È forse l’unica comunicazione che non arriva via What’sApp sul gruppo delle mamme della classe. Sì, perché comunicare un “caso di pidocchi” è un po’ come ammettere pubblicamente di essere i più probabili untori. Insomma, una mossa "avventata" che porta a mettersi al centro della gogna, e sappiamo quanto possano essere tremende le mamme.
La comunicazione di un caso di pediculosi nella classe o nella scuola quindi arriva sempre da parte della segreteria, e causa non poco panico, soprattutto tra le mamme di bambine con capelli ricci e lunghi (quella, è la fine proprio).
A questo punto quello che dovrebbe scattare è il buon senso. Nessuna caccia all’untore, ma una buona dose di consapevolezza e soprattutto di praticità. Ecco quello che andrebbe fatto.
La prima cosa da fare, se il tuo bambino si è preso i pidocchi, dovrebbe essere quella di informare il personale della scuola. È l’unico modo per evitare che altri bambini se li prendano e siano loro stessi vettori per la trasmissione della pediculosi. Informa anche amici e parenti, se li avete incontrati negli ultimi giorni.
I pidocchi si trasmettono da testa a testa oppure condividendo pettini, cappelli e sciarpe. Prima di essere sicuri di averli sconfitti totalmente, dovrai controllare con attenzione e periodicamente la testa del tuo bambino.
Una soluzione di acqua e aceto in parti uguali facilita la rimozione delle lendini, vale a dire le uova deposte dai pidocchi sulla testa. In alternativa, rivolgiti in farmacia per un prodotto specifico. Esistono shampoo a base di oli essenziali che eliminano pidocchi e lendini e riducono il rischio di nuove infestazioni, come prodotti che contengono piretrine naturali, ossia insetticidi di origine naturale.
Ricordati che la maggior parte dei trattamenti richiede una seconda applicazione dopo circa 7 giorni, in modo da uccidere qualsiasi pidocchio rimasto vivo durante il trattamento iniziale. I pidocchi, infatti, hanno un ciclo riproduttivo di 7-10 giorni e bisogna tenerne conto.
Ogni giorno dovrai dedicarti a una supervisione del cuoio capelluto e a passare per almeno una settimana (dopo il trattamento con un prodotto specifico anti pidocchi) un pettinino di metallo a denti stretti tra i capelli, in un’operazione che non si allontana troppo dal grooming dei macachi indonesiani, quando trascorrono il loro tempo a spulciarsi a vicenda.
Per essere all'altezza dei macachi, devi fare così. Suddividi i capelli in ciocche e, partendo dal cuoio capelluto, fai scorrere il pettine dalle radici fino alla fine della ciocca. Risciacqua poi il pettine in una ciotola di acqua calda, a cui avrai aggiunto anche del sapone: in questo modo uccidi sia i pidocchi sia le uova.
Ripeti l'operazione finché non hai completato tutta la testa. Ogni volta ricordati di sterilizzare il pettinino mettendolo in un piatto di acqua molto calda.
Allo stesso modo, per igienizzare pettini, spazzole e fermagli per capelli immergili in acqua molto calda per circa 15 minuti. Il pidocchio è molto sensibile al calore
Scoperti i pidocchi, non occorre rivolgersi ad un’impresa di disinfestazione, i pidocchi, infatti, vivono solo sulla testa dell’uomo. Fai attenzione solo ai capi di abbigliamento indossati dal bambino (cappelli e sciarpe in particolar modo, ma anche i peluche con cui il tuo bambino dorme la notte): un lavaggio in lavatrice è quello che può metterti più tranquilla.