Perché viene la cistite? Cause, sintomi e trattamento di un’infiammazione molto fastidiosa non solo per le donne

Quando la tua vescica si infiamma può insorgere la cistite, che molto spesso nasce da un’infezione batterica. Si tratta di un disturbo molto fastidioso che colpisce soprattutto le donne ma che si può presentare anche nell’uomo: i sintomi più tipici sono dolore e bruciore durante la minzione. Per curarla il medico potrebbe prescriverti degli antibiotici, ma nei casi più lievi potresti trarre sollievo anche da alcuni rimedi naturali: è importante però che sia trattata in modo corretto, per evitare che diventi cronica e per ridurre il rischio di recidive.
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Gaia Cortese 13 Ottobre 2021
* ultima modifica il 23/02/2024
Con la collaborazione della Dott.ssa Mara Costa medico chirurgo specializzato in Chirurgia generale e direttore sanitario presso il Poliambulatorio Buongiorno Dottoressa

La cistite è un'infiammazione della vescica molto fastidiosa, caratterizzata dalla necessità di urinare più spesso del solito e da un dolore durante la minzione che può essere anche intenso, provocandoti così un forte disagio.

Se sei una donna avrai maggiori probabilità rispetto agli uomini di sviluppare questo problema, specialmente dai 60 anni in poi. Tra le cause della cistite c'è spesso un'infezione batterica, ma la vescica può irritarsi anche per altri motivi, che vanno dall'assunzione di alcuni farmaci o l'utilizzo eccessivo di alcuni prodotti per curare l'igiene intima.

La cosa importante, però, è parlarne al più presto con il tuo medico, che potrebbe prescriverti degli antibiotici. Se la cistite non viene curata in modo corretto può infatti diventare cronica e far sì che l'infezione colpisca anche altre aree, ad esempio le alte vie urinarie o le vie genitali.

Cos'è

Il termine medico cistite indica un'infiammazione della mucosa vescicale che può presentarsi in maniera acuta, subacuta (cioè in forma attenuata) o cronica. Ti sto parlando di una delle infezioni del tratto urinario più comuni nelle donne, che sono più predisposte a svilupparla per via della conformazione dell'uretra, che è lunga appena pochi centimetri e quindi presenta un maggior rischio di contaminazione da parte dei batteri fecali.

Non è un caso, infatti, che la cistite abbia molto spesso un'origine batterica. Nella maggior parte dei casi il germe responsabile dell'infezione è l'Escherichia coli, che si trova comunemente nella flora batterica intestinale dell'essere umano. Se il tuo organismo è più debole spesso non riesce a contrastare un eventuale attacco da parte dei batteri, che possono raggiungere la vescica (e qui insediarsi) per via ascendente (risalendo lungo l'uretra dopo l'emissione delle feci), discendente (se provengono dai reni) o ematica, cioè attraverso il sangue.

Sei più a rischio di cistite dopo una terapia antibiotica, oppure se sei troppo stressata, se sei molto stanca o se stai seguendo un'alimentazione poco corretta. Attenzione anche all'utilizzo di assorbenti interni o di pantaloni e biancheria intima troppo stretti perché possono irritare le mucose vescicali. La cistite può insorgere anche in seguito ai rapporti sessuali o a pratiche anticoncezionali come l'utilizzo del diaframma.

Ci sono alcuni casi in cui la causa dell'infiammazione non è batterica e possiamo parlare di cistite non infettiva: potresti svilupparla a causa di alcune patologie, ad esempio il diabete, o per abitudini poco salutari come fumare o non bere abbastanza acqua.

A livello statistico, la cistite colpisce almeno il 30% delle donne almeno una volta nella vita, rispetto al 12% degli uomini. Questi ultimi devono però fare particolarmente attenzione se soffrono di prostatite batterica, che viene spesso associata all'infiammazione della vescica.

Cause

In situazioni normali, la tua vescica è più che attrezzata per combattere le minacce esterne: si tratta infatti di un organo particolarmente resistente alle infezioni, grazie ad alcuni meccanismi di difesa che bloccano la comparsa di infiammazioni come la cistite ed altri problemi. Ad esempio, a partire da alcune sostanze la vescica è in grado di creare uno strato protettivo che impedisce ai batteri di attaccarsi alle sue pareti, mentre una proteina nota come uromodulina riesce a catturare gli agenti patogeni che vengono poi espulsi attraverso la minzione, altra funzione molto importante per ripulire costantemente vescica e uretra.

