Si parla di lingua bianca o bianchissima quando la lingua appare rivestita da una patina bianca. È una condizione che puoi osservare a occhio nudo e spesso è accompagnata da alitosi, irritazione ed è decisamente poco attraente. Ti devi preoccupare? Di solito è un problema innocuo e temporaneo, ma vediamo insieme quali sono le cause scatenanti.
Se hai notato che anche la tua lingua è bianca potresti essere preoccupato. Nella maggior parte dei casi non è grave. Può accadere che sia rivestita di una patina bianca o avere solo delle macchie più chiare, così come potresti anche notare un cattivo sapore, alitosi o arrossamento. La lingua bianca a volte si verifica insieme a un sintomo correlato chiamato lingua pelosa. In realtà, non sono peli, ma quelle che vedi in rilievo sono piccole protuberanze che contengono le tue papille gustative. Questo piccolo disturbo potrebbe manifestarsi a seguito di una cattiva igiene e di solito scompare in poche settimane. Ovviamente se il problema permane più a lungo, è meglio consultare un medico.
La lingua bianchissima molto spesso è causata da un problema di igiene orale. Batteri, funghi, sporco, cibo e cellule morte possono rimanere intrappolati tra le papille ingrossate. Questi detriti raccolti sono ciò che rendono la tua lingua bianca. Le cause quindi potrebbero essere:
Nei bambini può capitare spesso di notare la presenza di lingua bianca. Le cause possono essere diverse, alcune anche facilmente risolvibili o destinate a rientrare in poco tempo. Ad esempio questa manifestazione può dipendere da un'affezione respiratoria, come può essere un comune raffreddore, o anche da una scarsa igiene orale.
Se la patina bianca ha però una consistenza simile alla ricotta è probabile che la causa sia la presenza del mughetto (o candidosi orale). Si tratta di un'infezione provocata dal fungo Candida albicans che si sviluppa sulle mucose del cavo orale.
Il mughetto è caratterizzato dalla comparsa di placche biancastre, lattescenti, puntiformi, a forma di lenticchia o che si fondono tra loro. Le sedi comunemente colpite sono il dorso della lingua e meno spesso il palato.
Il mughetto può manifestarsi con bruciore orale, a volte così intenso da rendere difficile anche il consumo di cibo o la percezione dei sapori. A volte l'infezione è estesa anche alla gola e all'esofago e questo può causare difficoltà di deglutizione.
I neonati possono manifestare il fastidio (o dolore) provocato dal mughetto con crisi di pianto e irritabilità. I bambini possono anche diventare inappetenti per via di questo dolore. "Se le placche del mughetto vengono rimosse, rivelano un intenso arrossamento delle mucose, che in alcuni casi possono anche sanguinare", spiega l'Ospedale Bambino Gesù di Roma.
La lingua a fragola
Cosa diversa rispetto alla lingua bianca è la cosiddetta "lingua a fragola". Con questa espressione "si intende una lingua rossa con dei “semini”. Le piccole protuberanze filiformi (papille) sulla lingua si attenuano o svaniscono e ne rimangono di fungiformi, simili ai semi di una fragola", spiega il manuale Msd. La lingua a fragola può essere il primo segno di scarlattina.
Come è stato anticipato, la tua lingua bianchissima è un sintomo di una condizione patologica, alimentare o di scarse igiene e può essere accompagnata anche da altri piccoli problemi:
È molto difficile parlare di cure per la lingua bianchissima, perché questa condizione se è fine a se stessa non ha bisogno di niente, si risolve da sola. Potresti aiutarti lavandoti meglio i denti e strofinando la lingua delicatamente con uno spazzolino, per rimuovere le impurità. Le terapie di solito sono riservate alle condizioni patologiche. A seconda della causa, il medico potrebbe prescriverti dei collutori, dei farmaci antifungini o una terapia a base di penicillina. È poi importante fare attenzione allo stile di vita: smettere di fumare, ridurre l’alcol e magiare più frutta e verdura.
Prevenire la lingua bianca nella maggior parte dei casi è possibile. Che cosa puoi fare?
Fonte | Humanitas, Manuale Msd, Ospedale pediatrico Bambino Gesù
Scritto da Valentina Rorato il 19 ottobre 2020
modificato da Maria Teresa il 13 aprile 2023