
Quante volte ti sei chiesto come conservare al meglio i medicinali che hai acquistato? Prima di tutto devi sapere che un farmaco è costituito da diversi composti: il principio attivo (la parte farmacologicamente attiva) e gli eccipienti (sostanze inerti da un punto di vista farmacologico, ma fondamentali per la formulazione). Queste sostanze hanno proprie caratteristiche fisiche e chimiche; possono dunque modificarsi in seguito al contatto tra loro (e si parla di incompatibilità), o con il contenitore o per effetto di agenti esterni (es. luce, calore, umidità).
Quando compri un medicinale di qualsiasi natura, i problemi di incompatibilità non esistono poiché tutti gli studi di compatibilità sono stati fatti prima dell'immissione in commercio. Per tutta la durata della "vita" del medicinale, ossia da quando viene prodotto a quando sarà nella tua dispensa, l'obiettivo primario sarà preservarne la stabilità e la corretta conservazione dello stesso per avere sempre il prodotto efficace e sicuro.
A seconda del preparato che avrai di fronte avrai diverse indicazioni circa le modalità di conservazione:
A seconda del principio attivo potrai trovare adeguamenti di conservazione che ti verranno forniti dal tuo farmacista di fiducia o che potrai reperire dal foglietto illustrativo.
I componenti dei medicinali possono andare incontro a processi di degradazione, fotosensibilizzazione, idrolisi, e così via. Quindi una corretta conservazione ci permette di:
Le indicazioni del produttore saranno osservate, prima di te, dai magazzini di stoccaggio, durante il trasporto, ed in farmacia. Particolari condizioni di conservazione saranno indicate sul confezionamento esterno, dove sarà più semplice reperire tale informazione. Quando non vengono osservate precise indicazioni di temperatura, il farmaco può subire delle alterazioni che non garantiscono la stabilità del prodotto.
Se è presente la dicitura "non congelare", vuol dire che il prodotto non è in grado di mantenere le proprietà chimico-fisiche, potrebbe subire una perdita di potenza (es. proteine, ormoni, vaccini) o rottura del contenitore.
Se è presente "non esporre a temperature superiori a.." anche in questo caso, il prodotto non sarebbe in grado di resistere a temperature elevate, la molecola potrebbe subire degradazione e formazione di metaboliti tossici od inattivi.
Alterazioni del livello di umidità possono contribuire anch'esse alla degradazione del composto, alla crescita di microrganismi, o variazioni della consistenza del prodotto finito. In presenza di prodotti che sono molto sensibili alla variazione di umidità, nei contenitori potrai trovare bustine con sostanze disidratanti (es. silice, solfato sodico anidro, cloruro di calcio, ossido di magnesio, ecc). I contenitori saranno corredati di chiusura ermetica per preservare la conservazione del medicinale.
Insieme alle varie indicazioni di conservazione troverai anche indicato "tenere al riparo dalla luce". In questi casi, basterà tenere il farmaco all'interno del suo involucro. Qualora fossimo in presenza di un attivo molto sensibile, troverai un contenitore in vetro ambrato o colorato o materiali plastici opachi e resistenti, o blister in alluminio/plastica che garantiscono protezione.
In caso di dubbio, potrai sempre chiedere al tuo farmacista di fiducia le corrette modalità di conservazione del farmaco da te acquistato.
Fonti| Principi di tecnologie farmaceutiche – P. Colombo, A. Gazzaniga