Ci sono però alcune condizioni che vanno ad agire proprio su questi fattori, indebolendo così la vescica e permettendo ai batteri come l'Escherichia coli di raggiungerla e infettarla. Ecco quindi cosa può causare una cistite infettiva:

  • Sistema immunitario indebolito da stress, antibiotici o alimentazione scorretta
  • Igiene intima scarsa ma anche eccessiva
  • Rapporti sessuali
  • Pratiche anticoncezionali, come il diaframma o gli spermicidi
  • Uso di assorbenti interni
  • Malattie sessualmente trasmissibili
  • Stanchezza fisica o mentale

Quando la cistite non è infettiva, quindi non provocata da batteri, può essere provocata da:

  • Variazioni ormonali
  • Disidratazione
  • Diabete
  • Uso del catetere
  • Nicotina

Sintomi

Mediamente un episodio di cistite dura circa sei giorni, un periodo nel quale potrai avvertire alcuni o tutti questi sintomi:

  • Disuria, ovvero difficoltà a urinare
  • Pollachiuria, cioè la necessità di urinare più spesso ma in minore quantità
  • Bruciore e dolore durante la minzione
  • Sangue nelle urine
  • Urine torbide e di cattivo odore
  • Dolore o sensazione di pressione nell'area pelvica
  • Brividi di freddo
  • Febbre

Tipi di cistite

I sintomi che avverti in caso di infiammazione della mucosa vescicale possono variare in base al tipo di cistite che sviluppi. Questo disturbo si può infatti presentare in più forme:

  • Cistite infettiva: è la forma batterica di cui ti ho già ampiamente parlato fin qui. Rientra sicuramente tra le più comuni ed è spesso causata dal batterio Escherichia coli, sebbene anche infezioni virali o fungine (ad esempio la Candida) possano essere all'origine di questo tipo di infiammazione della vescica. I casi più gravi riguardano una possibile estensione dell'infezione fino ai reni.
  • Cistite interstiziale: è un tipo di cistite cronica non infettiva, provocata da un'infiammazione vescicale di cui non si conoscono ancora le cause esatte. Si ipotizza che possa essere causata da più fattori che agiscono insieme.
  • Cistite eosinofila: gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi che in caso di accumulo possono portare all'irritazione della vescica e quindi la cistite. Si tratta però di una forma molto rara.
  • Cistite emorragica: questa forma dell'infiammazione colpisce anche i capillari della sottomucosa vescicale e comprende tra i suoi sintomi più tipici la presenza di sangue nelle urine. Può essere di natura infettiva o meno: tra le cause ci sono anche l'utilizzo di farmaci chemioterapici o radioterapici, l'uso di antibiotici per un periodo prolungato o la presenza di un tumore.
  • Cistite follicolare: è una forma cronica dell'infiammazione che è caratterizzata dalla presenza di noduli sulla parete della vescica. Può essere causata da un processo infettivo oppure da pratiche come la chemioterapia intravescicale.
  • Cistite da schistosomiasi: in questo caso l'irritazione della vescica è associata a un'infezione da schistosomiasi, che è diffusa in Africa e Medio Oriente e può infettare tutto il corpo se si viene in contatto con l'acqua contaminata.
cistite-diagnosi

Diagnosi

Se avverti i sintomi tipici della cistite, dovrai andare dal tuo medico che potrà prescriverti l'urinocoltura e l'analisi delle urine per capire se soffri di una forma infettiva e, eventualmente, identificare i batteri che hanno provocato l'infiammazione.

Come abbiamo visto, ci sono alcune patologie che possono portare alla cistite come conseguenza: in questi casi, potresti dover eseguire altri esami per escludere la presenza di queste malattie.

Cura

La cistite batterica può essere guarita piuttosto facilmente con l'uso di antibiotici, ma è importante che tu segua scrupolosamente le indicazioni del tuo medico: Monuril e Ciproxin sono tra i più utilizzati, ma in generale gli antibiotici devono essere sempre prescritti e specifici contro il batterio che ha scatenato l'infiammazione. Altrimenti, il tuo sistema immunitario potrebbe indebolirsi, aumentando così il rischio di cistite cronica. Il trattamento avrà una durata variabile, che dipenderà sia dall'infezione che dalla storia clinica del paziente.

