Come aumentare le difese immunitarie nei bambini

Dormire il tempo necessario, mangiare in modo vario ed equilibrato, stare all’aria aperta e all’occorrenza non farsi mancare alcuni germi “buoni”. Ecco cinque buone pratiche per aumentare le difese immunitarie del tuo bambino.
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Gaia Cortese 25 Febbraio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020
In collaborazione con Dott. Massimo Luca Castellazzi Medico chirurgo, specialista in pediatria presso l'Ospedale Città di Sesto San Giovanni

Non bastano gli spinaci per diventare più forti. Per aumentare le difese immunitarie di un bambino ci vuole ben altro. Si sa, i bambini si ammalano per il fatto che il loro sistema immunitario è in fase di sviluppo. Dopo aver infatti ricevuto un’immunità naturale passiva grazie agli anticorpi (immunoglobine G o igG) ricevuti dalla mamma durante la gestazione, il neonato inizia a produrre le sue igG in relazione ai germi con cui viene in contatto: all’età di 6 mesi, infatti, le immunoglobine acquisite passivamente dalla madre possono considerarsi ormai esaurite. Il processo che si verifica in questo momento è noto come immunità attiva, o acquisita, ossia l’immunità che il corpo del bambino sviluppa in relazione all’esposizione di virus e batteri.

Purtroppo nella prima infanzia il sistema immunitario del bambino deve creare delle difese efficaci contro l'insorgenza di eventuali patologie e dalle più frequenti malattie da raffreddamento (raffreddori, laringiti, faringiti, tracheiti, mal di gola, tosse, influenza e febbre), quest’ultime dovute per lo più alla continua frequentazione di contesti sociali a contatto con altri (asili nido, scuole, palestre), dove gli agenti patogeni sono presenti in quantità massiccia.

Se il primo consiglio del pediatra, in genere, è quello di allontanare temporaneamente i bambini da contesti sociali che possano mettere a rischio la salute del bambino, ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutare il sistema immunitario a difendersi meglio.

Dormire bene

Tra i 3 e i 5 anni di età, i bambini dovrebbero dormire almeno 10 o 12 ore, per poi gradualmente diminuire le ore dedicate al sonno mano a mano che crescono. Il sonno nei bambini è fondamentale perché non solo è in grado di rafforzare il sistema immunitario, ma favorisce anche lo sviluppo cerebrale, consolida la memoria e tutto ciò che il piccolo apprende durante il giorno, e stimola la secrezione dell’ormone della crescita. Inoltre, un buon sonno permette all'organismo di "rallentare" e al cervello di ripulirsi dalle tossine accumulate durante la veglia.

Alimentazione varia ed equilibrata

I bambini devono poi seguire una dieta varia ed equilibrata, vale a dire ricca di frutta e verdura per garantire un buon apporto di vitamine e sali minerali. In particolare la vitamina C è fondamentale per prevenire le infezioni, così come la vitamina D (quella che l'organismo assimila al meglio se si trascorre sufficiente tempo esposti al sole).

Lavarsi le mani

Non ci stancheremo mai di dirlo: lavarsi le mani è la prima forma di prevenzione da infezioni provocate da germi e batteri. Il Ministero della Salute dedica una pagina del proprio sito proprio alla salute delle mani, indicandone alcune semplici regole per un efficace e igienico lavaggio. E attenzione: non servono gel igienizzanti o detergenti antibatterici, i comuni saponi vanno benissimo.

Stare all’aria aperta (e fare scorta di vitamina D)

Trascorrere qualche ora all'aria aperta per un bambino è, senza dubbio, un modo efficace per stare in buona salute. Non solo perché gli permette di muoversi e giocare come richiesto dalla sua età, ma anche perché gli consente di fare scorta di vitamina D, indispensabile per la sua funzione nel regolare la risposta agli agenti infettivi.

