccarico vaccinale e che l'intero sistema serve ad assecondare gli interessi di Big Pharma.

In particolare, questi comitati si sono messi in luce per una serie di proteste contro l'obbligatorietà vaccinale sancita dal decreto Lorenzin, che prevede che ogni bambino tra gli 0 e i 6 anni si sottoponga dieci tipi di immunizzazioni: difterite, tetano, poliomielite, epatite B, morbillo, parotite e rosolia, pertosse, Haemophilus B e varicella.

Ma la storia degli antivaccinisti è lunga quanto quella dei vaccini e passa per una serie di fake news e per le parole di alcuni medici, in seguito radiati dall'albo.

Cos'è il vaccino

Come spiega il sito dell'Ospedale Humanitas di Milano, il vaccino è prima di tutto un farmaco. Il componente comune a tutti i tipi di immunizzazioni è una minima parte di agenti infettivi, che possono essere virus o batteri, in quantità sufficiente ad attivare le tue difese immunitarie, ma non a causare la malattia. Sono una sorta di preparazione atletica per il tuo organismo, che metterà così a punto le difese, pronto a scagliarle contro la patologia vera e propria.

Si chiama principio della memoria immunologica: il tuo sistema immunitario registra l'agente patogeno per ricordarsene in futuro. È questa l'unica forma di protezione efficace per le malattie infettive. Non solo, ma nel caso di elevato rischio di contagio, l'unico modo per far fronte al pericolo è quello di ottenere l'immunità di gregge: se almeno il 95% della popolazione è vaccinato, l'infezione non avrà più terreno fertile per circolare e saranno così protette anche quelle persone che non possono sottoporsi a questo tipo di prevenzione, solitamente perché affette da sindromi autoimmuni.

La nascita degli antivaccinisti

Era il 1796, quando il virologo britannico Edward Jenner inventò il primo vaccino contro il vaiolo. Ed era il 1800 quando un gruppo di persone iniziò a sostenere che si trattava di una pratica che andava contro il ciclo della natura e il volere di Dio. Circolavano anche diverse vignette, raffiguranti bambini con arti in eccesso, cresciuti a seguito della somministrazione del temuto farmaco.

Come vedi, l'antivaccinismo non è una novità degli ultimi anni. Pensa che nel 1863 a Londra fu addirittura fondata l'associazione internazionale Societas Universa contra Vaccinum Virus, per promuovere le idee di chi si schierava contro le medicine preventive.

I vaccini e l'autismo

Dall'Ottocento a oggi, sono diverse le manifestazioni e le notizie false circolate attorno alla pratica della vaccinazione. Ma la più pericolosa, e che ha ottenuto l'impatto maggiore, è sicuramente quella diffusa dall'ex gastroenterologo britannico, ora radiato dal registro nazionale dei medici, Andrew Wakefield, tramite uno studio pubblicato nel 1998 sulla rivista scientifica The Lancet.

Sì, sto parlando dell'affermazione che i vaccini provochino l'autismo. In breve, Wakefield dichiarò di aver scoperto attraverso le sue ricerche che circa due terzi dei bambini ai quali era stato iniettato un tetravalente contro morbillo, rosolia e parotite, sviluppavano i sintomi afferenti ai disturbi dello spettro autistico nel giro di soli 14 giorni. Una notizia che, come potrai immaginare, scosse l'opinione pubblica e il mondo scientifico.

Lo studio di Andrew Wakefield è stato smentito e i retroscena hanno svelato i conflitti d'interesse dell'ex medico

Poi, nel 2004, il giornalista del Sunday Times, Brian Deer, rivelò una serie di retroscena che screditavano totalmente il medico: innanzitutto, Wakefield era consulente dello studio legale diretto dall'avvocato Richard Barr, che voleva intentare una class action speculativa contro l'obbligo vaccinale. I soli 12 bambini che presero parte all'esperimento erano stati reclutati fra famiglie di antivaccinisti, tutte clienti di Barr. Alcuni di loro, avevano ricevuto una diagnosi di autismo ben prima di sottoporsi all'inoculazione, mentre altri, per fortuna, non svilupparono mai alcun segno della malattia.

Non solo, ma un anno prima che venisse pubblicato lo studio, Wakefield aveva registrato alcuni prodotti farmaceutici di sua invenzione fra i quali proprio un vaccino "sicuro" contro il morbillo e medicine per il trattamento dell'autismo. Puoi trovare maggiori informazioni sull'intera vicenda sul sito della Società italiana di pediatria.

Per il momento, ti serve sapere che nonostante Wakefield fosse stato completamente smentito, lo studio ritirato dalla pubblicazione, e nessuna ricerca successiva abbia mai dimostrato l'esistenza di una simile correlazione, il dubbio è rimasto ed è tuttora portato avanti dai movimenti antivaccinisti.