Un buon rimedio immediato, è quello di applicare una borsa dell'acqua calda sulla pancia, utile per alleviare il dolore quando non è troppo intenso.

Se sviluppi una cistite interstiziale, la cura sarà più articolata: oltre alla terapia farmacologica, potrebbe essere necessaria la stimolazione di specifici nervi con lo scopo di ridurre la frequenza con cui senti la necessità di urinare e di rendere l'infiammazione meno dolorosa.

Presta attenzione poi al tuo stile di vita: bere molta acqua, curare la tua igiene intima ed evitare alimenti che possono irritare il tratto urinario, come cioccolato, caffè o peperoncino, sono aspetti molto importanti per permetterti di guarire rapidamente e abbassare il rischio di recidive.

Rimedi naturali

(scritto da Giulia Dallagiovanna)

In generale, come ti ho anticipato, oltre ad assumere gli antibiotici prescritti dal tuo medico per curare la cistite dovrai modificare la tua alimentazione, evitando zuccheri, alcol e cibi irritanti, ricordandoti di bere spesso. Frutta e verdura, grazie al loro contenuto di acqua, potranno sicuramente aiutarti, così come lo yogurt, ma se vuoi evitare di affidarti ai farmaci al primo campanello d'allarme puoi pensare di trovare sollievo dai sintomi dell'infiammazione anche grazie ai rimedi naturali, alcuni dei quali potrebbero essere particolarmente efficaci per ridurre dolore e bruciore.

D-mannosio

Te lo menziono per primo perché di recente il D-mannosio è diventato sempre più utilizzato per trattare la cistite acuta in modo naturale, soprattutto grazie all'efficacia che ha dimostrato e all'assenza di controindicazioni. Si tratta infatti di uno zucchero naturale che viene estratto dalla corteccia di alcuni alberi, come la betulla e il larice: una volta assunto, viene assorbito dall'intestino molto rapidamente, in circa 30 minuti, per poi arrivare nella vescica inalterato. Qui, il D-mannosio è in grado di legarsi ai batteri, impedendo loro di attaccarsi alla parete vescicale e favorendone l'eliminazione attraverso l'urina. È la soluzione ideale per combattere i casi di cistite batterica lieve, ma come vedremo a breve anche per prevenirla. Quando la cistite si presenta però con sintomi più gravi, è assolutamente necessario che tu senta il medico per farti prescrivere un antibiotico, usando questo zucchero naturale come cura da integrare alla terapia farmacologica. Il D-mannosio viene venduto sotto forma di integratore, in polvere o compresse, e lo puoi trovare in farmacia.

Acido ialuronico

Anche l'acido ialuronico, una sostanza che viene normalmente prodotta dall'organismo umano, rappresenta una buona alternativa all'antibiotico per il trattamento di una cistite non grave. Il suo effetto principale, e molto prezioso per il tuo corpo, è quello di ripristinare la funzione protettiva delle cellule che ricoprono la vescica, e che normalmente vengono alterate dalla comparsa di questo disturbo, spianando la strada ai batteri. Assumendo l'acido ialuronico per via intravescicale o per via orale, è possibile ridurre l'infiammazione e quindi alleviare i sintomi, oltre a diminuire il rischio di recidive.

Uva ursina

L'uva ursina è una pianta selvatica officinale dalle bacche rosse e non c'entra nulla con il frutto della vite. La trovi soprattutto in erboristeria e puoi acquistarla da sola oppure già trasformata in tisane, gocce o capsule. Spesso è già in abbinamento con il mirtillo rosso. Questa pianta ha un'azione disinfettante e rende meno acida l'urina.

Mirtillo rosso

Ricco di vitamina C e in grado di abbassare il pH dell'urina, il succo di mirtillo rosso rende la vita difficile ai batteri. Ha proprietà antinfiammatorie e ne bastano due bicchieri al giorno per diventare un rimedio efficace. Se invece riesci a reperire il succo puro, puoi diluirne 25 millilitri in mezzo litro d'acqua. In erboristeria invece trovi tisane e integratori pensati proprio contro le infiammazioni alle vie urinarie.

