Come si manifesta un eritema e quando dovresti rivolgerti a un medico

L’eritema può essere l’effetto collaterale di una giornata passata al sole senza la dovuta protezione o il sintomo di una malattia infettiva o dermatologica. Nella maggior parte dei casi, non è nulla di grave, anche se prurito, pizzicore e calore possono rendere questo disturbo molto fastidioso.
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Kevin Ben Alì Zinati 18 Settembre 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Un arrossamento della pelle è spesso definito eritema e tende a comparire e a scomparire con la pressione delle dita. Può essere causato da sole, da un forte stress o da un’allergia. Potrebbe essere anche il sintomo di una malattia, come quelle esantematiche dei bambini.

Che cos'è l’eritema

L’eritema è una reazione cutanea, caratterizzata da un forte rossore. Se hai la pelle molto chiara, sai bene che l’esposizione al sole senza un’adeguata protezione solare non solo ti mette a rischio scottatura, ma può provocarti un fastidioso eritema. È quello sfogo, con macchie estese rosse, che se premi con le punta delle dita svanisce. Può anche insorgere a seguito di una forte emozione, per esempio la tensione prima di un esame o l’agitazione che ti può cogliere quando devi parlare davanti a un pubblico: decolleté e guance paonazze sono il sintomo fisico del tuo stress.

Come si presenta un eritema cutaneo

Il sintomo dell’eritema per eccellenza è il rossore, che può essere diffuso o a macchie. Inoltre, potrebbe essere accompagnato anche da:

  • prurito
  • bruciore o pizzicore
  • desquamazione cutanea
  • febbre
  • sensazione di calore
  • vertigini
  • nausea

Tipi di eritema

L'eritema può essere limitato a una specifica area o diffuso in più distretti del corpo, soprattutto se è una reazione allergica. Come puoi capire, esistono diversi tipi di eritema in base alla causa.

Eritema comune

Il più noto è l'eritema solare, spesso è lo stadio che precede una scottatura e può essere accompagnato da prurito, edema, bruciore e febbre.

Eritema multiforme

Questa forma di eritema è causata dal virus dell’herpes simplex o dalla somministrazione di farmaci.

Eritema nodoso

Dietro alla forma nodosa dell'eritema possono esserci infezioni come la mononucleosi, patologie del tessuto connettivo quali il lupus, colite ulcerosa oppure anche patologie come la malattia di Crohn, la malattia di Bechet e anche gravidanza.

Eritema passivo

È causato da fenomeni di stasi venosa. È caratterizzato da cianosi e abbassamento della temperatura locale. È tipico di disturbi quali cianosi, sindrome di Raynaud, livedo reticolare e cutis marmorata.

A cosa è dovuto un eritema

Le cause dell’eritema possono essere fisiche, psichiche o infettive. Molto spesso è causato da un’intossicazione, che può essere alimentare, alcolica o farmacologica. Talvolta invece è il sintomo di una malattia, come quelle esantematiche tipiche dei bambini (rosolia, morbillo e varicella). Ecco dunque le patologie cui si può associare:

Cosa fare quando si manifesta un eritema

I rimedi dipendono dal tipo di eritema. Da un punto di vista farmacologico sono indicati gli antibiotici in caso di infezione batterica, gli antistaminici per le reazioni allergiche e gli antinfiammatori o antidolorifici se c’è tanto dolore. Ovviamente, è vietato fare il fai da te: prima di assumere qualsiasi terapia devi chiedere il consiglio del tuo medico di base o del tuo dermatologo.

Per quanto riguarda i rimedi naturali, è estremamente indicata l’aloe vera, che ha proprietà antinfiammatorie. Il gel da applicare sulla zona arrossata ti darà immediatamente sollievo. È utile anche un impacco a base di camomilla, nota per le proprietà calmanti e lenitive. Prepara un infuso e fallo raffreddare. Poi effettua delle spugnature con questo liquido. In alternativa puoi utilizzare il burro di karitè puro. Non ha un buon profumo, ma è un unguento efficace soprattutto sugli arrossamenti. Se proprio l’odore ti dà fastidio, mescola il burro con un po’ di olio di mandorle dolci.

Quando consultare il medico

L’eritema nella maggior parte dei casi è un disturbo benigno, che si risolve in qualche ore. Se però è la conseguenza di un’ustione, hai la febbre alta o è associata a sintomi quali vomito e disorientamento, il consiglio è quello di rivolgersi al medico o andare direttamente al Pronto Soccorso.

Ci possono essere complicazioni

È importante non trascurare un eritema ma, anzi, trattarlo per tempo e con i giusti rimedi, altrimenti c'è davvero il rischio di esporsi a complicazioni spiacevoli. Se non lo sicura e si finisce per grattarsi più del necessario, per esempio, si rischia di moltiplicare in maniera esponenziale il bruciore, l’infiammazione e quindi pure la sensazione di dolore. Perpetrare questo comportamento per lungo tempo può finire per dare origine a lesioni cutanee rischiose.

Dopo quanto tempo un eritema va via?

La forma più comune di eritema, quello solare, comincia a dare segno di sé nel giro di 1-24 ore dopo l’esposizione al sole e tende a risolversi spontaneamente entro 4-5 giorni. È chiaro, però, che è necessario evitare di esporsi nuovamente al sole prima della guarigione completa: in caso opposto, non si darebbe tempo e modo alla pelle per tornare alla normalità.

Cosa fare per prevenire un eritema

Prevenire il rischio di incorrere in un eritema significa fare attenzione a non incappare nella cause che potrebbero innescarle, su tutti virus e sole. Se nel primo caso è un po' più complicato, dal momento che le modalità di contagio sono varie e diverse, con l'esposizione ai raggi solari è un po' più facile. Per prevenire l'eritema solare è importante, infatti:

  • Esporsi al sole a piccole dosi
  • Evitare le ore più calde
  • Cospargersi il corpo di crema protettiva
  • Utilizzare occhiali e indumenti protettivi per ripararsi dal sole in eccesso

Fonti | John Hopkins; Humanitas

(Articolo scritto da Valentina Rorato il 3 gennaio 2020
Modificato il 18 settembre 2023 da Kevin Ben Alì Zinati)

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