Come avviene l’intervento di cataratta e quali sono i rischi

L’intervento chirurgico di cataratta è l’unico modo per risolvere completamente il disagio e recuperare la propria capacità visiva. E’ una procedura mini-invasiva, che si effettua in ambulatorio con l’anestesia locale. E’ importante valutare con il medico la storia clinica e la reale necessità prima dell’esecuzione.
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Valentina Rorato 13 Maggio 2021
* ultima modifica il 13/05/2021

L’intervento di cataratta è considerato un’operazione di routine e serve per rimuovere e sostituire la lente opaca all'interno dell'occhio con una artificiale. Come si procede e quali sono gli eventuali rischi?

Che cos’è

L’intervento di cataratta è una procedura per rimuovere la lente dell'occhio e, nella maggior parte dei casi, sostituirla con una lente artificiale. Quando subentra la cataratta, il cristallino (un piccolo disco trasparente), che dovrebbe essere chiaro, diventa opaco, condizionando la tua capacità di vedere nitidamente. Per risolvere il problema, bisogna intervenire chirurgicamente, con una procedure che viene eseguita da un oculista (oftalmologo) in ambulatorio, il che significa che non devi rimanere in ospedale dopo l'intervento. La chirurgia della cataratta è molto comune ed è generalmente una procedura sicura.

Perché si fa

Parti dal presupposto che non è un intervento obbligatorio. Se hai la cataratta, sei tu – dopo il consulto medico – che devi decidere se operarti oppure convivere con questo disturbo. Purtroppo, la capacità visiva tende a peggiorare lentamente e in modo progressivo e la sostituzione del cristallino è l’unica strada per tornare a vederci bene.

Si consiglia l’intervento se hai difficoltà a svolgere le normali attività, ma anche se la tua cataratta interferisce con il trattamento di un altro problema agli occhi. Per esempio, il medico fatica a vedere il retro dell’occhio e monitorare la degenerazione maculare legata all'età o la retinopatia diabetica. Detto ciò puoi prenderti tutto il tempo che desideri per scegliere che cosa sia meglio per la tua salute.

I rischi

La chirurgia della cataratta è un intervento sicuro e molto comune, ma non è privo di rischi, anche se sono abbastanza rari. Normalmente le complicanze possono essere più comuni se esiste una patologia pregressa o una grave condizione medica. È quindi bene valutare la storia clinica prima di prendere una decisione. Potresti incorrere in:

  • Infiammazione
  • Infezione
  • Sanguinamento
  • Rigonfiamento
  • Palpebra cadente
  • Dislocazione del cristallino artificiale
  • Distacco della retina
  • Glaucoma
  • Cataratta secondaria
  • Perdita della vista

La procedura

La procedura dell’intervento è semplice e di solito richiede dai 30 ai 45 minuti, per occhio. Si effettua in ambulatorio con anestesia locale. Durante l'operazione, il chirurgo eseguirà un piccolo taglio nell'occhio per rimuovere la lente opaca e sostituirla con una di plastica trasparente, ovvero una lente intraoculare (IOL – IntraOcular Lens) anche nota come cristallino artificiale.

Se hai la cataratta in entrambi gli occhi, può essere raccomandato di trattare entrambi gli occhi lo stesso giorno. Questa procedura è nota come chirurgia della cataratta bilaterale sequenziale immediata. È generalmente consigliata solo alle persone che hanno un basso rischio di complicanze. In caso contrario, la chirurgia viene eseguita a distanza di 6-12 settimane per consentire il recupero un occhio alla volta.

L’intervento può essere eseguito con diverse tecniche:

  • Facoemulsificazione e Inserimento della IOL (la tecnica più tradizionale)
  • Frammentazione del cristallino con facoemulsificazione
  • Laser a Femtosecondi o Femtolaser (la tecnica più recente)

Come prepararsi all’intervento

L’intervento è veloce, ma è richiesta comunque una preparazione che consiste nel non mangiare o bere nulla nelle 12 ore prima. Il medico può anche consigliarti di interrompere temporaneamente l'assunzione di farmaci che potrebbero aumentare il rischio di sanguinamento durante la procedura.

Circa una settimana prima dell'intervento, dovrai fare degli esami, come un test ecografico per misurare le dimensioni e la forma dei tuoi occhi. Ciò aiuta a determinare il giusto tipo di impianto della lente.

Lenti intraoculari

Le lenti che sostituiscono il cristallino sono lenti intraoculari realizzate in plastica, acrilico o silicone. Alcune IOL bloccano la luce ultravioletta. Ne esistono di diversi tipi:

  • Monofocale a fuoco fisso. Questo tipo di lente ha una singola forza di messa a fuoco per la visione a distanza. La lettura generalmente richiederà l'uso di occhiali da lettura.
  • Monofocale con messa a fuoco accomodante. Sebbene queste lenti abbiano una sola forza di messa a fuoco, possono rispondere ai movimenti dei muscoli oculari e spostare la messa a fuoco su oggetti vicini o distanti.
  • Multifocale. Queste lenti sono simili agli occhiali con lenti bifocali o progressive. Diverse aree della lente hanno diversi punti di messa a fuoco, consentendo una visione da vicino, media e lontana.
  • Correzione dell'astigmatismo (torico). Se hai un astigmatismo significativo, una lente torica può aiutarti a correggere la tua vista.

Convalescenza e recupero

Dopo l’intervento c’è una fase di convalescenza, durante cui il tuo occhio deve ovviamente guarire. La  vista dovrebbe  migliorare in pochi giorni e i colori sembreranno più luminosi. È normale avere prurito e un po’ di disagio. Resisti, non grattare e semmai parlane con il medico, che potrebbe farti coprire l’occhio con una benda o prescriverti dei colliri o altri farmaci per prevenire l'infezione, ridurre l'infiammazione e controllare la pressione oculare. Questi fastidi dovrebbero essere superati in un paio di giorni, mentre la guarigione completa avviene in circa 8 settimane.

In questo periodo di recupero dovresti proteggere gli occhi dalla luce, dall’acqua mentre ti lavi (non andare in piscina o al mare). Evita anche le attività faticose, la polvere e lo sport, soprattutto se sei solito fare allenamenti intensivi.

Fonte | Humanitas

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