Tisana alla malva

La malva ha proprietà calmanti che attenueranno il bruciore e i dolori al basso ventre. Nello stesso tempo, le sue proprietà antinfiammatorie favoriranno una guarigione più rapida. Non solo, ma il valore aggiunto di questa pianta è che agisce anche a livello dell'intestino. Le mucillagini che contiene infatti rimangono integre e si trasformano in gel, dopo aver inglobato i liquidi. In questo modo, facilitano anche l'espulsione di batteri e tossine.

Puoi trovare in commercio tisane di malva già pronte, oppure prepararne una tu. Puoi utilizzare sia i fiori che le foglie e metterli a bollire per una decina di minuti in acqua bollente. Bevine circa due tazze al giorno, soprattutto durante la fase più acuta, e il sollievo sarà immediato.

Calendula

Viene spesso abbinata alla malva oppure all'erica, ma anche da sola la calendula ha buone proprietà antimicrobiche. Puoi utilizzarla sia come infuso che come impacco e metterla direttamente sulla zona infetta. Le sue proprietà idratanti e drenanti ti aiuteranno a espellere più velocemente i batteri, mentre i suoi effetti lenitivi e calmanti sono ottimi per il bruciore, specialmente se la usi direttamente per i lavaggi intimi.

Bicarbonato

Quest'ultimo rimedio non ti farà impazzire. Bere del bicarbonato è probabilmente l'ultima cosa che vorresti fare. Però un tentativo lo merita, perché ne basta un cucchiaino in un bicchiere d'acqua per quattro o cinque volte al giorno per avvertire subito sollievo. Renderà l'urina meno acida, così sentirai meno male quando andrai in bagno e i batteri se ne andranno più velocemente.

Per ottenere un sapore un po' più gradevole puoi aggiungere del succo di limone o di pompelmo. Il primo aiuta anche ad attenuare le perdite di sangue in caso di cistite emorragica, mentre il secondo è un antibiotico naturale indicato contro funghi, batteri e parassiti. In erboristeria trovi anche l'estratto di semi di pompelmo che è ancora più efficace.

Prevenzione

Se vuoi prevenire la cistite, per prima cosa cerca di bere molta acqua perché riduce la carica batterica per diluizione. Anche l'alimentazione ha un suo peso: preferisci cereali integrali a quelli raffinati, porta in tavola frutta e verdura, in particolare insalate verdi, cetrioli, zucca, sedano e mirtilli rossi.

Come anticipato, puoi assumere anche il D-mannosio a scopo preventivo, per evitare l'insorgere della cistite o di recidive, qualora tu l'abbia già avuta. Questo zucchero infatti si lega alle zampette dei batteri impedendogli di attaccarsi alle pareti vescicali: se non aderiscono ad essa, i batteri non possono scatenare l'infiammazione.

Attenzione sempre all'igiene intima, meglio non esagerare con l'utilizzo del detergente intimo, perchè alla lunga può mettere a rischio la sopravvivenza della flora batterica benefica, per intenderci quella che ti protegge. Infine, una buona funzionalità dell'intestino riduce le possibilità di contrarre la cistite e in questo caso l'assunzione di fermenti lattici e una dieta ricca di fibre aiutano. Non indossare pantaloni o indumenti intimi troppo stretti per evitare di irritare le mucose delicate, perché questo potrebbe spianare la strada per l'attacco dei batteri.

Il parere dell'esperto

Abbiamo sentito sull'argomento la Dottoressa Mara Costa, Poliambulatorio Buongiorno Dottoressa (Milano):

"La cistite è causata da batteri già presenti nel nostro organismo che, emigrando nella vescica, possono causare un'infiammazione. Se la cistite è un episodio sporadico si può combattere bevendo molta acqua, evitando del tutto bevande zuccherine come i succhi di frutta, e seguendo un'alimentazione in genere con pochi zuccheri. Anche la prevenzione è fondamentale, esistono per esempio integratori alimentari specifici a base di mirtilli rossi per proteggersi da questa infiammazione. Prima di prendere un antibiotico è meglio parlare con il proprio medico per fare un esame specifico delle urine. Se la questione si ripresenta nel tempo meglio rivolgersi allo specialista, in questo caso, un urologo".

Fonti| Istituto Auxologico Italiano; Humanitas

(Scritto da Gaia Cortese il 26-10-2018
Modificato da Alessandro Bai il 12-10-2021)

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