Combattere i pidocchi? Cominciamo dal buon senso: ecco come comportarti in caso di pediculosi

Niente allarmismi. C’è un caso di pediculosi nella tua scuola? La prima cosa da fare è controllare il tuo bambino e, in caso di infestazione di questi parassiti, intervenire con buon senso e con i trattamenti più appropriati.
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Gaia Cortese 19 Gennaio 2021
* ultima modifica il 28/01/2021

È forse l’unica comunicazione che non arriva via What’sApp sul gruppo delle mamme della classe. Sì, perché comunicare un “caso di pidocchi” è un po’ come ammettere pubblicamente di essere i più probabili untori. Insomma, una mossa "avventata" che porta a mettersi al centro della gogna, e sappiamo quanto possano essere tremende le mamme.

La comunicazione di un caso di pediculosi nella classe o nella scuola quindi arriva sempre da parte della segreteria, e causa non poco panico, soprattutto tra le mamme di bambine con capelli ricci e lunghi (quella, è la fine proprio).

A questo punto quello che dovrebbe scattare è il buon senso. Nessuna caccia all’untore, ma una buona dose di consapevolezza e soprattutto di praticità. Ecco quello che andrebbe fatto.

Informa la scuola

La prima cosa da fare, se il tuo bambino si è preso i pidocchi, dovrebbe essere quella di informare il personale della scuola. È l’unico modo per evitare che altri bambini se li prendano e siano loro stessi vettori per la trasmissione della pediculosi. Informa anche amici e parenti, se li avete incontrati negli ultimi giorni.

Controlla i capelli

I pidocchi si trasmettono da testa a testa oppure condividendo pettini, cappelli e sciarpe. Prima di essere sicuri di averli sconfitti totalmente, dovrai controllare con attenzione e periodicamente la testa del tuo bambino.

Scegli un prodotto specifico

Una soluzione di acqua e aceto in parti uguali facilita la rimozione delle lendini, vale a dire le uova deposte dai pidocchi sulla testa. In alternativa, rivolgiti in farmacia per un prodotto specifico. Esistono shampoo a base di oli essenziali che eliminano pidocchi e lendini e riducono il rischio di nuove infestazioni, come prodotti che contengono piretrine naturali, ossia insetticidi di origine naturale.

Ricordati che la maggior parte dei trattamenti richiede una seconda applicazione dopo circa 7 giorni, in modo da uccidere qualsiasi pidocchio rimasto vivo durante il trattamento iniziale. I pidocchi, infatti, hanno un ciclo riproduttivo di 7-10 giorni e bisogna tenerne conto.

Rimuovi le lendini manualmente

Ogni giorno dovrai dedicarti a una supervisione del cuoio capelluto e a passare per almeno una settimana (dopo il trattamento con un prodotto specifico anti pidocchi) un pettinino di metallo a denti stretti tra i capelli, in un’operazione che non si allontana troppo dal grooming dei macachi indonesiani, quando trascorrono il loro tempo a  spulciarsi a vicenda.

Per essere all'altezza dei macachi, devi fare così. Suddividi i capelli in ciocche e, partendo dal cuoio capelluto, fai scorrere il pettine dalle radici fino alla fine della ciocca. Risciacqua poi il pettine in una ciotola di acqua calda, a cui avrai aggiunto anche del sapone: in questo modo uccidi sia i pidocchi sia le uova.

Ripeti l'operazione finché non hai completato tutta la testa. Ogni volta ricordati di sterilizzare il pettinino mettendolo in un piatto di acqua molto calda.

Lava pettini e spazzole con acqua a 60°

Allo stesso modo, per igienizzare pettini, spazzole e fermagli per capelli immergili in acqua molto calda per circa 15 minuti. Il pidocchio è molto sensibile al calore

Non occorre disinfestare la casa

Scoperti i pidocchi, non occorre rivolgersi ad un’impresa di disinfestazione, i pidocchi, infatti, vivono solo sulla testa dell’uomo. Fai attenzione solo ai capi di abbigliamento indossati dal bambino (cappelli e sciarpe in particolar modo, ma anche i peluche con cui il tuo bambino dorme la notte): un lavaggio in lavatrice è quello che può metterti più tranquilla.

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