Chi sono i no vax e i free vax

In Italia, il movimento antivaccinista si compone di comitati no vax e free vax. I primi sono contro i vaccini, i secondi invece promuovono la libera scelta al posto dell'obbligo.

I movimenti no vax sono contro le vaccinazioni, i free vax invece promuovono la libera scelta al posto dell'obbligo

L'organizzazione no vax più importante è il Comilva, il Comitato italiano per la libertà dalle vaccinazioni. Ne fanno parte anche alcuni ex medici, fra i quali Dario Miedico e Roberto Gava, entrambi radiati dall'Ordine. I due sono stati tra i primi firmatari di una lettera inviata a Walter Ricciardi, allora presidente dell'Istituto superiore di sanità, nella quale affermavano che i bambini non vaccinati erano più sani rispetto ai coetanei immunizzati attraverso i farmaci.

Nel 2001 si è invece costituito il Condav, il Comitato nazionale per i danneggiati da vaccino, "per aiutare e supportare tutti coloro che hanno subito, o sospettano di aver subito, reazioni avverse alle vaccinazioni".

Queste organizzazioni ritengono, in sostanza, che i vaccini possano avere effetti collaterali anche molto pericolosi. Tra questi, come ti dicevo prima, lo sviluppo dell'autismo, del disturbo da deficit dell'attenzione, la sindrome da morte improvvisa del lattante, di diverse forme di patologie autoimmuni e di disabilità.

Un bambino inoltre sarebbe più propenso a sviluppare allergie e ad ammalarsi, in quanto il suo sistema immunitario non sarebbe stato educato a reagire alle minacce esterne.

I free vax hanno invece una storia più recente, poiché nascono per reazione all'imposizione dei 10 vaccini obbligatori previsti dal decreto dell'ex ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. Sono ad esempio il Cliva, il Comitato per la libertà di scelta vaccinale. Oppure i Lov, i Liberi dall'obbligo vaccinale.

Queste organizzazioni sostengono la necessità di effettuare esami prevaccinali per assicurarsi che il bambino non manifesti reazioni avverse al farmaco e di una maggiore informazione sul tema. Ma soprattutto, chiedono che la scelta venga rimessa nelle mani dei genitori e sostengono che lo Stato stia facendo gli interessi delle case farmaceutiche, riunite sotto il nome di Big Pharma, che mirano a guadagnare tramite l'aumento della produzione di vaccini.

Il caso Bolzano

In Italia c'è un'intera regione che potremmo definire no vax: l'Alto Adige. A Bolzano, infatti, si trova la quota più bassa di bambini vaccinati e la Provincia autonoma è all'ultimo posto per quanto riguarda la prevenzione contro morbillo, parotite, epatite B e tetano.

La comunità tedesca e no vax aveva addirittura dichiarato di voler chiedere cittadinanza all'Austria, dopo l'approvazione del decreto Lorenzin. A febbraio 2018 sono state raccolte più di 15mila firme per promuovere un disegno di legge di iniziativa popolare in favore della libertà vaccinale.

I politici no vax

In Parlamento, i movimenti no vax e free vax hanno trovato ascolto soprattutto da parte del Movimento 5 stelle. Diversi membri del partito fondato da Beppe Grillo, come Carlo Sibilia, Paola Taverna e Bartolomeo Pepe, oltre allo stesso leader, si sono infatti dichiarati antivaccinisti.

Altri, fra i quali Alessandro Di Battista, mantengono una posizione più neutrale che cerca di dare ragione a entrambe le parti: "la copertura vaccinale necessaria non si ottiene tramite l'obbligo", ha dichiarato il 22 gennaio alla trasmissione di La7 L'Aria che tira. Mentre il leader della Lega Matteo Salvini, lo scorso 22 giugno, ha sostenuto ai microfoni di RadioStudio54 che i vaccini previsti dallo scorso governo "sono troppi e quindi inutili, se non addirittura dannosi".

Ma anche tra le file del Partito democratico c'è chi avanza dubbi, come il senatore Giovanni Burtone che già il 21 maggio 2013 aveva depositato una proposta di legge per l'istituzione di una Giornata in ricordo delle persone decedute o rese disabili a causa di vaccinazioni.

Mentre dal fronte dei comitati, arriva a giugno 2018 la proposta di legge di iniziativa popolare contro l'obbligo vaccinale e in favore della libertà di scelta.

Quello che invece puoi fare tu è informarti. La diffusione di notizie false sul tema delle vaccinazioni è un fenomeno che dura da oltre due secoli, ma l'avvento di internet e dei social network lo ha certamente amplificato. Cerca quindi di trovare fonti autorevoli e opinioni sostenute da studi e dati verificabili. Ne va della tua salute e di quella di tuo figlio, ma anche di tutte le persone che vi circondano.

Fonti| Ministero della Salute; Humanitas; Società italiana di Pediatria

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