Come funziona il laser contro l’atrofia vaginale

La menopausa è un periodo molto complesso e uno dei sintomi più fastidiosi è l’atrofia vaginale. Se non puoi assumere terapie ormonali, esiste un laser, un trattamento non invasivo, che può dare buoni risultati.
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Valentina Rorato 28 Dicembre 2021
* ultima modifica il 31/12/2021

L’atrofia vaginale è uno dei tanti disturbi che possono manifestarsi con la menopausa. Per contrastare questo problema è possibile sottoporsi a sedute di laser, che servono a stimolare il collagene. Come funziona e quali sono i rischi?

Che cos’è

Il laser vaginale è un trattamento per alleviare i sintomi che si riscontrano dopo la menopausa. Un basso livello di estrogeni può, infatti, causare secchezza e infiammazione vaginale, dolore durante il rapporto e sintomi urinari. Il laser CO2 (anidride carbonica) è stato utilizzato per molti anni in altre aree della medicina, in particolare per il trattamento di alcune condizioni della pelle, anomalie cervicali precancerose e verruche genitali.  Oggi, invece, è una valida alternativa anche per quelle signore che soffrono di atrofia vaginale e il merito è soprattutto di una nuova tecnologia, definita DOT Therapy – Monnalisa Touch, considerato un'opzione di trattamento non invasiva. Non è una procedura cosmetica, né ha lo scopo di agire come "ringiovanimento vaginale".

Come funziona

La terapia prevede prima l’applicazione di una crema anestetica locale, poi si inserisce una sonda nella vagina, proprio come si fa durante l’ecografia. A questo punto dei fasci di luce penetrano nel tessuto provocando “lesioni” dovute al calore. Questo meccanismo provoca la produzione di collagene mentre il tessuto si rigenera. Per avere dei buoni risultati, bisogna sottoporsi a più sedute a distanza di alcune settimane: generalmente si consigliano 3 o 4 sessioni laser a circa 6 settimane di distanza.  La stimolazione è immediata e già dopo il primo trattamento si riscontrano importanti miglioramenti.

Chi può farlo

Il trattamento non chirurgico è l'ideale per le donne in premenopausa e in post-menopausa, nonché per le donne con cancro al seno che soffrono di secchezza vaginale a seguito di chemioterapia o terapia ormonale, che possono influenzare la produzione di estrogeni.

Controindicazioni

La terapia laser è considerata sicura, ma ha ovviamente delle piccole controindicazioni e degli effetti collaterali.  La maggior parte delle donne avverte dolore o disagio generale dopo la procedura, ma è in grado di muoversi da sola subito dopo il trattamento. Le donne possono riprendere le normali attività entro due giorni, anche se dovrebbero evitare l'attività sessuale per cinque-sette giorni. Nel caso del laser Monnalisa, il trattamento è indolore e la sensazione percepita è di una piccola vibrazione.

Ci sono poi delle potenziali complicazioni come cicatrici, infezioni, dolore e sensazione sessuale alterata. Questo è un trattamento relativamente nuovo e finora, non sufficienti studi di follow-up a lungo termine.

Fonte | IEO

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