Come funziona il Clostebol e perché è considerato doping

Il Clostebol è uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone che ha un largo utilizzo in medicina per il trattamento di ferite e lesioni della pelle. Può anche stimolare la ricrescita delle cellule e delle proteine, determinando così un aumento della massa muscolare e dunque anche della forza di un individuo, ed è anche in grado di favorire l’ossigenazione del sangue: di fatto, quindi, migliora le prestazioni.
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Kevin Ben Alì Zinati 21 Agosto 2024
* ultima modifica il 21/08/2024

Quando senti parlare di Clostebol devi pensare a uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone largamente utilizzato in medicina per prevenire e contrastare la perdita di massa muscolare ma in ambito oftalmologico così come in dermatologia, nel trattamento di ferite e lesioni della pelle.

Questa sostanza, tuttavia, è nota anche per le sua capacità di migliorare le prestazioni fisiche: una caratteristica che nel tempo non è sfuggita all’occhio vigile delle federazioni internazionali antidoping che ne hanno successivamente vietato l’impiego.

Il Clostebol, infatti, rientra tra le cosiddette sostanze dopanti e dunque proibite nello sportivo agonistico. In passato, aveva trovato spazio proprio come sostanza dopante tra le fila degli atleti della Repubblica Democratica Tedesca (DDR).

Cos’è

Noto come 4-cloro-testosterone, il Clostebol è uno steroide anabolizzante androgeno (AAS) derivato dal testosterone e sviluppato in laboratorio per sfruttare le proprietà anabolizzanti del testosterone stesso, riducendo al contempo gli effetti androgeni indesiderati.

È per questo motivo che ha trovato largo utilizzo in ambito medico per trattare diverse condizioni legate allo sviluppo. Una, per esempio, è la perdita di massa muscolare.

Il Clostebol favorisce infatti la ricrescita delle cellule, quelle muscolari e non solo, e nei pazienti colpiti da malattie croniche o debilitanti contribuisce dunque a contrastare e prevenire la perdita di massa muscolare.

Aumentando la sintesi delle proteine, questa sostanza facilita poi il recupero e rinforzo della massa ma aiuta a contrastare anche la carenza di androgeni negli individui di sesso maschile e disturbi come la pubertà ritardata.

Il Clostebol, inoltre, è anche contenuto in alcuni prodotti cicatrizzanti come creme e spray utilizzate per il trattamento rapido di ferite, abrasioni, ustioni, lesioni cutanee e altre condizioni dermatologiche come irritazioni, arrossamenti, screpolature e piaghe da decubito. Tieni a mente, poi che si tratta di una sostanza altamente assorbibile dall'organismo.

Perché è considerato doping

Volendo, potresti acquistare questi farmaci a base di Clostebol direttamente in farmacia, senza dover richiedere una prescrizione medica.

Sulla scatola però noteresti la dicitura “Doping” e nel foglietto illustrativo troveresti scritto che per chi svolge attività sportiva l’uso di quel farmaco costituisce doping e può determinare positività ai test antidoping.

Accanto agli utilizzi medici e legittimi, infatti, il Clostebol ha anche una lunghissima storia come sostanza dopante in ambito sportivo.

Stimolando la sintesi delle proteine, il Clostebol favorisce appunto l’aumento della massa muscolare determinando dunque in un individuo un aumento di forza e potenza migliorandone quindi le prestazioni.

Stimolando la produzione di globuli rossi, favorisce poi l’ossigenazione del sangue e dunque dei muscoli. Questo offre un altro grosso vantaggio perché permette di accorciare i tempi di recupero necessari ai muscoli per riprendersi dopo uno sforzo come un allenamento intenso o una gara e, allo stesso tempo, di affrontare sforzi prolungati con una capacitò di resistenza maggiore.

È per questo motivo che la World Anti-Doping Agency (WADA) e altre organizzazioni sportive internazionali hanno incluso il Clostebol nella lista delle sostanze proibite.

Fonti | Wada; ITIA

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.