Attenzione però ai mesi invernali: in questo periodo dell'anno, infatti, non è detto che si riesca a raggiungere un dosaggio sufficiente di vitamina D. È quindi possibile che il pediatra consigli un integratore di questa vitamina da assumere secondo le indicazioni del prodotto. Meglio poi evitare sempre il fai da te per escludere la possibilità di un sovradosaggio che può portare anche ad un’intossicazione.

Assumere probiotici

In alcuni casi le difese immunitarie possono essere aiutate anche dall'assunzione dei probiotici, germi "buoni" che compongono la flora batterica intestinale e che si rivelano molto efficaci nel caso di infezioni gastrointestinali. In genere, i probiotici vengono prescritti a cicli, prima di affrontare la stagione invernale, quella piu critica per quanto riguarda malanni e infezioni. Vale la pena però ricordare che assumere probiotici non garantisce un'immunità da superoe, ma piuttosto significa che un'infezione su dieci possa essere evitata, o che si possa ridurre di un giorno o due la durata della malattia.

Il parere dell'esperto

Abbiamo sentito sull'argomento il Dottor Massimo Luca Castellazzi, medico chirurgo, specialista in pediatria presso l'Ospedale Città di Sesto San Giovanni: "Un bambino che si ammala spesso, in particolare prima dei 5 anni di vita, è una problematica molto frequente in età pediatrica e una delle domande che spesso viene rivolta ai pediatri è:“Esiste un modo per aumentare le difese immunitarie di mio figlio?”. Una volta escluso, grazie a una valutazione pediatrica, l’assenza di campanelli d’allarme di un deficit immunitario sottostante, esistono dei piccoli accorgimenti che possono aiutare il vostro bambino ad affrontare al meglio la ripresa della vita sociale dopo un’infezione.

Innanzitutto è importante, non forzare i tempi di convalescenza dopo un’infezione. Spesso capita che, per motivi organizzativi e la vita frenetica dei nostri giorni, il bambino venga rimandato a scuola non appena si percepiscono iniziali miglioramenti (come tossire meno o avere solo qualche linea di febbre) e che subito dopo si ammali nuovamente. Infatti, il sistema immunitario dopo un’infezione risulta indebolito e ha bisogno di almeno una decina di giorni per rimettersi in forma, e il rientro precoce a scuola o al nido potrebbe favorire il riammalarsi del bambino.

E’ importante aerare bene i locali e bisogna evitare l’esposizione al fumo passivo, importanti fattori di rischio per le infezioni respiratorie. Due aspetti che possono incidere in maniera significativa sul sistema immunitario sono rappresentati dal sonno, che deve essere regolare e di durata adeguata all’età del bambino, e una sana e variegata alimentazione, ricca di frutta e verdura. Inoltre è dimostrato che l’allattamento al seno esclusivo nei primi sei mesi di vita riduce il rischio di infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini.

Passare più tempo all’aperto è importante, in quanto l’esposizione al sole aiuta a fissare la vitamina D, che secondo recenti studi gioca un ruolo significativo nella prevenzione delle infezioni. In inverno però, quando si passa meno tempo all’aperto, questo può non essere sufficiente a raggiungere livelli ottimali di questa vitamina e, in tal caso, su consiglio del vostro pediatra, può essere utile l’integrazione con la vitamina D.

Anche l’attività sportiva è importante per favorire lo sviluppo del sistema immunitario. Recenti studi dimostrano che l’attività sportiva moderata e svolta regolarmente, potenzia la capacità di contrastare l’insorgenza delle infezioni.

Infine ci sono gli immunomodulanti o immunostimolanti, sostanze di origine batterica oppure prodotti per sintesi chimica, che hanno un'azione più generale di stimolazione del sistema immunitario e che vengono spesso indicati per la prevenzione delle infezioni respiratorie. Questi prodotti vengono prescritti a cicli per la stagione critica. Il pediatra vi potrà dare maggiori informazioni sul prodotto più adeguato al vostro bambino. Ricordatevi sempre però di non aspettarvi miracoli!".

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.